“Post mortem delle discariche, bisogna pensarci in modo strutturale”

BARENGO – Dopo l’incontro tra Provincia e Regione sul tema delle discariche di Ghemme e Barengo, il Comitato No Amianto Barengo fa sentire la propria voce sulla gestione post mortem dei siti, avanzando una proposta.
“Apprezziamo l’iniziativa della Provincia (che chiede il rialzo degli importi di fideiussione a garanzia della chiusura), che si trova a fare i conti con un coperta troppo corta ed insufficiente alla messa in sicurezza del sito di Ghemme, ma ci permettiamo di rilanciare sulla necessità di mettere mano in modo strutturale alla gestione di quella parte della tariffa rifiuti, pagata dai cittadini, che dovrebbe coprire i costi di chiusura e gestione post mortem delle discariche” si legge in un comunicato del Comitato. Dunque la proposta: non consegnare ai
BARENGO – Dopo l’incontro tra Provincia e Regione sul tema delle discariche di Ghemme e Barengo, il Comitato No Amianto Barengo fa sentire la propria voce sulla gestione post mortem dei siti, avanzando una proposta.
“Apprezziamo l’iniziativa della Provincia (che chiede il rialzo degli importi di fideiussione a garanzia della chiusura), che si trova a fare i conti con un coperta troppo corta ed insufficiente alla messa in sicurezza del sito di Ghemme, ma ci permettiamo di rilanciare sulla necessità di mettere mano in modo strutturale alla gestione di quella parte della tariffa rifiuti, pagata dai cittadini, che dovrebbe coprire i costi di chiusura e gestione post mortem delle discariche” si legge in un comunicato del Comitato. Dunque la proposta: non consegnare ai gestori pro-tempore dei siti la quota della tariffa rifiuti destinata a coprire i costi di chiusura, ma depositarla su conti vincolati e riconoscerla solo a stato avanzamento lavori. “In questo modo si otterrebbero numerosi vantaggi per la collettività: rispetto dei tempi e delle autorizzazioni, certezza dei ripristini e dei controlli, garanzia di non doversi accollare costi già sostenuti – conclude il Comitato - La riforma della tariffe dovrebbe poi andare di pari passo alla riforma sulla trasparenza, così da garantire ad ogni cittadino la possibilità, in qualsiasi momento, di accedere mediante i siti di Regione, Provincia e Consorzi ai dati su: autorizzazioni, progetti, appalti e dati ambientali”.
l.pa.