"Non dobbiamo trovare scorciatoie per produrre di più, ma produrre per e con la qualità"

BORGOMANERO - “L'imprenditoria a Novara, la forza della tradizione”: è stato il tema trattato nel corso della conviviale del Kiwanis club di Borgomanero al ristorante “Pinocchio”. Ospiti protagonisti della serata Paolo Rovellotti, da sempre viticoltore con un lungo palmares di cariche pubbliche alle spalle, Sergio Poletti e Marco Calzone, rispettivamente amministratore delegato e responsabile della produzione del Caseificio Palzola. Prima delle relazioni il presidente del club, Valerio Gugino, ha informato i soci della donazione di mille euro effettuata all'associazione Nefropatiici e dializzati di Borgomanero a sostegno del progetto per favorire l'inserimento al lavoro di soggetti dializzati e trapiantati.
Tradizione ma anche innovazione tecnologica: un binomio che, in ambito enogastronomico è sinonimo di qualità, come hanno dimostrato i relatori della serata. Innanzitutto la presentazione dei prodotti: non solo il “Ghemme” d’annata, portacolori per eccellenza dei vini novaresi, ma in particolar modo la produzione del caseificio di Cavallirio, un vero e proprio florilegio di tome all’essen
BORGOMANERO - “L'imprenditoria a Novara, la forza della tradizione”: è stato il tema trattato nel corso della conviviale del Kiwanis club di Borgomanero al ristorante “Pinocchio”. Ospiti protagonisti della serata Paolo Rovellotti, da sempre viticoltore con un lungo palmares di cariche pubbliche alle spalle, Sergio Poletti e Marco Calzone, rispettivamente amministratore delegato e responsabile della produzione del Caseificio Palzola. Prima delle relazioni il presidente del club, Valerio Gugino, ha informato i soci della donazione di mille euro effettuata all'associazione Nefropatiici e dializzati di Borgomanero a sostegno del progetto per favorire l'inserimento al lavoro di soggetti dializzati e trapiantati.
Tradizione ma anche innovazione tecnologica: un binomio che, in ambito enogastronomico è sinonimo di qualità, come hanno dimostrato i relatori della serata. Innanzitutto la presentazione dei prodotti: non solo il “Ghemme” d’annata, portacolori per eccellenza dei vini novaresi, ma in particolar modo la produzione del caseificio di Cavallirio, un vero e proprio florilegio di tome all’essenza di zafferano, carboncino naturale e vinaccia; presentate poi con l’estro e l’inventiva di uno chef pluri blasonato come Piero Bertinotti. In secondo luogo gli abbinamenti: gorgonzola piccante al cioccolato, passito con l’erborinato, tanto da stuzzicare la fantasia perché “passito e gorgonzola preparano la bocca al bacio”. La qualità dunque è “genio e sregolatezza” , ha detto Paolo Rovellotti mutuando una frase del filosofo Aristotele, supportato da Sergio Poletti che ha specificato “come ogni forma di gorgonzola è diversa dall’altra, perché soggetta, se realizzata con amore e artigianalmente, ad una serie di fattori che la rendono unica”. Poletti ha poi continuato “non dobbiamo trovare scorciatoie per produrre di più, ma produrre per e con la qualità”. Per arrivare a tutto questo è necessario un impegno quotidiano, secondo i ritmi dettati dalla natura e dalle stagioni in un territorio “baciato dal Monte Rosa e dalla terra miracolosa- ha concluso Rovellotti - destinato a giocare un ruolo fondamentale nei prossimi anni.” Dunque lavorare per la qualità è l'obiettivo delle aziende novaresi che producono eccellenza, un obiettivo che la dice lunga sull’impegno di chi, ogni giorno, deve affrontare la sfida del mercato.
c.p.