Polemica sui migranti a Suno

SUNO – Il sindaco di Suno, Riccardo Giuliani, protesta per l’arrivo di alcuni migranti nel territorio comunale senza che il Municipio sia stato preavvisato. Con un comunicato stampa, pubblicato anche online sul gruppo Facebook “Tutti per Suno” (la lista che sostiene l’Amministrazione), ieri sera ha informato “la cittadinanza tutta che oggi (sabato 4 marzo, ndr) alle ore 16 alcuni profughi sono stati accolti, non sappiamo da chi, sul territorio comunale a nostra insaputa”.
SUNO – Il sindaco di Suno, Riccardo Giuliani, protesta per l’arrivo di alcuni migranti nel territorio comunale senza che il Municipio sia stato preavvisato. Con un comunicato stampa, pubblicato anche online sul gruppo Facebook “Tutti per Suno” (la lista che sostiene l’Amministrazione), ieri sera ha informato “la cittadinanza tutta che oggi (sabato 4 marzo, ndr) alle ore 16 alcuni profughi sono stati accolti, non sappiamo da chi, sul territorio comunale a nostra insaputa”.
Il Comune di Suno era stato uno dei pochi a dare disponibilità a gestire direttamente l’accoglienza e proprio su questo il sindaco Giuliani punta il dito: “In questi mesi abbiamo sempre partecipato agli incontri promossi dalla Prefettura di Novara sul tema “accoglienza migranti” e, ancora nell’ultima riunione di fine gennaio ci siamo dichiarati disponibili assieme ad altri Comuni della zona a valutare una possibile accoglienza di un numero congruo alla popolazione dei nostri paesi e tramite un accordo sottoscritto con la Prefettura, ciò al fine di evitare che il problema fosse gestito soltanto dalle cooperative come avvenuto, con conseguenze di problemi di ordine pubblico, in altre zone d’Italia – si legge nel testo - Dalla Prefettura ci era stato garantito tutto ciò, compreso il fatto che con la sottoscrizione di un accordo diretto Comuni-Prefettura non ci sarebbero stati arrivi di profughi non concordati e insediamenti di cooperative. Oggi abbiamo scoperto, quasi per caso, che tutta la nostra buona volontà non è servita a niente e, francamente, ci sentiamo presi in giro”.
l.pa.