Penne nere in festa ad Orta (FOTOGALLERY)

ORTA SAN GIULIO – Alpini in festa ieri domenica 6 agosto per degnamente ricordare il 95° di fondazione del locale Gruppo delle “penne nere” costituito nel lontano 1922 da Giovanni Fornara, scomparso nel 1977, che lo diresse per quasi mezzo secolo. Ad accogliere nell’antico Borgo le autorità e i rappresentanti delle sezioni alpine di Domodossola, Luino, Intra, Valsesia, Alessandria e Novara e di tanti gruppi operanti nelle provincie di Novara e del VCO c’erano Dante Celoria , capo gruppo dal 1988 con il presidente della sezione Ana Cusio Omegna Euridio Repetto. Presenti anche il Sindaco di Orta Giorgio Angeleri, il Generale Roberto Peratoner e il Comandante della locale Stazione dei Carabinieri Remigio De Blasi. In piazza Motta si è tenuta l’alza bandiera, eseguita da Luciano Manfrin, papà di Mario, l’alpino cusiano morto nel 2013 stroncato a soli 25 anni da un improvviso malore mentre si trovava nella caserma di Malcontenta di Mira, in provincia di Venezia. Due anni prima in Afghanistan durante l’attentato di Shindand che costò la vita al tenente Massimo Ranzani, venne coinvolto nell’esplosione e rimase ferito alle gambe. Rientrato in Italia fu sottoposto a diversi e delicati interventi chirurgici. Si è formato quindi un corteo che, preceduto dalla Fanfara “L’Alpino” di Massiola ha raggiunto il monumento dei caduti per la deposizione di una corona di fiori. Qui è stato ricordato anche il fondatore del Gruppo Alpini Giovanni Fornara, alla presenza della figlia Claudia visibilmente commossa. Nella chiesa dedicata alla B.V. Assunta il parroco don Pierluigi Grossi ha quindi celebrato una messa solenne nel corso della quale sono stati ricordati tutti gli alpini che “sono andati avanti”, culminata con la toccante esecuzione di “Signore delle Cime”. Nella stessa chiesa si è svolta la cerimonia di consegna dei gagliardetti del 95° a tutti i gruppi presenti, cui hanno fatto seguito gli interventi delle autorità. La giornata di festa è proseguita poi nella sottostante piazza Motta con un concerto assolutamente fuori programma della Fanfara “L’alpino”, uno dei migliori gruppi bandistici in circolazione, dal 2009 diretto da Giovanni Cerutti che assunse la direzione dopo la scomparsa dello “storico” maestro Isidoro Piana. Numerosi i brani eseguiti, dalle canzoni alpine, ai motivi tratti dal repertorio classico e moderno. Per concludere con una applauditissima esecuzione di “O sole mio”. A far pervenire telefonicamente gli auguri alle penne nere cusiane Giuliana Simondetti, 102 residente a Torino ma da lungo tempo legata per vincoli di parentela all’antico borgo cusiano. Il papà Camillo, Comandante di un battaglione di fanteria cadde eroicamente nella prima Guerra Mondiale nella battaglia di Valona in Albania il 23 febbraio 1916. Una famiglia la sua caratterizzata da una forte presenza militare. Alpino fu il marito Luigi Cibrario scomparso nel 1994 e anche il figlio congedatosi pochi anni fa dalle “penne nere” con il grado di Capitano. Nelle foto, di Panizza, alcuni momenti della festa per il 95° del Gruppo Alpini di Orta San Giulio.
Carlo Panizza
ORTA SAN GIULIO – Alpini in festa ieri domenica 6 agosto per degnamente ricordare il 95° di fondazione del locale Gruppo delle “penne nere” costituito nel lontano 1922 da Giovanni Fornara, scomparso nel 1977, che lo diresse per quasi mezzo secolo. Ad accogliere nell’antico Borgo le autorità e i rappresentanti delle sezioni alpine di Domodossola, Luino, Intra, Valsesia, Alessandria e Novara e di tanti gruppi operanti nelle provincie di Novara e del VCO c’erano Dante Celoria , capo gruppo dal 1988 con il presidente della sezione Ana Cusio Omegna Euridio Repetto. Presenti anche il Sindaco di Orta Giorgio Angeleri, il Generale Roberto Peratoner e il Comandante della locale Stazione dei Carabinieri Remigio De Blasi. In piazza Motta si è tenuta l’alza bandiera, eseguita da Luciano Manfrin, papà di Mario, l’alpino cusiano morto nel 2013 stroncato a soli 25 anni da un improvviso malore mentre si trovava nella caserma di Malcontenta di Mira, in provincia di Venezia. Due anni prima in Afghanistan durante l’attentato di Shindand che costò la vita al tenente Massimo Ranzani, venne coinvolto nell’esplosione e rimase ferito alle gambe. Rientrato in Italia fu sottoposto a diversi e delicati interventi chirurgici. Si è formato quindi un corteo che, preceduto dalla Fanfara “L’Alpino” di Massiola ha raggiunto il monumento dei caduti per la deposizione di una corona di fiori. Qui è stato ricordato anche il fondatore del Gruppo Alpini Giovanni Fornara, alla presenza della figlia Claudia visibilmente commossa. Nella chiesa dedicata alla B.V. Assunta il parroco don Pierluigi Grossi ha quindi celebrato una messa solenne nel corso della quale sono stati ricordati tutti gli alpini che “sono andati avanti”, culminata con la toccante esecuzione di “Signore delle Cime”. Nella stessa chiesa si è svolta la cerimonia di consegna dei gagliardetti del 95° a tutti i gruppi presenti, cui hanno fatto seguito gli interventi delle autorità. La giornata di festa è proseguita poi nella sottostante piazza Motta con un concerto assolutamente fuori programma della Fanfara “L’alpino”, uno dei migliori gruppi bandistici in circolazione, dal 2009 diretto da Giovanni Cerutti che assunse la direzione dopo la scomparsa dello “storico” maestro Isidoro Piana. Numerosi i brani eseguiti, dalle canzoni alpine, ai motivi tratti dal repertorio classico e moderno. Per concludere con una applauditissima esecuzione di “O sole mio”. A far pervenire telefonicamente gli auguri alle penne nere cusiane Giuliana Simondetti, 102 residente a Torino ma da lungo tempo legata per vincoli di parentela all’antico borgo cusiano. Il papà Camillo, Comandante di un battaglione di fanteria cadde eroicamente nella prima Guerra Mondiale nella battaglia di Valona in Albania il 23 febbraio 1916. Una famiglia la sua caratterizzata da una forte presenza militare. Alpino fu il marito Luigi Cibrario scomparso nel 1994 e anche il figlio congedatosi pochi anni fa dalle “penne nere” con il grado di Capitano. Nelle foto, di Panizza, alcuni momenti della festa per il 95° del Gruppo Alpini di Orta San Giulio.
Carlo Panizza