Sulle Colline Novaresi 30 anni di attività per difendere la vite senza interventi chimici

GHEMME – Non c’è dubbio che la vite sia una delle colture più antiche e rappresentative dei comuni delle colline novaresi. Tanto che i Comuni Città del Vino hanno deciso di proporre una giornata della viticoltura per venerdì 9 settembre. In quella data l’Associazione Nazionale Città del Vino unitamente alla Convenzione Vitivinicola dei 13 comuni delle Colline Novaresi (Barengo, Boca, Bogogno, Briona, Cavaglio D’Agogna, Cressa, Fara Novarese, Ghemme, Marano Ticino, Mezzomerico, Romagnano Sesia, Sizzano e S
GHEMME – Non c’è dubbio che la vite sia una delle colture più antiche e rappresentative dei comuni delle colline novaresi. Tanto che i Comuni Città del Vino hanno deciso di proporre una giornata della viticoltura per venerdì 9 settembre. In quella data l’Associazione Nazionale Città del Vino unitamente alla Convenzione Vitivinicola dei 13 comuni delle Colline Novaresi (Barengo, Boca, Bogogno, Briona, Cavaglio D’Agogna, Cressa, Fara Novarese, Ghemme, Marano Ticino, Mezzomerico, Romagnano Sesia, Sizzano e Suno), con il patrocinio della Regione Piemonte, in collaborazione con l’Associazione Vignaioli Piemontesi, la Fondazione Agraria Novarese, l’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali delle province di Novara e del VCO e il Collegio dei Periti Agrari e Periti Agrari Laureati della provincia di Novara, organizzano per l’anno 2016 la visita guidata ai vigneti e un incontro tecnico per celebrare trent’anni di difesa integrata.
La pratica della difesa integrata, attuata da 30 anni, ha permesso di ridurre l’uso dei fitoframaci grazie ad operazioni agronomiche quali la concimazione equilibrata, la potatura appropriata, il monitoraggio degli insetti utili e di quelli dannosi da mantenere sotto controllo sotto la soglia economica del danno, l’introduzione di predatori naturali, il limitato utilizzo di prodotti di sintesi privilegiando quelli a basso impatto in modo funzionale e mantenere l'inerbimento dei vigneti. “Con tale modalità i viticoltori hanno impostato la difesa del vigneto tramite l’assistenza tecnica di operatori qualificati, l’adozione di bollettini periodici che orientano nelle decisioni operative in campagna per il superamento delle problematiche rilevate- spiegano in un comunicato stampa gli organizzatori - Conseguenza positiva è la salvaguardia della salute del viticoltore produttore, del consumatore e dell’ambiente. Le soluzioni innovative che i tecnici suggeriscono permettono maggiore qualità delle uve e dei vini, limitando sensibilmente l’utilizzo dei prodotti fitosanitari, eliminando o riducendo l’uso di quelli più tossici e il rispetto dell’equilibrio naturale e ambientale”.
Questo il programma della giornata. Alle 14 a Palazzo Gallarati a Ghemme un incontro permetterà un confronto sulle tematiche inerenti la viticoltura alla presenza degli operatori del comparto e delle autorità. A conclusione verranno consegnate le Pergamene Celebrative il trentennale ai comuni convenzionati, che hanno dato vita al patto di buone pratiche agricole e ai tecnici esperti che negli anni si sono distinti per la difesa integrata della vite. Alle 16 partenza per i vigneti dove il tecnico Michele Vigasio presenterà le metodologie e le sperimentazioni in atto, al termine rientro al Ricetto di Ghemme per la degustazione di vini e prodotti tipici del territorio.
l.pa.