Si ferma a Milano la serie Paffoni

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Si ferma a Milano, al PalaIseo, la striscia vincente della Paffoni. Vince, con merito, un'Urania solida, brava a non mollare sul meno 7 del 34', con l'inerzia tutta dalla parte della capolista. Che invece va in difficoltà nel finale, con tanti errori in entrambe le metacampo che pregiudicano l'esito del match. Finisce 79-71 per i ragazzi di Villa, che si confermano l'avversaria più credibile nella lotta per il primo posto in campionato. Omegna ha di che recriminare per non aver saputo gestire quel margine importante, firmato da 2' di onnipotenza cestistica di Francesco Fratto e per qualche decisione arbitrale: gridano vendetta i 24 liberi a 8 e soprattutto i 7 falli a 1 nei primi 9' dell'ultimo quarto. Episodi che però non devono diventare alibi, perchè come evidenziato in apertura la Super Flavour ha avuto qualcosina in più, forse più fame, più "cazzimma", per dirla alla napoletana. Sontuosa la partita del'ex Treviglio e Castelletto Simone Ferrarese, che quando vede rossoverde di esalta: 21 punti, con 6/11 dal campo e le giocate chiave, come la tripla del meno 4 nel momento più difficile della partita per i suoi. Ben

Si ferma a Milano, al PalaIseo, la striscia vincente della Paffoni. Vince, con merito, un'Urania solida, brava a non mollare sul meno 7 del 34', con l'inerzia tutta dalla parte della capolista. Che invece va in difficoltà nel finale, con tanti errori in entrambe le metacampo che pregiudicano l'esito del match. Finisce 79-71 per i ragazzi di Villa, che si confermano l'avversaria più credibile nella lotta per il primo posto in campionato. Omegna ha di che recriminare per non aver saputo gestire quel margine importante, firmato da 2' di onnipotenza cestistica di Francesco Fratto e per qualche decisione arbitrale: gridano vendetta i 24 liberi a 8 e soprattutto i 7 falli a 1 nei primi 9' dell'ultimo quarto. Episodi che però non devono diventare alibi, perchè come evidenziato in apertura la Super Flavour ha avuto qualcosina in più, forse più fame, più "cazzimma", per dirla alla napoletana. Sontuosa la partita del'ex Treviglio e Castelletto Simone Ferrarese, che quando vede rossoverde di esalta: 21 punti, con 6/11 dal campo e le giocate chiave, come la tripla del meno 4 nel momento più difficile della partita per i suoi. Bene capitan Paleari, protagonista di uno splendido duello con Dip, bene Santolomazza, leader quando serviva. Un discorso a parte lo merita invece Stefano Laudoni: l'ex Borgosesia ha scritto a referto 19 punti, con 7 errori dall'arco, e 11 rimbalzi, ma il suo atteggiamento è stato francamente intollerabile: gesti, provocazioni, un repertorio di maleducazione che poco o nulla centrava con il clima della partita, caldo ma assolutamente sportivo, merito anche della splendida accoglienza e della perfetta organizzazione della società ospitante. E la Paffoni? Ha pagato la serata no di Arrigoni e Torgano, mai in partita, ha pagato la stanchezza di Simoncelli, che anche nell'ultima settimana di fatto non si è mai allenato, ha avuto meno del solito dai giovani Villa e Torgano.  Partita solida per Dip e Benedusi, eccellente per un Fratto encomicabile: il lungo toscano ha dimostrato ancora una volta che nel clima da corrida sa esaltarsi come nessuno. Nessun dramma in casa Paffoni per questo ko: Omegna rimane prima in classifica, con la possibilità quanto mai concreta e realistica di arrivare alle final eight di Coppa Italia: solo un suicidio nelle ultime cinque giornate del girone d'andata potrebbe estromettere la Paffoni dall'appuntamento di Jesi e Macerata. Certo bisogna stare in campana, perchè delle prossime cinque partite tre saranno in trasferta: dopo Empoli sabato al PalaBattisti, derby a Borgosesia  e partita al PalaRavizza. Quindi Cecina in casa e San Miniato: con quattro vittorie la Paffoni sarebbe certa di finire tra le prime due, con tre quasi.

Daniele Piovera

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