Scampati agli attentati anche una borgomanerese e due valsesiani

Tra gli scampati agli attentati terroristici che martedì mattina a Bruxelles hanno mietuto più di trenta morti e centinaia di feriti diversi dei quali in gravi condizioni, c'era anche una borgomanerese, Chiara Strigini, 33 anni che nella capitale belga lavora come archivista al Comitato delle Regioni. L'edificio dista poche centinaia di metri dalla stazione della metropolitana di Maelbeek dove martedì poco dopo le 9 è avvenuta la prima deflagrazione che ha provocato la morte di venti persone e il ferimento di altre centotrenta. Da quella stazion
Tra gli scampati agli attentati terroristici che martedì mattina a Bruxelles hanno mietuto più di trenta morti e centinaia di feriti diversi dei quali in gravi condizioni, c'era anche una borgomanerese, Chiara Strigini, 33 anni che nella capitale belga lavora come archivista al Comitato delle Regioni. L'edificio dista poche centinaia di metri dalla stazione della metropolitana di Maelbeek dove martedì poco dopo le 9 è avvenuta la prima deflagrazione che ha provocato la morte di venti persone e il ferimento di altre centotrenta. Da quella stazione Chiara era transitata qualche istante prima. «Ho saputo di quello che era successo quando sono entrata in ufficio», questo il suo racconto. Prima di trasferirsi a Bruxelles, dove, dice Chiara «ho trovato una città bellissima e molto ospitali sono i suoi abitanti», aveva lavorato per qualche tempo alla Biblioteca “Marazza” di Borgomanero. In città la conoscono tutti, come del resto la sua famiglia: il papà Gianni, noto geometra libero professionista e la mamma, Nives Minazzoli, scomparsa l'11 febbraio 2014, ex insegnante, impegnata nel mondo della scuola e del sindacato, già componente della Segreteria dei Pensionati Cisl del Piemonte Orientale ed ex Presidente del Consiglio provinciale scolastico.
Anche due valsesiani sono rimasti coinvolti nella tragedia degli attentati di Bruxelles. Si tratta di Chiara Burla, 24 anni, di Varallo Sesia ma residente a Firenze: la giovane si trova a Bruxelles da poco più di una settimana per frequentare uno stage di danza; risulta - da una prima ricostruzione - solamente ferita. Chiara viaggiava sulla metro quando una bomba ha squarciato la stazione di Maelbeek martedì mattina. Per fortuna ha riportato solo ferite lievi e, dopo essere stata medicata in ospedale, ha potuto rientrare nell’appartamento dove è ospite di amiche. C'è poi l'europarlamentare Gianluca Buonanno. Anche lui vivo, per miracolo. «Sono dentro la sede dell'Unione Europea: Bruxelles è una città spettrale, siamo come degli zombie... Dovevo essere all'aeroporto quando è esplosa la bomba...». Queste le parole di Buonanno poco dopo gli attentati: «Non si può andare da nessuna parte, l'aeroporto è chiuso, la metropolitana è chiusa. Hanno chiuso tutto».
Carlo Panizza
Paolo Usellini