Un Paese a Sei Corde made in Italy
SAN MAURIZIO D’OPAGLIO - Ai nastri di partenza la decima edizione di Un Paese a Sei Corde, rassegna itinerante di musica contemporanea
per chitarra acustica. Tante le novità, a partire dal visual dell’edizione del decennale, realizzato da Giorgio Rava. Inoltre, si è dato molto spazio ai musicisti italiani, in una sorta di “Padiglione Italia”, per usare la terminologia tanto in voga con Expo. Ma tante anche le conferme, come il carattere itinerante della rassegna che permette
SAN MAURIZIO D’OPAGLIO - Ai nastri di partenza la decima edizione di Un Paese a Sei Corde, rassegna itinerante di musica contemporanea
per chitarra acustica. Tante le novità, a partire dal visual dell’edizione del decennale, realizzato da Giorgio Rava. Inoltre, si è dato molto spazio ai musicisti italiani, in una sorta di “Padiglione Italia”, per usare la terminologia tanto in voga con Expo. Ma tante anche le conferme, come il carattere itinerante della rassegna che permette di scoprire i piccoli paesi che in genere vengono esclusi dai circuiti culturali maggiori.
Una sezione particolare sarà “Liutai sul Lago”: tre date in cui un liutaio nel pomeriggio farà conoscere le sue produzioni che suoneranno
nel concerto serale: “Questo permette di conoscere meglio gli strumenti per meglio comprendere la musica” fanno sapere gli organizzatori. Tra gli artisti che si esibiranno Armando Corsi, chitarrista storico di Ivano Fossati, Fausto Mesolella, chitarrista degli Avion Travel, Beppe Gambetta e Sergio Altamura. Due sezioni saranno dedicati a donne e giovani. Una ulteriore novità presentata è quella dei “Vini a Sei Corde”, un originale abbinamento di vini delle colline novaresi al suono di ogni corda della chitarra.
La rassegna è stata finanziata nel 2015 da Fondazione Cariplo, Arti Sceniche Compagnia San Paolo, Fondazione Comunità del Novarese, Fondazione CRT, oltre che dai Comuni partecipanti e da sponsor tecnici. “Anche per questo i concerti a pagamento sono molto pochi, in questa edizione 14 saranno totalmente gratuiti” fanno sapere dall’organizzazione, che si è anche impegnata a non utilizzare collaboratori o volontari a costo zero.
Un Paese a Sei Corde non è solo musica e cultura: è anche Solidarietà e Società. La rassegna sostiene infatti il Comitato Pro-Niger ed il Progetto Orta Reloaded, che a 25 anni dal liming che ha riportato in vita il lago d’Orta, vuole continuare a monitorarlo.
l.pa.