Terre del Boca tra i paesaggi rurali storici

BOCA - Presentata ufficialmente la candidatura delle terre del Boca nel registro dei paesaggi rurali storici. L'evento e? avvenuto a Boca alla presenza dei sindaci dei Comuni di Boca, Cavallirio, Grignasco, Maggiora e Prato Sesia e dell’assessore all’Agricoltura, caccia e pesca Giorgio Ferrero, dell’assessore al Welfare Augusto Ferrari della Regione Piemonte, del consigliere regionale Domenico Rossi e del professor Marco Devecchi presidente dell’Osservatorio del Paesaggio di Monferrato e Astigiano e della presidente del Club per l’Unesco Terre del Boca. Nel 2012 con il decreto n. 17070, il Ministero per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali ha istituito l’Osservatorio Nazionale del Paesaggio Rurale, delle pratiche agricole e conoscenze tradizionali, con il compito di censire, all’interno di un registro nazionale dei paesaggi rurali storici, i paesaggi, le pratiche agricole e le conoscenze tradizionali ritenute di particolare valore in quanto contributo importante alla costruzione e al mantenimento dei paesaggi tradizionali e della diversita? bioculturale. «Le Terre del Boca - e? stato spiegato - comprendono cinque comuni dell’Alto Novarese: Boca, Cavallirio, Grignasco, Maggiora e Prato Sesia, attualmente gia? riuniti in un Protocollo d’intesa istituito per la valorizzazione e promozione del territorio. Con questa candidatura si vuole sottolineare la presenza di un patrimonio storico-culturale legato al mondo rurale di notevole interesse per la collettivita?. La coltivazione della vite, allevata tradizional- mente secondo il metodo della maggiorina e la presenza di beni architettonici legati principalmente a questa coltura, ha dato origine ad un contesto sociale, rurale ed economico espressione di una significativa interazione dell’uomo con il suo ambiente naturale. Grazie a una lunga e costante evoluzione delle tecniche e della conoscenza sulla viticoltura si e? realizzato il miglior adattamento possibile dei vitigni alle caratteristiche del suolo e del clima». Durante l’incontro Devecchi ha sottolineato come tale candidatura sia un’opportunita? per il territorio sia dal punto di vista della tutela, della pianificazione e della gestione, sia per la promozione del territorio da un punto di vista turistico e didattico. L’assessore Ferrero ha condiviso l’importanza di questa opportunita? e ha dichiarato il sostegno della Regione a questa candidatura, che e? anche la prima in Piemonte. Gli ospiti hanno continuato la mattinata facendo una visita alle vigne con aperitivo finale.Paolo Usellini
BOCA - Presentata ufficialmente la candidatura delle terre del Boca nel registro dei paesaggi rurali storici. L'evento e? avvenuto a Boca alla presenza dei sindaci dei Comuni di Boca, Cavallirio, Grignasco, Maggiora e Prato Sesia e dell’assessore all’Agricoltura, caccia e pesca Giorgio Ferrero, dell’assessore al Welfare Augusto Ferrari della Regione Piemonte, del consigliere regionale Domenico Rossi e del professor Marco Devecchi presidente dell’Osservatorio del Paesaggio di Monferrato e Astigiano e della presidente del Club per l’Unesco Terre del Boca. Nel 2012 con il decreto n. 17070, il Ministero per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali ha istituito l’Osservatorio Nazionale del Paesaggio Rurale, delle pratiche agricole e conoscenze tradizionali, con il compito di censire, all’interno di un registro nazionale dei paesaggi rurali storici, i paesaggi, le pratiche agricole e le conoscenze tradizionali ritenute di particolare valore in quanto contributo importante alla costruzione e al mantenimento dei paesaggi tradizionali e della diversita? bioculturale. «Le Terre del Boca - e? stato spiegato - comprendono cinque comuni dell’Alto Novarese: Boca, Cavallirio, Grignasco, Maggiora e Prato Sesia, attualmente gia? riuniti in un Protocollo d’intesa istituito per la valorizzazione e promozione del territorio. Con questa candidatura si vuole sottolineare la presenza di un patrimonio storico-culturale legato al mondo rurale di notevole interesse per la collettivita?. La coltivazione della vite, allevata tradizional- mente secondo il metodo della maggiorina e la presenza di beni architettonici legati principalmente a questa coltura, ha dato origine ad un contesto sociale, rurale ed economico espressione di una significativa interazione dell’uomo con il suo ambiente naturale. Grazie a una lunga e costante evoluzione delle tecniche e della conoscenza sulla viticoltura si e? realizzato il miglior adattamento possibile dei vitigni alle caratteristiche del suolo e del clima». Durante l’incontro Devecchi ha sottolineato come tale candidatura sia un’opportunita? per il territorio sia dal punto di vista della tutela, della pianificazione e della gestione, sia per la promozione del territorio da un punto di vista turistico e didattico. L’assessore Ferrero ha condiviso l’importanza di questa opportunita? e ha dichiarato il sostegno della Regione a questa candidatura, che e? anche la prima in Piemonte. Gli ospiti hanno continuato la mattinata facendo una visita alle vigne con aperitivo finale.Paolo Usellini