Peggiora lo stato di salute del lago

ARONA - Foci dei fiumi, torrenti, scarichi e piccoli canali che si trovano lungo le rive dei laghi sotto la lente di ingrandimento della Goletta dei Laghi, ma c’è ancora molto da fare per migliorare la qualità delle acque del lago Maggiore: sette siti su nove sono infatti risultati inquinati dai prelievi effettuati sabato 8 luglio. La campagna nazionale di Legambiente a tutela dei bacini lacustri italiani, in collaborazione con il Conou e Novamont, si è conclusa martedì mattina nell’aula magna del municipio ad Arona. L’equipaggio del Cigno Azzurro ha reso noti i dati dei monitoraggi scientifici sul lago Maggiore effettuati nei comuni rivieraschi, da Verbania a Dormelletto: con due siti entro i limiti, cinque inquinati e due fortemente inquinati. Dai campionamenti qualche conferma e diverse sorprese rispetto allo scorso anno, fotografando una situazione “meno limpida” del 2016. Nella provincia di Novara hanno mostrato cariche batteriche al di sopra dei limiti di legge a Dormelletto, alla foce del rio Arlasca, presso lo scarico del depuratore e in corrispondenza della stazione di sollevamento presso via Oberdan, contrariamente a quanto rilevato nella passata edizione; ad Arona in corrispondenza di corso Marconi 93 e sul lungo lago Caduti di Nassiriya presso lo scarico fognario (rio San Luigi). Nei limiti l’acqua prelevata a Lesa in corrispondenza di via Vittorio Veneto, confermando quanto registrato nel 2016 e la foce del torrente San Bernardino a Verbania. Qui, nella provincia del Vco a Stresa e Verbania, entrambi i punti sono risultati “fortemente inquinanti” secondo i rilievi dei biologici di Goletta.
«Quest’anno i dati raccontano un peggioramento delle condizioni di inquinamento da batteri fecali nel lago Maggiore sulla sponda piemontese rispetto alla passata edizione, complici le condizioni meteorologiche degli ultimi giorni – ha dichiarato Fabio Dovana, presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta – Non abbassiamo però la guardia e torniamo a ribadire la necessità di intervenire per migliorare le condizioni croniche». «I punti scelti – ha spiegato Stefania Di Vito responsabile delle attività scientifiche - si basano su tre criteri: le segnalazione dei cittadini attraverso il servizio Sos Goletta e quella dei vari circoli sul territorio, oltre all’esperienza storica di Goletta che conoce il territorio e le sue criticità». Un campionamento puntuale che non vuole sostituirsi ai controlli ufficiali e che non pretende di assegnare patenti di balneabilità. «Il monitoraggio scientifico non è alternativo al lavoro di Arpa (che si occupa di spiagge e lidi) ma integrativo: la Goletta monitora i punti critici» ha ricordato Roberto Signorelli, vicepresidente del circolo “Gli Amici del Lago” di Legambiente che ha voluto ribadire come non ci siamo comuni promossi o bocciati, ma un’occasione di confronto per risolvere insieme problemi e criticità. «All’apertura della stagione 2017 sono state dichiarate balneabili 90 delle 94 zone in Piemonte– ha spiegato Angelo Robotto direttore generale di Arpa Piemonte – delle 50 del Lago Maggiore 8 sono nei parametri e 42 giudicate eccellenti. Lo scorso 10 e 11 luglio si sono svolti i monitoraggi i cui risultati saranno on line nel bollettino del 14 luglio».
Maria Nausica Bucci
ARONA - Foci dei fiumi, torrenti, scarichi e piccoli canali che si trovano lungo le rive dei laghi sotto la lente di ingrandimento della Goletta dei Laghi, ma c’è ancora molto da fare per migliorare la qualità delle acque del lago Maggiore: sette siti su nove sono infatti risultati inquinati dai prelievi effettuati sabato 8 luglio. La campagna nazionale di Legambiente a tutela dei bacini lacustri italiani, in collaborazione con il Conou e Novamont, si è conclusa martedì mattina nell’aula magna del municipio ad Arona. L’equipaggio del Cigno Azzurro ha reso noti i dati dei monitoraggi scientifici sul lago Maggiore effettuati nei comuni rivieraschi, da Verbania a Dormelletto: con due siti entro i limiti, cinque inquinati e due fortemente inquinati. Dai campionamenti qualche conferma e diverse sorprese rispetto allo scorso anno, fotografando una situazione “meno limpida” del 2016. Nella provincia di Novara hanno mostrato cariche batteriche al di sopra dei limiti di legge a Dormelletto, alla foce del rio Arlasca, presso lo scarico del depuratore e in corrispondenza della stazione di sollevamento presso via Oberdan, contrariamente a quanto rilevato nella passata edizione; ad Arona in corrispondenza di corso Marconi 93 e sul lungo lago Caduti di Nassiriya presso lo scarico fognario (rio San Luigi). Nei limiti l’acqua prelevata a Lesa in corrispondenza di via Vittorio Veneto, confermando quanto registrato nel 2016 e la foce del torrente San Bernardino a Verbania. Qui, nella provincia del Vco a Stresa e Verbania, entrambi i punti sono risultati “fortemente inquinanti” secondo i rilievi dei biologici di Goletta.
«Quest’anno i dati raccontano un peggioramento delle condizioni di inquinamento da batteri fecali nel lago Maggiore sulla sponda piemontese rispetto alla passata edizione, complici le condizioni meteorologiche degli ultimi giorni – ha dichiarato Fabio Dovana, presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta – Non abbassiamo però la guardia e torniamo a ribadire la necessità di intervenire per migliorare le condizioni croniche». «I punti scelti – ha spiegato Stefania Di Vito responsabile delle attività scientifiche - si basano su tre criteri: le segnalazione dei cittadini attraverso il servizio Sos Goletta e quella dei vari circoli sul territorio, oltre all’esperienza storica di Goletta che conoce il territorio e le sue criticità». Un campionamento puntuale che non vuole sostituirsi ai controlli ufficiali e che non pretende di assegnare patenti di balneabilità. «Il monitoraggio scientifico non è alternativo al lavoro di Arpa (che si occupa di spiagge e lidi) ma integrativo: la Goletta monitora i punti critici» ha ricordato Roberto Signorelli, vicepresidente del circolo “Gli Amici del Lago” di Legambiente che ha voluto ribadire come non ci siamo comuni promossi o bocciati, ma un’occasione di confronto per risolvere insieme problemi e criticità. «All’apertura della stagione 2017 sono state dichiarate balneabili 90 delle 94 zone in Piemonte– ha spiegato Angelo Robotto direttore generale di Arpa Piemonte – delle 50 del Lago Maggiore 8 sono nei parametri e 42 giudicate eccellenti. Lo scorso 10 e 11 luglio si sono svolti i monitoraggi i cui risultati saranno on line nel bollettino del 14 luglio».
Maria Nausica Bucci