Resta incinta, lotta per tenere la bimba e, grazie a lei, si salva da un tumore all'ovaio

Resta incinta, lotta per tenere la bimba e, grazie a lei, si salva da un tumore all'ovaio
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BORGOMANERO  - “In questi ultimi mesi è venuta da noi a “Casa Piccolo Bartolomeo”, Sonia, una ragazza di 27 anni in stato di gravidanza al sesto mese. La scorsa settimana alla visita di controllo il medico le dice: rallegrati perché la bambina che hai nel grembo ti ha salvato la vita!”. A raccontare l’episodio che ha avuto un lieto fine è Mario Metti, presidente di “Mamre”, l’associazione onlus che nella frazione di Santo Stefano da anni gestisce l’importante struttura che dà accoglienza a ragazze madri con i loro bambini e donne in difficoltà con alle spalle spesso storie di violenze e soprusi. Da alcuni mesi la “casa” ospita anche alcune ragazze nigeriane scappate dalla guerra che imperversa nel loro Paese. “ Quando ha saputo di essere incinta – prosegue Metti nel suo racconto -  Sonia si è recata dal ginecologo e dall’ecografia le è stato riscontrato un tumore all’ovaio; operata con urgenza la diagnosi non lasciava dubbi: carcinoma ovarico. Se non fosse stato per la gravidanza Sonia non si sarebbe recata dal medico e quando i primi sintomi della malattia si fossero presentati, sarebbe stato troppo tardi per poter intervenire. La  bambina le ha davvero salvato la vita”. Ma perché Sonia è arrivata alla casa “Piccolo Bartolomeo? “ Quando ha sa

BORGOMANERO  - “In questi ultimi mesi è venuta da noi a “Casa Piccolo Bartolomeo”, Sonia, una ragazza di 27 anni in stato di gravidanza al sesto mese. La scorsa settimana alla visita di controllo il medico le dice: rallegrati perché la bambina che hai nel grembo ti ha salvato la vita!”. A raccontare l’episodio che ha avuto un lieto fine è Mario Metti, presidente di “Mamre”, l’associazione onlus che nella frazione di Santo Stefano da anni gestisce l’importante struttura che dà accoglienza a ragazze madri con i loro bambini e donne in difficoltà con alle spalle spesso storie di violenze e soprusi. Da alcuni mesi la “casa” ospita anche alcune ragazze nigeriane scappate dalla guerra che imperversa nel loro Paese. “ Quando ha saputo di essere incinta – prosegue Metti nel suo racconto - Sonia si è recata dal ginecologo e dall’ecografia le è stato riscontrato un tumore all’ovaio; operata con urgenza la diagnosi non lasciava dubbi: carcinoma ovarico. Se non fosse stato per la gravidanza Sonia non si sarebbe recata dal medico e quando i primi sintomi della malattia si fossero presentati, sarebbe stato troppo tardi per poter intervenire. La  bambina le ha davvero salvato la vita”. Ma perché Sonia è arrivata alla casa “Piccolo Bartolomeo? “ Quando ha saputo di essere incinta- spiega Metti - Sonia è stata maltrattata dal compagno e dalla sua famiglia perché volevano che lei abortisse. Lei con grande coraggio ha voluto tenere dentro di sé questa nuova vita. Ha cominciato a bussare a moltissime porte che sono rimaste chiuse, ma alla fine è arrivata da noi, alla casa “Piccolo Bartolomeo”.  Dove è stata accolta e aiutata. 

Carlo Panizza