Tre ordinanze contro il degrado urbano

NOVARA - Il sindaco Canelli ha firmato martedì tre ordinanze con «disposizioni per contrastare il degrado urbano». Le ordinanze erano state inviate qualche mese fa alla Prefettura per un ulteriore controllo, quindi sono ritornate in Comune per la firma del primo cittadino. La prima riguarda la prostituzione su strada e la seconda il cosiddetto “accattonaggio molesto”.
Sostanzialmente ricalcano quelle già messe in pratica sotto l’Amministrazione Ballarè che sono rimaste in vigore sino al giugno scorso. Di fatto sono state reiterate da Canelli.
Sostanzialmente si vieta di «stazionare in area pubblica o sulla pubblica via ingenerando la convinzione di esercitare l’attività della prostituzione», ovviamente sarà colpito chi sfoggia «qualsiasi comportamento finalizzato al richiamo di conducenti di veicolo» e chi contratta «prestazioni sessuali a pagamento».
La seconda ordinanza, invece, vieta «qualsiasi forma di accattonaggio in ogni spazio pubblico o aperto al pubblico che sia effettuata in maniera continuativa e fastidiosa e non per una legittima richiesta di umana solidarietà».
La terza ordinanza è quella definita “antibivacchi”, nella zona della stazione, in centro e nei parchi vieta «l’utilizzo in modo improprio degli spazi e dei beni pubblici».
In particolare non sarà consentito «accamparsi, bivaccare o sdraiarsi, consumare alimenti e/o bevande sporcando o abbandonando rifiuti, turbare l’accesso e la libera fruizione degli spazi pubblici».
s.d.
NOVARA - Il sindaco Canelli ha firmato martedì tre ordinanze con «disposizioni per contrastare il degrado urbano». Le ordinanze erano state inviate qualche mese fa alla Prefettura per un ulteriore controllo, quindi sono ritornate in Comune per la firma del primo cittadino. La prima riguarda la prostituzione su strada e la seconda il cosiddetto “accattonaggio molesto”.
Sostanzialmente ricalcano quelle già messe in pratica sotto l’Amministrazione Ballarè che sono rimaste in vigore sino al giugno scorso. Di fatto sono state reiterate da Canelli.
Sostanzialmente si vieta di «stazionare in area pubblica o sulla pubblica via ingenerando la convinzione di esercitare l’attività della prostituzione», ovviamente sarà colpito chi sfoggia «qualsiasi comportamento finalizzato al richiamo di conducenti di veicolo» e chi contratta «prestazioni sessuali a pagamento».
La seconda ordinanza, invece, vieta «qualsiasi forma di accattonaggio in ogni spazio pubblico o aperto al pubblico che sia effettuata in maniera continuativa e fastidiosa e non per una legittima richiesta di umana solidarietà».
La terza ordinanza è quella definita “antibivacchi”, nella zona della stazione, in centro e nei parchi vieta «l’utilizzo in modo improprio degli spazi e dei beni pubblici».
In particolare non sarà consentito «accamparsi, bivaccare o sdraiarsi, consumare alimenti e/o bevande sporcando o abbandonando rifiuti, turbare l’accesso e la libera fruizione degli spazi pubblici».
s.d.