“Poderi Garona”, Boca Doc da tre generazioni

“Poderi Garona”, Boca Doc da tre generazioni
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Una produzione di 10.000 bottiglie all’anno di Boca Doc, una superficie di 2,5 ettari produttivi  più 4 ettari a bosco in un unico lotto, una tradizione di famiglia che si tramanda da tre generazioni: questo e molto altro è l’Azienda vitivinicola “Poderi Garona” di Renzo Duella. “Mi ricordo quando mio nonno Luigi Duella, vignaiolo, cantiniere, commerciante di vino del secolo scorso e Cavaliere di Vittorio Veneto, raccontava del Piave – racconta il titolare - delle trincee e dei tanti amici persi in quella che è stata la prima guerra mondiale che io come tanti altri abbiamo solo studiato sui libri, … i racconti continuavano e toccavano tanti altri argomenti tra cui i vigneti di Boca, la strada per raggiungerli che veniva coperta con la bicicletta carica di salici per legare i tralci della vigna oppure con “il baroz tirà dai vachi” (il carro tirato dalle mucche) a seconda dei lavori e della stagione in corso”. “La passione forse si tramanda con il dna – continua Renzo Duella - perché sin da piccolo seguivo il papà nella vigna, durante quegli anni seguivo con curiosità le tecniche di potatura, di legatura coi salici, le attività periodiche dei trattamenti, sino ad arrivare a vedere i frutti del duro lavoro prendere forma. Mi ricordo che la mia curiosità di assaggiare quel liquido scuro, che i grandi bevevano tutti i giorni, veniva soddisfatta a 4 anni quando di nascosto e sotto al tavolo mi gustavo il vino e la soddisfazione di avercela fatta”. Ma Renzo Duella non è rimasto sempre “in vigna”: si è laureato in Ingegneria Meccanica e dopo aver superato l’esame di Stato per l’abilitazione alla professione di ingegnere, ha fatto carriera fino a raggiungere la carica di dirigente in una azienda storica del Torinese di progettazione automobilistica. Poi il ritorno alla vigna. “Arrivò per me il momento di portare avanti il “testimone”, inteso come nella staffetta, il voler continuare quella tradizione che arriva da lontano … Dal 2005 sino ad oggi, spinto dalla voglia di fare il Boca Doc insieme al sostegno di mia moglie Silvia, che condivide come me questa passione, ho acquistato vari terreni attorno al vecchio vigneto di Boca”.

L’impianto dell’attuale vigneto passa attraverso varie fasi di trasformazione, passando dal classico impianto a Maggiorina al più moderno Gujot, poi a due fasi di ampliamento e risistemazione del suolo per renderlo meno impervio. Oggi la superficie vitata a filari ha un’esposizione ottimale e si sviluppa ad una altezza media di circa 420 s.l.m. A fianco dei vigneti principali, in località Montalbano, resta ancora in vita un piccolo vigneto coltivato alla Maggiorina. “L’intenzione è quella di emergere con etichette di qualità, in grado di fare la differenza, ma soprattutto, di rendere felice chi vuole gustare o “meditare” un ottimo vino, capace di donare emozioni e di completare in modo ideale menu composti da cacciagione, carni brasate, arrosti, salami, paste ripiene e formaggi stagionati”.

Le zone di vendita del Boca Doc Poderi Garona sono tutta Italia, Europa e Stati Uniti e “attualmente stiamo cercando altri sbocchi all’estero. Su appuntamento il sabato e la domenica si possono organizzare degustazioni del nostro Boca Doc con visite ai vigneti, veri gioielli che curiamo come giardini”.

Valentina Sarmenghi 

Una produzione di 10.000 bottiglie all’anno di Boca Doc, una superficie di 2,5 ettari produttivi  più 4 ettari a bosco in un unico lotto, una tradizione di famiglia che si tramanda da tre generazioni: questo e molto altro è l’Azienda vitivinicola “Poderi Garona” di Renzo Duella. “Mi ricordo quando mio nonno Luigi Duella, vignaiolo, cantiniere, commerciante di vino del secolo scorso e Cavaliere di Vittorio Veneto, raccontava del Piave – racconta il titolare - delle trincee e dei tanti amici persi in quella che è stata la prima guerra mondiale che io come tanti altri abbiamo solo studiato sui libri, … i racconti continuavano e toccavano tanti altri argomenti tra cui i vigneti di Boca, la strada per raggiungerli che veniva coperta con la bicicletta carica di salici per legare i tralci della vigna oppure con “il baroz tirà dai vachi” (il carro tirato dalle mucche) a seconda dei lavori e della stagione in corso”. “La passione forse si tramanda con il dna – continua Renzo Duella - perché sin da piccolo seguivo il papà nella vigna, durante quegli anni seguivo con curiosità le tecniche di potatura, di legatura coi salici, le attività periodiche dei trattamenti, sino ad arrivare a vedere i frutti del duro lavoro prendere forma. Mi ricordo che la mia curiosità di assaggiare quel liquido scuro, che i grandi bevevano tutti i giorni, veniva soddisfatta a 4 anni quando di nascosto e sotto al tavolo mi gustavo il vino e la soddisfazione di avercela fatta”. Ma Renzo Duella non è rimasto sempre “in vigna”: si è laureato in Ingegneria Meccanica e dopo aver superato l’esame di Stato per l’abilitazione alla professione di ingegnere, ha fatto carriera fino a raggiungere la carica di dirigente in una azienda storica del Torinese di progettazione automobilistica. Poi il ritorno alla vigna. “Arrivò per me il momento di portare avanti il “testimone”, inteso come nella staffetta, il voler continuare quella tradizione che arriva da lontano … Dal 2005 sino ad oggi, spinto dalla voglia di fare il Boca Doc insieme al sostegno di mia moglie Silvia, che condivide come me questa passione, ho acquistato vari terreni attorno al vecchio vigneto di Boca”.

L’impianto dell’attuale vigneto passa attraverso varie fasi di trasformazione, passando dal classico impianto a Maggiorina al più moderno Gujot, poi a due fasi di ampliamento e risistemazione del suolo per renderlo meno impervio. Oggi la superficie vitata a filari ha un’esposizione ottimale e si sviluppa ad una altezza media di circa 420 s.l.m. A fianco dei vigneti principali, in località Montalbano, resta ancora in vita un piccolo vigneto coltivato alla Maggiorina. “L’intenzione è quella di emergere con etichette di qualità, in grado di fare la differenza, ma soprattutto, di rendere felice chi vuole gustare o “meditare” un ottimo vino, capace di donare emozioni e di completare in modo ideale menu composti da cacciagione, carni brasate, arrosti, salami, paste ripiene e formaggi stagionati”.

Le zone di vendita del Boca Doc Poderi Garona sono tutta Italia, Europa e Stati Uniti e “attualmente stiamo cercando altri sbocchi all’estero. Su appuntamento il sabato e la domenica si possono organizzare degustazioni del nostro Boca Doc con visite ai vigneti, veri gioielli che curiamo come giardini”.

Valentina Sarmenghi

 

 

 

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