Popillia japonica: è emergenza

Popillia japonica: è emergenza
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Non si ferma la lotta contro il proliferare della Popillia japonica, la cui presenza è stata accertata in varie aree della valle del Ticino. Si tratta di un insetto originario dell’Estremo Oriente che risulta un temibile parassita di numerose specie vegetali. 
Questo insetto è incluso nella normativa fitosanitaria europea che comprende gli organismi di quarantena di cui si deve evitare l’ulteriore diffusione in Europa. Il ritrovamento di Popillia japonica nella Valle del Ticino costituisce la sua seconda comparsa nel continente europeo, successiva a quella nelle isole Azzorre (Portogallo).
Gli adulti, simili a dei piccoli maggiolini, attaccano e provocano erosioni spesso ingenti su foglie, fiori e frutti di piante erbacee, arbustive ed arboree coltivate e spontanee. Inoltre le larve si nutrono di radici e risultano particolarmente dannose ai manti erbosi. 
Nel Nord America questo coleottero risulta dannoso su ben 106 specie vegetali. Tra le specie colpite più comuni si segnalano la fragola, il pomodoro, la vite, la rosa, il pero, il pesco, il mais, la soia, il nocciolo e l’olmo.
Considerata l’elevata pericolosità di questo insetto il Settore Fitosanitario della Regione Piemonte in collaborazione con l’Ente di Gestione delle Aree Protette del Ticino e del Lago Maggiore si è prontamente attivato per monitorare e contenere il più possibile la presenza del parassita. 
Dopo i trattamenti con insetticidi biologici a base di nematodi effettuati nel periodo aprile-maggio, è partita a inizio agosto la seconda parte degli interventi con il terzo sfalcio e la relativa raccolta del fieno o dell’erba. Dopo la raccolta del fieno alle aziende è stato chiesto di effettuare un intervento irriguo con i normali turni irrigui. È seguita la distribuzione dell’insetticida biologico a base di nematodi effettuato dalla Regione attaverso l'Ipla e l'affidamento a contoterzisti locali. A settembre si procederà al quarto sfalcio, all'arieggiamento del cotico e contemporanea distribuzione di insetticida biologico a base del fungo Metarhizium anisopliae (questo intervento viene effettuato solo sui prati che sono stati trattati per primi nell’aprile 2016). 
v.s.

Non si ferma la lotta contro il proliferare della Popillia japonica, la cui presenza è stata accertata in varie aree della valle del Ticino. Si tratta di un insetto originario dell’Estremo Oriente che risulta un temibile parassita di numerose specie vegetali. 
Questo insetto è incluso nella normativa fitosanitaria europea che comprende gli organismi di quarantena di cui si deve evitare l’ulteriore diffusione in Europa. Il ritrovamento di Popillia japonica nella Valle del Ticino costituisce la sua seconda comparsa nel continente europeo, successiva a quella nelle isole Azzorre (Portogallo).
Gli adulti, simili a dei piccoli maggiolini, attaccano e provocano erosioni spesso ingenti su foglie, fiori e frutti di piante erbacee, arbustive ed arboree coltivate e spontanee. Inoltre le larve si nutrono di radici e risultano particolarmente dannose ai manti erbosi. 
Nel Nord America questo coleottero risulta dannoso su ben 106 specie vegetali. Tra le specie colpite più comuni si segnalano la fragola, il pomodoro, la vite, la rosa, il pero, il pesco, il mais, la soia, il nocciolo e l’olmo.
Considerata l’elevata pericolosità di questo insetto il Settore Fitosanitario della Regione Piemonte in collaborazione con l’Ente di Gestione delle Aree Protette del Ticino e del Lago Maggiore si è prontamente attivato per monitorare e contenere il più possibile la presenza del parassita. 
Dopo i trattamenti con insetticidi biologici a base di nematodi effettuati nel periodo aprile-maggio, è partita a inizio agosto la seconda parte degli interventi con il terzo sfalcio e la relativa raccolta del fieno o dell’erba. Dopo la raccolta del fieno alle aziende è stato chiesto di effettuare un intervento irriguo con i normali turni irrigui. È seguita la distribuzione dell’insetticida biologico a base di nematodi effettuato dalla Regione attaverso l'Ipla e l'affidamento a contoterzisti locali. A settembre si procederà al quarto sfalcio, all'arieggiamento del cotico e contemporanea distribuzione di insetticida biologico a base del fungo Metarhizium anisopliae (questo intervento viene effettuato solo sui prati che sono stati trattati per primi nell’aprile 2016). 
v.s.

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