«Scuole e strade senza manutenzione»

NOVARA - Il presidente della Provincia Matteo Besozzi ha presentato, in data 10 marzo, un esposto cautelativo alla Procura della Repubblica di Novara, alla Prefettura di Novara, alla Corte dei Conti sezione regionale per il Piemonte «affinché vengano valutate eventuali condotte illecite omissive e/o commissive». In linea con i suggerimenti impartiti da Upi (Unione province italiane) e Anci (Associazione nazione comuni italiani), Besozzi ha fatto questo passo per ragioni di autotutela di se stesso come pubblico amministratore, dei dirigenti e dei funzionari dell’Ente.
Le Province stanno morendo d’inedia. Il Parlamento che voleva cancellarle, per mantenere il borsino elettorale dei partiti non ne ha avuto il coraggio, ma dal 2014 lo Stato sta prosciugando le loro magre entrate e il Governo, che di tanto in tanto cambia, pretende che senza soldi gli amministratori pubblici provinciali gestiscano funzioni molto importanti per i cittadini. Nel caso della Provincia di Novara le funzioni che la Regione Piemonte ha assegnato riguardano: la costruzione e gestione per la sicurezza delle strade, gli e
NOVARA - Il presidente della Provincia Matteo Besozzi ha presentato, in data 10 marzo, un esposto cautelativo alla Procura della Repubblica di Novara, alla Prefettura di Novara, alla Corte dei Conti sezione regionale per il Piemonte «affinché vengano valutate eventuali condotte illecite omissive e/o commissive». In linea con i suggerimenti impartiti da Upi (Unione province italiane) e Anci (Associazione nazione comuni italiani), Besozzi ha fatto questo passo per ragioni di autotutela di se stesso come pubblico amministratore, dei dirigenti e dei funzionari dell’Ente.
Le Province stanno morendo d’inedia. Il Parlamento che voleva cancellarle, per mantenere il borsino elettorale dei partiti non ne ha avuto il coraggio, ma dal 2014 lo Stato sta prosciugando le loro magre entrate e il Governo, che di tanto in tanto cambia, pretende che senza soldi gli amministratori pubblici provinciali gestiscano funzioni molto importanti per i cittadini. Nel caso della Provincia di Novara le funzioni che la Regione Piemonte ha assegnato riguardano: la costruzione e gestione per la sicurezza delle strade, gli edifici scolastici di secondo grado da adeguare alle norme di sicurezza, l’igiene ambientale e la tutela dell’ambiente. Ma come si fa ad assicurare il pieno assolvimento di questi compiti, con l’assunzione delle responsabilità che ne conseguono, senza le risorse finanziarie necessarie. «Le Province - si legge nella premessa dell’esposto si trovano a dover dichiarare la loro impotenza non certo per cattiva volontà o imperizia tecnico amministrativa, ma solo e soltanto per carenze finanziarie».
A causa dei prelievi forzosi da parte dello Stato la previsione del 2017 vede per la Provincia di Novara uno squilibrio di €11.434.305. I conti sono presto fatti: le entrate sono stimate in euro 22.360.000, di queste lo Stato succhia 14.211.764 euro e la spesa all’osso per le funzioni fondamentali ammonta a euro19.582.540.
«Emergono criticità ed emergenze sulla manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici scolastici – fa presente Besozzi nell’esposto - a partire dall’adeguamento delle norme antincendio e alla acquisizione dei certificati di agibilità statico/sismica». Richiama inoltre che «per la viabilità provinciale è stata introdotta, con la previsione del reato di omicidio stradale di cui all’art. 589 bis c.p. anche la responsabilità colposa a carico dei responsabili della manutenzione e costruzione delle strade, chiaramente indicata nella circolare del Ministero dell’Interno – Dipartimento di PS – del 25 marzo 2016. Lo stato manutentivo delle strade ha pertanto delle ricadute sui costi del contratto assicurativo. Da ciò consegue il concreto pericolo di responsabilità amministrativa ma anche civile e penale, dei dirigenti e dei funzionari addetti ai predetti servizi. Ci si potrebbe trovare nella paradossale situazione di cittadini privati di servizi fondamentali per la loro vita, quali la sicurezza dei trasporti e la sicurezza nelle scuole e di dirigenti e funzionari che loro malgrado potrebbero essere chiamati a rispondere di reati molto gravi quali, a mero titolo di esempio, quelli previsti dal codice penale per prevenire disastri colposi, o dalla normativa sulla sicurezza dei luoghi di lavoro».
Ci sarà qualcuno, nei confortevoli palazzi romani, che finalmente ascolterà?
Maria Teresa Ugazio