Un dono per i bambini del Saharawi, dai campi profughi a Borgomanero

Un dono per i bambini del Saharawi, dai campi profughi a Borgomanero
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BORGOMANERO – Anche Borgomanero nella catena italiana di solidarietà che ha visto ospiti nel nostro Paese numerosi bambini del Saharawi, grande regione del Sahara occidentale mai riconosciuta ufficialmente. 15 giovanissimi, tra gli 8 e i 13 anni, provenienti dai campi profughi di Tindouf nel sud dell’Algeria hanno infatti visitato la città agognina nei giorni scorsi.

I bambini sono stati accolti per l’intera giornata dall’Associazione Auser, in collaborazione con l’Associazione organizzatrice “Gli Amici del Lago Onlus”, e sono stati salutati a palazzo Tornielli dall’assessore Maria Emilia Borgna. Nel Municipio di Borgomanero hanno ricevuto in dono delle medagliette con i colori della bandiera saharawi ed italiana realizzate per l’occasione dalle mamme e dai bambini dei centri a

BORGOMANERO – Anche Borgomanero nella catena italiana di solidarietà che ha visto ospiti nel nostro Paese numerosi bambini del Saharawi, grande regione del Sahara occidentale mai riconosciuta ufficialmente. 15 giovanissimi, tra gli 8 e i 13 anni, provenienti dai campi profughi di Tindouf nel sud dell’Algeria hanno infatti visitato la città agognina nei giorni scorsi.

I bambini sono stati accolti per l’intera giornata dall’Associazione Auser, in collaborazione con l’Associazione organizzatrice “Gli Amici del Lago Onlus”, e sono stati salutati a palazzo Tornielli dall’assessore Maria Emilia Borgna. Nel Municipio di Borgomanero hanno ricevuto in dono delle medagliette con i colori della bandiera saharawi ed italiana realizzate per l’occasione dalle mamme e dai bambini dei centri aggregativi comunali.

I piccoli Saharawi sono stati ospiti nelle scuole di Meina fino a ieri, martedì 30 agosto, dopo una permanenza in Italia cominciata ai primi di luglio in altri Comuni. Nel corso del soggiorno i bambini ed i loro accompagnatori hanno incontrato le istituzioni locali per far conoscere la loro situazione del loro popolo, costretto a vivere in campi profughi dopo il termine della guerra con il Marocco nel 1991.

Il programma di accoglienza estiva in Italia è nato diversi anni fa da un  accordo tra il Fronte Polisario, il Movimento di liberazione del Sahara occidentale e l’Associazione nazionale di solidarietà con il popolo Saharawi (Ansps), che lo coordina, con l’approvazione del Comitato Minori Stranieri. Da oltre 25 anni i bambini Saharwi possono passare un periodo nel nostro Paese, stavolta anche a Borgomanero.

l.pa.

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