Pista di motocross di Maggiora: via alle demolizioni

MAGGIORA - Nuovo capitolo per gli abusi edilizi attorno alla pista di motocross di Maggiora. Saranno, infatti, abbattute le opere eseguite sull’area denominata “Maggiora Park” in località “Mottaccio del Balmone”, in capo alla Società Schava s.r.l..
Lunedì, infatti, il responsabile del Servizio Tecnico del Comune di Maggiora ha firmato un “provvedimento di revoca in autotutela di pratiche edilizie con demolizione e rimessa in pristino dello stato dei luoghi”.
Provvedimento inviato alla Società Schava s.r.l.. e per conoscenza alla Procura della Repubblica presso il Tribunale ordinario di Novara; al Comando Stazione Carabinieri Forestale di Carpignano Sesia; al presidente della Giunta Regionale; al Comando Tenenza Carabinieri di Borgomanero; al sindaco e al segretario comunale di Maggiora.
Un atto amministrativo dovuto dopo il provvedimento emesso dal Tribunale di Novara di sequestro preventivo dell’area e il provvedimento della Provincia di Novara a carico della Ditta Schava S.r.l., per il ripristino dello stato dei luoghi e della situazione ambientale, relativamente ad alcune opere realizzate all’interno del “Maggiora Park”,
Nel documento viene evidenziato come l’impianto generale facente parte del “Maggiora Park”, risulta “inserito nel Piano Territoriale Provinciale, dove viene collocato in un ambito di elevata qualità paesistico-ambientale, per il quale il Ptp prevede uno specifico piano paesistico di dettaglio” e si inserisce in “un contesto di elevata sensibilità ambientale e paesaggistica”.
Le opere considerate abusive, in quanto realizzate all’interno di una fascia vincolata, nella struttura sono: area lavaggio mezzi, realizzazioni passerelle e terrazze, realizzazione ponte lamellare su via Vignole, formazione platea da demolizione edificio, platea in cls edificio media press, struttura temporanea “Box Town” e “Tensostruttura Press”, realizzazione recinzioni temporanee e cancelletto di partenza.
Il documento dispone “il ripristino dello stato dei luoghi e della situazione ambientale relativa alle opere realizzate su vincolo di inedificabilità assoluta, fermo restando l’adozione di successivi provvedimenti a seguito di ulteriori approfondimenti, integrazioni documentali e verifiche da porre in atto all’interno dell’area”.
Prescrive alla Ditta Schava S.r.l. l’esecuzione “del ripristino dello stato dei luoghi il termine di 90 giorni dalla data di comunicazione del presente provvedimento, dando atto che il suddetto termine avrà decorrenza dalla data di effettiva disponibilità dell’area a seguito di dissequestro da parte dell’Autorità Giudiziaria”
Inoltre in caso di inadempienza da parte della Società Schava s.r.l., di provvedere “all’esecuzione in capo all’Autorità competente, disponendo il rimborso delle spese da parte della Società inadempiente”.
Nel frattempo proseguono le indagini su altri aspetti legati alle opere realizzate.
m.d.
MAGGIORA - Nuovo capitolo per gli abusi edilizi attorno alla pista di motocross di Maggiora. Saranno, infatti, abbattute le opere eseguite sull’area denominata “Maggiora Park” in località “Mottaccio del Balmone”, in capo alla Società Schava s.r.l..
Lunedì, infatti, il responsabile del Servizio Tecnico del Comune di Maggiora ha firmato un “provvedimento di revoca in autotutela di pratiche edilizie con demolizione e rimessa in pristino dello stato dei luoghi”.
Provvedimento inviato alla Società Schava s.r.l.. e per conoscenza alla Procura della Repubblica presso il Tribunale ordinario di Novara; al Comando Stazione Carabinieri Forestale di Carpignano Sesia; al presidente della Giunta Regionale; al Comando Tenenza Carabinieri di Borgomanero; al sindaco e al segretario comunale di Maggiora.
Un atto amministrativo dovuto dopo il provvedimento emesso dal Tribunale di Novara di sequestro preventivo dell’area e il provvedimento della Provincia di Novara a carico della Ditta Schava S.r.l., per il ripristino dello stato dei luoghi e della situazione ambientale, relativamente ad alcune opere realizzate all’interno del “Maggiora Park”,
Nel documento viene evidenziato come l’impianto generale facente parte del “Maggiora Park”, risulta “inserito nel Piano Territoriale Provinciale, dove viene collocato in un ambito di elevata qualità paesistico-ambientale, per il quale il Ptp prevede uno specifico piano paesistico di dettaglio” e si inserisce in “un contesto di elevata sensibilità ambientale e paesaggistica”.
Le opere considerate abusive, in quanto realizzate all’interno di una fascia vincolata, nella struttura sono: area lavaggio mezzi, realizzazioni passerelle e terrazze, realizzazione ponte lamellare su via Vignole, formazione platea da demolizione edificio, platea in cls edificio media press, struttura temporanea “Box Town” e “Tensostruttura Press”, realizzazione recinzioni temporanee e cancelletto di partenza.
Il documento dispone “il ripristino dello stato dei luoghi e della situazione ambientale relativa alle opere realizzate su vincolo di inedificabilità assoluta, fermo restando l’adozione di successivi provvedimenti a seguito di ulteriori approfondimenti, integrazioni documentali e verifiche da porre in atto all’interno dell’area”.
Prescrive alla Ditta Schava S.r.l. l’esecuzione “del ripristino dello stato dei luoghi il termine di 90 giorni dalla data di comunicazione del presente provvedimento, dando atto che il suddetto termine avrà decorrenza dalla data di effettiva disponibilità dell’area a seguito di dissequestro da parte dell’Autorità Giudiziaria”
Inoltre in caso di inadempienza da parte della Società Schava s.r.l., di provvedere “all’esecuzione in capo all’Autorità competente, disponendo il rimborso delle spese da parte della Società inadempiente”.
Nel frattempo proseguono le indagini su altri aspetti legati alle opere realizzate.
m.d.