«Pensa di tagliare alberi per 5 anni?»

NOVARA - Riqualificazione degli spazi urbani, riconversione di edifici industriali, inserimento del verde e di spazi in grado di favorire la socializzazione. Sono gli obiettivi del bando periferie, che punta a eliminare situazioni di marginalità economica e sociale, degrado edilizio e carenza di servizi.
Sono stati molti gli Enti locali che hanno risposto alla chiamata del Governo presentando 121 idee progettuali, tanto che le risorse inizialmente stanziate (500 milioni di euro) sono state integrate (con 1,6 miliardi di euro) in modo da poter finanziare tutti i progetti.
Anche Novara ha partecipato al bando, proponendo come progetto “La rigenerazione sociale ed economica dei quartieri Porta Mortara e Sud Est, attraverso strategie proattive volte al recupero e al riuso delle aree e degli edifici pubblici di via Sforzesca, Via Goito e via Pasteur”. In sostanza, il progetto prevede la rigenerazione urbana di due aree all’interno dei quartieri Porta Mortara e Sud Est, declinata in tre progetti/lotti, di cui uno interamente finanziato da un partner privato. Si tratta del recupero del primo piano dell’ex scuola elementare “Ferrante Aporti” per la realizzazione di un liceo linguistico internazionale parificato, in partneriato con la società Gren srl. Quindi la ristrutturazione del’ex serra di via Sforzesca, per la realizzazione di sei alloggi di edilizia popolare, e della struttura di via Goito, che porterà alla sistemazione di altri 14 alloggi. Infine il progetto prevede le sistemazioni urbane di via Sforzesca, via Goito e piazza Pasteur, oltre alla sistemazione della facciata della scuola Aporti. Il costo complessivo sarà di oltre 7 milioni di euro (95% capitale pubblico e 5% privato).
«Proprio un bel progetto, a tal punto che si è classificato al posto 109 su 120. Una vera figuraccia!» E’ il commento dell’ex sindaco di Novara, ora capogruppo Pd in consiglio comunale, Andrea Ballarè, che sbotta ancora: «I soldi arriveranno? Forse, ma chissà quando. Le periferie sono state il tema più cavalcato in campagna elettorale dal sindaco Canelli, ma il risultato è davvero deludente. Si cerca di sanare un vulnus come quello delle periferie con un progetto da 7 milioni, una cifra irrisoria per Novara. Se poi andiamo a vedere il punteggio ottenuto, siamo davvero in fondo». Cosa non piace a Ballarè: «Bari riqualificherà un intero quartiere, Napoli abbatterà le Vele di Scampia. E Novara? - si chiede - Propone un progetto di riqualificazione di un vecchio rudere come la serra comunale, che noi avevamo previsto di demolire, per ricavare sei appartamenti di case popolari. Tutto qui, la riqualificazione in sostanza è una manutenzione straordinaria. Il vero problema - continua - è che l’amministrazione attuale non ha uno straccio di idea su come gestire questa città».
Poi entra nel dettaglio: «Era una grossa occasione, peccato. Non vedo il piano strategico, eppure ci sono le caserme, il Quinto magazzino da riqualificare. Invece... Canelli pensa di tagliare alberi per cinque anni?»
La risposta del primo cittadino non si è fatta attendere: «Abbiamo lavorato tutto agosto per presentare il progetto, visto che non avevamo trovato quasi nulla della precedente amministrazione - sottolinea - e quel poco che abbiamo era fumoso e non rispettava lo spirito del bando».
In cosa consisteva: «Ballarè avrebbe voluto usufruirne per creare uffici pubblici, noi, invece, abbiamo puntato sulle case popolari. come avevamo dichiarato in campagna elettorale».
Poi il sindaco schernisce il Pd: «Non penso che un progetto sugli uffici pubblici avrebbe ottenuto un punteggio altissimo! Ma sono sicuro che le case popolari a Novara servono, eccome.
Non solo, ma abbiamo la certezza che il nostro progetto sarà finanziato».
Sandro Devecchi
NOVARA - Riqualificazione degli spazi urbani, riconversione di edifici industriali, inserimento del verde e di spazi in grado di favorire la socializzazione. Sono gli obiettivi del bando periferie, che punta a eliminare situazioni di marginalità economica e sociale, degrado edilizio e carenza di servizi.
Sono stati molti gli Enti locali che hanno risposto alla chiamata del Governo presentando 121 idee progettuali, tanto che le risorse inizialmente stanziate (500 milioni di euro) sono state integrate (con 1,6 miliardi di euro) in modo da poter finanziare tutti i progetti.
Anche Novara ha partecipato al bando, proponendo come progetto “La rigenerazione sociale ed economica dei quartieri Porta Mortara e Sud Est, attraverso strategie proattive volte al recupero e al riuso delle aree e degli edifici pubblici di via Sforzesca, Via Goito e via Pasteur”. In sostanza, il progetto prevede la rigenerazione urbana di due aree all’interno dei quartieri Porta Mortara e Sud Est, declinata in tre progetti/lotti, di cui uno interamente finanziato da un partner privato. Si tratta del recupero del primo piano dell’ex scuola elementare “Ferrante Aporti” per la realizzazione di un liceo linguistico internazionale parificato, in partneriato con la società Gren srl. Quindi la ristrutturazione del’ex serra di via Sforzesca, per la realizzazione di sei alloggi di edilizia popolare, e della struttura di via Goito, che porterà alla sistemazione di altri 14 alloggi. Infine il progetto prevede le sistemazioni urbane di via Sforzesca, via Goito e piazza Pasteur, oltre alla sistemazione della facciata della scuola Aporti. Il costo complessivo sarà di oltre 7 milioni di euro (95% capitale pubblico e 5% privato).
«Proprio un bel progetto, a tal punto che si è classificato al posto 109 su 120. Una vera figuraccia!» E’ il commento dell’ex sindaco di Novara, ora capogruppo Pd in consiglio comunale, Andrea Ballarè, che sbotta ancora: «I soldi arriveranno? Forse, ma chissà quando. Le periferie sono state il tema più cavalcato in campagna elettorale dal sindaco Canelli, ma il risultato è davvero deludente. Si cerca di sanare un vulnus come quello delle periferie con un progetto da 7 milioni, una cifra irrisoria per Novara. Se poi andiamo a vedere il punteggio ottenuto, siamo davvero in fondo». Cosa non piace a Ballarè: «Bari riqualificherà un intero quartiere, Napoli abbatterà le Vele di Scampia. E Novara? - si chiede - Propone un progetto di riqualificazione di un vecchio rudere come la serra comunale, che noi avevamo previsto di demolire, per ricavare sei appartamenti di case popolari. Tutto qui, la riqualificazione in sostanza è una manutenzione straordinaria. Il vero problema - continua - è che l’amministrazione attuale non ha uno straccio di idea su come gestire questa città».
Poi entra nel dettaglio: «Era una grossa occasione, peccato. Non vedo il piano strategico, eppure ci sono le caserme, il Quinto magazzino da riqualificare. Invece... Canelli pensa di tagliare alberi per cinque anni?»
La risposta del primo cittadino non si è fatta attendere: «Abbiamo lavorato tutto agosto per presentare il progetto, visto che non avevamo trovato quasi nulla della precedente amministrazione - sottolinea - e quel poco che abbiamo era fumoso e non rispettava lo spirito del bando».
In cosa consisteva: «Ballarè avrebbe voluto usufruirne per creare uffici pubblici, noi, invece, abbiamo puntato sulle case popolari. come avevamo dichiarato in campagna elettorale».
Poi il sindaco schernisce il Pd: «Non penso che un progetto sugli uffici pubblici avrebbe ottenuto un punteggio altissimo! Ma sono sicuro che le case popolari a Novara servono, eccome.
Non solo, ma abbiamo la certezza che il nostro progetto sarà finanziato».
Sandro Devecchi