Tares, il Comune lotta contro gli evasori

BORGOMANERO - L’Amministrazione comunale affida a una società esterna l’incarico di tentare il recupero coattivo di oltre 400.000 euro di Tares (tassa comunale sui rifiuti e sui servizi) non pagata o pagata parzialmente nel 2013 da un migliaio di contribuenti borgomaneresi. Introdotta nel 2011 con il cosiddetto “decreto salva Italia” in sostituzione della Tia (tariffa di igiene ambientale) e della Tarsu (tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani) è stata a sua volta sostituita a partire dal 2014 dalla Tari (tassa rifiuti). “Tra gli obiettivi riportati nel piano esecutivo approvato nel mese di luglio dalla Giunta – spiega in una nota il dirigente della divis
BORGOMANERO - L’Amministrazione comunale affida a una società esterna l’incarico di tentare il recupero coattivo di oltre 400.000 euro di Tares (tassa comunale sui rifiuti e sui servizi) non pagata o pagata parzialmente nel 2013 da un migliaio di contribuenti borgomaneresi. Introdotta nel 2011 con il cosiddetto “decreto salva Italia” in sostituzione della Tia (tariffa di igiene ambientale) e della Tarsu (tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani) è stata a sua volta sostituita a partire dal 2014 dalla Tari (tassa rifiuti). “Tra gli obiettivi riportati nel piano esecutivo approvato nel mese di luglio dalla Giunta – spiega in una nota il dirigente della divisione affari generale, Anna Maria Battaini – è previsto il contrasto all’evasione ed elusione dei tributi locali da attuarsi anche mediante la sperimentazione di nuovi sistemi di recupero e in particolare il miglioramento della fase di riscossione coattiva con affidamento del servizio ad un soggetto esterno specializzato. L’attuale sistema di recupero delle morosità attraverso gli strumenti tradizionali – ammette la dirigente – non permette il raggiungimento di risultati soddisfacenti. Il numero delle posizioni debitorie attualmente giacenti e la loro natura richiede di procedere con urgenza anche al fine di non pregiudicare il recupero dei crediti nei termini di legge. Prima di bandire una gara per l’affidamento del servizio, estesa alla generalità delle entrate comunali e riferita a più esercizi, si ritiene indispensabile procedere ad una fase di sperimentazione, allo scopo di verificare concretamente il grado di qualità e i risultati della nuova procedura”. Da qui la decisione di affidare l’incarico alla “Creset – Crediti, servizi e tecnologie Spa” con sede a Milano, società che utilizza lo stesso “software” in uso presso l’agente della riscossione “Equitalia spa”. Oltre che tentare di recuperare coattivamente la Tares non versata nel 2013 la “Creset” dovrà anche effettuare accertamenti per scovare gli “evasori” di Ici e Cosap.
Carlo Panizza