«Sicurezza: da Novara un progetto pilota su tutto il territorio»

«Sicurezza: da Novara un progetto pilota su tutto il territorio»
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NOVARA - «Sulla sicurezza, stiamo lavorando perchè da Novara parta un progetto pilota da applicare su tutto il  territorio». Così il deputato Pd Giovanni Falcone spiega il senso della sua interrogazione al Ministro dell’Interno, Marco Minniti.
«Bisogna prendere in considerazione - spiega - il mutamento ravvisabile nelle caratteristiche dei recenti attentati, messi in atto con modalità nuove e spesso improvvisate, azioni dotate di un sempre minor grado di pianificazione e sempre maggiore imprevedibilità, tali da renderli agli occhi dei cittadini europei sempre più pericolosi e inquietanti». 
Lo scorso mese di gennaio, ricorda «ho presentato un’interrogazione in commissione al ministro Minniti. In questa occasione ho citato gli ultimi terribili fatti di cronaca avvenuti sul suolo europeo ad opera dei terroristi, quegli stessi fatti che hanno obbligato le cancellerie a ripensare nuove forme efficaci di lotta e prevenzione al terrorismo». Una tutela della sicurezza più allargata? «Concordo con quanto presentato dal ministro Minniti, all’indomani dell’attentato di Berlino: un piano definito di prevenzione collaborativa che si fonda sul pieno coinvolgimento degli amministratori locali, dei copri di polizia municipale, questori e prefetti». 
Perchè?
«Fermo restando chiaramente l’eccellente lavoro delle forze dell’ordine e di intelligence svolto fino ad oggi, è evidente che questa nuova strategia porterà all’attribuzione di nuove responsabilità a capo agli amministratori territoriali e alla decentralizzazione degli strumenti di sicurezza attiva e passiva». Da questo presupposto è nata l’idea
«Lo scorso 22 febbraio - racconta Falcone - ho promosso un’importante iniziativa che corre sui binari appena descritti. Abbiamo organizzato un tavolo tecnico con l’assessore alla Sicurezza di Novara Mario Paganini, alcuni sindaci del nostro territorio, l’onorevole Dambruoso, il comandante della Polizia locale di Milano e i vertici di quella di Novara, l’assessore alla Sicurezza di Milano. È stato un momento importante di scambio di informazioni utili e di consolidamento di quel percorso di collaborazione e coinvolgimento dei territori fondamentale per la lotta al terrorismo».Ma non solo. «Questo incontro rientra in un progetto più ampio sulla sicurezza del nostro territorio insieme a quella milanese che sto portando avanti con l’onorevole Dambruoso, magistrato ed esperto di terrorismo internazionale e con la segreteria del Ministro. Martedì prossimo - annuncia - avrò un appuntamento di lavoro al Ministero». Lo scopo? «Dal coordinamento di tutti i livelli di governo del paese e dallo scambio proficuo di informazioni, l’Italia proseguirà una ferma e accurata battaglia ad ogni forma di terrorismo, per difendere la nostre sicurezza, la nostra quotidianità, la nostra libertà. Speriamo di poter creare un tavolo permanente provinciale, con tutti gli interlocutori, sulla sicurezza».
Sandro Devecchi 

Leggi di più sul Corriere di Novara di sabato 4 marzo 2017 

Nella foto i partecipanti al tavolo sulla sicurezza in redazione: da sinistra Giovanni Delconti, sindaco di Bellinzago, Roberto Ceffa, vicecomandante della Polizia Locale di Nobara, il deputato Giovanni Falcone, il giornalista Sandro Devecchi, il sindaco di Romentino, Alessio Biondo, il giornalista Luca Mattioli e l’assessore alla Sicurezza del Comune di Novara, Mario Paganini.

NOVARA - «Sulla sicurezza, stiamo lavorando perchè da Novara parta un progetto pilota da applicare su tutto il  territorio». Così il deputato Pd Giovanni Falcone spiega il senso della sua interrogazione al Ministro dell’Interno, Marco Minniti.
«Bisogna prendere in considerazione - spiega - il mutamento ravvisabile nelle caratteristiche dei recenti attentati, messi in atto con modalità nuove e spesso improvvisate, azioni dotate di un sempre minor grado di pianificazione e sempre maggiore imprevedibilità, tali da renderli agli occhi dei cittadini europei sempre più pericolosi e inquietanti». 
Lo scorso mese di gennaio, ricorda «ho presentato un’interrogazione in commissione al ministro Minniti. In questa occasione ho citato gli ultimi terribili fatti di cronaca avvenuti sul suolo europeo ad opera dei terroristi, quegli stessi fatti che hanno obbligato le cancellerie a ripensare nuove forme efficaci di lotta e prevenzione al terrorismo». Una tutela della sicurezza più allargata? «Concordo con quanto presentato dal ministro Minniti, all’indomani dell’attentato di Berlino: un piano definito di prevenzione collaborativa che si fonda sul pieno coinvolgimento degli amministratori locali, dei copri di polizia municipale, questori e prefetti». 
Perchè?
«Fermo restando chiaramente l’eccellente lavoro delle forze dell’ordine e di intelligence svolto fino ad oggi, è evidente che questa nuova strategia porterà all’attribuzione di nuove responsabilità a capo agli amministratori territoriali e alla decentralizzazione degli strumenti di sicurezza attiva e passiva». Da questo presupposto è nata l’idea
«Lo scorso 22 febbraio - racconta Falcone - ho promosso un’importante iniziativa che corre sui binari appena descritti. Abbiamo organizzato un tavolo tecnico con l’assessore alla Sicurezza di Novara Mario Paganini, alcuni sindaci del nostro territorio, l’onorevole Dambruoso, il comandante della Polizia locale di Milano e i vertici di quella di Novara, l’assessore alla Sicurezza di Milano. È stato un momento importante di scambio di informazioni utili e di consolidamento di quel percorso di collaborazione e coinvolgimento dei territori fondamentale per la lotta al terrorismo».Ma non solo. «Questo incontro rientra in un progetto più ampio sulla sicurezza del nostro territorio insieme a quella milanese che sto portando avanti con l’onorevole Dambruoso, magistrato ed esperto di terrorismo internazionale e con la segreteria del Ministro. Martedì prossimo - annuncia - avrò un appuntamento di lavoro al Ministero». Lo scopo? «Dal coordinamento di tutti i livelli di governo del paese e dallo scambio proficuo di informazioni, l’Italia proseguirà una ferma e accurata battaglia ad ogni forma di terrorismo, per difendere la nostre sicurezza, la nostra quotidianità, la nostra libertà. Speriamo di poter creare un tavolo permanente provinciale, con tutti gli interlocutori, sulla sicurezza».
Sandro Devecchi 

Leggi di più sul Corriere di Novara di sabato 4 marzo 2017 

Nella foto i partecipanti al tavolo sulla sicurezza in redazione: da sinistra Giovanni Delconti, sindaco di Bellinzago, Roberto Ceffa, vicecomandante della Polizia Locale di Nobara, il deputato Giovanni Falcone, il giornalista Sandro Devecchi, il sindaco di Romentino, Alessio Biondo, il giornalista Luca Mattioli e l’assessore alla Sicurezza del Comune di Novara, Mario Paganini.