Obbligo di vigilanza anche per le medie

Obbligo di vigilanza anche per le medie
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Gli studenti delle scuole medie non possono tornare a casa da soli all'uscita di scuola, anche se abitano a poca distanza. È questa, in sintesi, la direttiva di una circolare ministeriale (esattamente la numero 42) che, dopo essere stata applicata in tutta Italia con l'inizio del nuovo anno scolastico, ora sta facendo discutere genitori, insegnanti e presidi.
Il documento del Miur, infatti, ricorda che, per il codice penale, i ragazzi che frequantono le medie, che quindi hanno fino a 14 anni d’età, hanno una presunzione assoluta di incapacità e che, nel momento in cui escono da scuola da soli, possono creare gravi problemi per i genitori, che potrebbero rispondere di abbandono di minore, e per gli insegnanti o i responsabili degli istituti, che potrebbe

Gli studenti delle scuole medie non possono tornare a casa da soli all'uscita di scuola, anche se abitano a poca distanza. È questa, in sintesi, la direttiva di una circolare ministeriale (esattamente la numero 42) che, dopo essere stata applicata in tutta Italia con l'inizio del nuovo anno scolastico, ora sta facendo discutere genitori, insegnanti e presidi.
Il documento del Miur, infatti, ricorda che, per il codice penale, i ragazzi che frequantono le medie, che quindi hanno fino a 14 anni d’età, hanno una presunzione assoluta di incapacità e che, nel momento in cui escono da scuola da soli, possono creare gravi problemi per i genitori, che potrebbero rispondere di abbandono di minore, e per gli insegnanti o i responsabili degli istituti, che potrebbero essere denunciati per mancato controllo.
A ispirare questa circolare è stata una sentenza della Cassazione dello scorso maggio, che aveva condannato un istituto per la morte di uno studente investito da uno scuolabus 15 anni fa. 
Finora, in genere, i genitori e le scuole si accordavano con liberatorie che di fatto esoneravano presidi e docenti dalla responsabilità dei ragazzi pre-adolescenti all'uscita. Ora, però, alla luce della nuova delucidazione ministeriale, questi accordi scritti e firmati potrebbero non valere più nulla.
E a Novara qual è la posizione del mondo della scuola?. «Quasi sempre dopo un fatto grave la reazione è quella di proibire o, come in questo caso, di dettare delle regole che vanno nella direzione di impedire che fatti simili si riverifichino - dice il preside della scuola media “Pier Lombardo” Domenico Bresich - Comprensibile, però, si deve poi anche essere certi che queste direttive possano veramente essere messe in pratica. Anche perchè non capisco perchè in Italia, al contrario della maggiorparte dei Paesi europei, si tende ad accompagnare i figli a scuola quasi fino alla maggior età. Anzi in alcuni casi sembra quasi che le auto con i genitori più solerti vogliano addirittura entrare proprio dentro la scuola. Noi siamo un’eccezione al contrario rispetto al resto d’Europa perchè per loro andare a scuola da soli, soprattutto se si parla di ragazzi che frequentano le scuole medie, è normale».
Sandro Devecchi

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Nella foto l'area delimitata davanti alla scuola Pier Lombardo per garantire maggiore sicurezza nei momenti di entrata e uscita degli alunni