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Musa: si dovrà rispettare il contratto

NOVARA - La relazione dell’assessore alla Mobilità Silvana Moscatelli in Consiglio comunale ha riferito della diminuzione di 316 stalli a pagamento e dell’assegnazione di 128 stalli, già previsti ma mai assegnati. Ha parlato anche del silos di via Solferino «attualmente non utilizzato, bisognerà valutare la possibilità di poterlo mettere a tariffa ordinaria invece che in abbonamento». Rispetto ad ulteriori valutazioni l’assessore ha detto di preferire «passi lenti e misurati. Il confronto con Nord Ovest Parcheggi – ha aggiunto - è continuo per definire le partite precedenti. Sul contenzioso, che non è mai stato cattivo, l’elemento più discordante è quello che nel bando erano stati posti 1.440 permessi gratuiti e ne sono stati consegnati 2.550. Il gestore lamenta di avere un danno da questa situazione, da un controllo risulta che oltre 400 residenti non avevano diritto di avere il permesso. Questa partita la lasciamo sospesa, in attesa della verifica che durerà un mese: saranno controllate le auto che stazioneranno di notte e quelle presenti di giorno, in modo da definire se dobbiamo dare a Nord Ovest la differenza che viene richiesta». Attualmente il gestore paga al Comune un canone di 193.000 euro mensili. Ancora devono essere incamerate dal Comune le somme a conguaglio.
Era stato previsto che quattro aree di sosta avrebbero avuto le sbarre ma, al momento, solo una è stata dotata di questo dispositivo. A questo proposito l’assessore ha riferito che «si tratta di un’altra scelta impropria, con quel dispositivo, come già avviene in via Perrone, si creerebbero lunghe code. Pensiamo a cosa succederebbe in viale Manzoni. Allora non è che il soggetto socio si sottrae da quell’opera, valuterà l’Amministrazione se è opportuno prevedere le sbarre in altro loco o non metterle. Ci sono partite aperte che richiedono approfondimenti ma non c’è mancanza di visione».
L’assessore ha ribadito la sua convinzione personale che per liberare il centro città dalle auto, la strada rimane quella di un parcheggio interrato: «Averlo eliminato da parte della precedente Amministrazione – ha detto - è stato un errore madornale».
I consiglieri del Pd hanno criticato il metodo «propagandistico usato dal sindaco per dare l’annuncio. Ci siamo presi la responsabilità di fare il Musa - ha detto Rossano Pirovano (già assessore nella giunta Ballarè) – e probabilmente abbiamo perso le elezioni, vi abbiamo lasciato un piano ma da adesso in poi, prendetevi la responsabilità delle decisioni senza dire che la colpa è di quelli che hanno amministrato prima di voi. Anche per il parcheggio sotterraneo noi ci siamo presi la responsabilità di cancellarlo».
«Abbiamo chiesto la commissione – ha detto Daniele Andretta (Io Novara) - per approfondire quanto appreso dalle dichiarazioni del sindaco e dell’assessore. Rimane in essere la nostra mozione con la quale cerchiamo di appianare i disagi che da due anni patiscono i cittadini, quegli stessi che il sindaco in campagna elettorale ha promesso di eliminare. Chiediamo di limitare, ove possibile, il sempre fastidioso sistema sanzionatorio della sosta a pagamento che non dovrebbe sanzionare una violazione al codice della strada, che ha conseguenze ben più pesanti, ma limitarsi a incamerare la differenza temporanea non corrisposta della tariffa di sosta applicando un principio di civiltà già ampiamente riconosciuto dalla legge».
I consiglieri pentastellati Cristina Macarro e Mario Iacopino hanno rimarcato che «il Musa è stato un errore, qualcuno ha perso le elezioni e qualcuno le ha vinte. Studiando il capitolato – ha detto Iacopino – le mani sono un po’ legate, ci aspettavamo un’azione forte e ci siamo trovati il gioco delle tre carte. A settembre si prevede una rimodulazione ma qual è l’idea che abbiamo di città. Il piano della sosta deve essere integrato con la mobilità, come abbiamo chiesto nella nostra mozione».
Repliche forti da parte di Valter Mattiuz di Forza Novara e di Ivan De Grandis di FdI, che hanno avvalorato l’operato dell’Amministrazione.
«I cambiamenti che potranno avvenire devono rimanere nella cornice del contratto stipulato con la società Nord Ovest Parcheggi per nove anni. Pacta sunt servanda, l’articolo 1372 del Codice civile parla chiaro, il contratto ha forza di legge e agli effetti, piaccia o non piaccia, le parti non possono sottrarsi».
Mariateresa Ugazio
Era stato previsto che quattro aree di sosta avrebbero avuto le sbarre ma, al momento, solo una è stata dotata di questo dispositivo. A questo proposito l’assessore ha riferito che «si tratta di un’altra scelta impropria, con quel dispositivo, come già avviene in via Perrone, si creerebbero lunghe code. Pensiamo a cosa succederebbe in viale Manzoni. Allora non è che il soggetto socio si sottrae da quell’opera, valuterà l’Amministrazione se è opportuno prevedere le sbarre in altro loco o non metterle. Ci sono partite aperte che richiedono approfondimenti ma non c’è mancanza di visione».
L’assessore ha ribadito la sua convinzione personale che per liberare il centro città dalle auto, la strada rimane quella di un parcheggio interrato: «Averlo eliminato da parte della precedente Amministrazione – ha detto - è stato un errore madornale».
I consiglieri del Pd hanno criticato il metodo «propagandistico usato dal sindaco per dare l’annuncio. Ci siamo presi la responsabilità di fare il Musa - ha detto Rossano Pirovano (già assessore nella giunta Ballarè) – e probabilmente abbiamo perso le elezioni, vi abbiamo lasciato un piano ma da adesso in poi, prendetevi la responsabilità delle decisioni senza dire che la colpa è di quelli che hanno amministrato prima di voi. Anche per il parcheggio sotterraneo noi ci siamo presi la responsabilità di cancellarlo».
«Abbiamo chiesto la commissione – ha detto Daniele Andretta (Io Novara) - per approfondire quanto appreso dalle dichiarazioni del sindaco e dell’assessore. Rimane in essere la nostra mozione con la quale cerchiamo di appianare i disagi che da due anni patiscono i cittadini, quegli stessi che il sindaco in campagna elettorale ha promesso di eliminare. Chiediamo di limitare, ove possibile, il sempre fastidioso sistema sanzionatorio della sosta a pagamento che non dovrebbe sanzionare una violazione al codice della strada, che ha conseguenze ben più pesanti, ma limitarsi a incamerare la differenza temporanea non corrisposta della tariffa di sosta applicando un principio di civiltà già ampiamente riconosciuto dalla legge».
I consiglieri pentastellati Cristina Macarro e Mario Iacopino hanno rimarcato che «il Musa è stato un errore, qualcuno ha perso le elezioni e qualcuno le ha vinte. Studiando il capitolato – ha detto Iacopino – le mani sono un po’ legate, ci aspettavamo un’azione forte e ci siamo trovati il gioco delle tre carte. A settembre si prevede una rimodulazione ma qual è l’idea che abbiamo di città. Il piano della sosta deve essere integrato con la mobilità, come abbiamo chiesto nella nostra mozione».
Repliche forti da parte di Valter Mattiuz di Forza Novara e di Ivan De Grandis di FdI, che hanno avvalorato l’operato dell’Amministrazione.
«I cambiamenti che potranno avvenire devono rimanere nella cornice del contratto stipulato con la società Nord Ovest Parcheggi per nove anni. Pacta sunt servanda, l’articolo 1372 del Codice civile parla chiaro, il contratto ha forza di legge e agli effetti, piaccia o non piaccia, le parti non possono sottrarsi».
Mariateresa Ugazio
Leggi di più sul Corriere di Novara di giovedì 4 maggio 2017
NOVARA - La relazione dell’assessore alla Mobilità Silvana Moscatelli in Consiglio comunale ha riferito della diminuzione di 316 stalli a pagamento e dell’assegnazione di 128 stalli, già previsti ma mai assegnati. Ha parlato anche del silos di via Solferino «attualmente non utilizzato, bisognerà valutare la possibilità di poterlo mettere a tariffa ordinaria invece che in abbonamento». Rispetto ad ulteriori valutazioni l’assessore ha detto di preferire «passi lenti e misurati. Il confronto con Nord Ovest Parcheggi – ha aggiunto - è continuo per definire le partite precedenti. Sul contenzioso, che non è mai stato cattivo, l’elemento più discordante è quello che nel bando erano stati posti 1.440 permessi gratuiti e ne sono stati consegnati 2.550. Il gestore lamenta di avere un danno da questa situazione, da un controllo risulta che oltre 400 residenti non avevano diritto di avere il permesso. Questa partita la lasciamo sospesa, in attesa della verifica che durerà un mese: saranno controllate le auto che stazioneranno di notte e quelle presenti di giorno, in modo da definire se dobbiamo dare a Nord Ovest la differenza che viene richiesta». Attualmente il gestore paga al Comune un canone di 193.000 euro mensili. Ancora devono essere incamerate dal Comune le somme a conguaglio.
Era stato previsto che quattro aree di sosta avrebbero avuto le sbarre ma, al momento, solo una è stata dotata di questo dispositivo. A questo proposito l’assessore ha riferito che «si tratta di un’altra scelta impropria, con quel dispositivo, come già avviene in via Perrone, si creerebbero lunghe code. Pensiamo a cosa succederebbe in viale Manzoni. Allora non è che il soggetto socio si sottrae da quell’opera, valuterà l’Amministrazione se è opportuno prevedere le sbarre in altro loco o non metterle. Ci sono partite aperte che richiedono approfondimenti ma non c’è mancanza di visione».
L’assessore ha ribadito la sua convinzione personale che per liberare il centro città dalle auto, la strada rimane quella di un parcheggio interrato: «Averlo eliminato da parte della precedente Amministrazione – ha detto - è stato un errore madornale».
I consiglieri del Pd hanno criticato il metodo «propagandistico usato dal sindaco per dare l’annuncio. Ci siamo presi la responsabilità di fare il Musa - ha detto Rossano Pirovano (già assessore nella giunta Ballarè) – e probabilmente abbiamo perso le elezioni, vi abbiamo lasciato un piano ma da adesso in poi, prendetevi la responsabilità delle decisioni senza dire che la colpa è di quelli che hanno amministrato prima di voi. Anche per il parcheggio sotterraneo noi ci siamo presi la responsabilità di cancellarlo».
«Abbiamo chiesto la commissione – ha detto Daniele Andretta (Io Novara) - per approfondire quanto appreso dalle dichiarazioni del sindaco e dell’assessore. Rimane in essere la nostra mozione con la quale cerchiamo di appianare i disagi che da due anni patiscono i cittadini, quegli stessi che il sindaco in campagna elettorale ha promesso di eliminare. Chiediamo di limitare, ove possibile, il sempre fastidioso sistema sanzionatorio della sosta a pagamento che non dovrebbe sanzionare una violazione al codice della strada, che ha conseguenze ben più pesanti, ma limitarsi a incamerare la differenza temporanea non corrisposta della tariffa di sosta applicando un principio di civiltà già ampiamente riconosciuto dalla legge».
I consiglieri pentastellati Cristina Macarro e Mario Iacopino hanno rimarcato che «il Musa è stato un errore, qualcuno ha perso le elezioni e qualcuno le ha vinte. Studiando il capitolato – ha detto Iacopino – le mani sono un po’ legate, ci aspettavamo un’azione forte e ci siamo trovati il gioco delle tre carte. A settembre si prevede una rimodulazione ma qual è l’idea che abbiamo di città. Il piano della sosta deve essere integrato con la mobilità, come abbiamo chiesto nella nostra mozione».
Repliche forti da parte di Valter Mattiuz di Forza Novara e di Ivan De Grandis di FdI, che hanno avvalorato l’operato dell’Amministrazione.
«I cambiamenti che potranno avvenire devono rimanere nella cornice del contratto stipulato con la società Nord Ovest Parcheggi per nove anni. Pacta sunt servanda, l’articolo 1372 del Codice civile parla chiaro, il contratto ha forza di legge e agli effetti, piaccia o non piaccia, le parti non possono sottrarsi».
Mariateresa Ugazio
Era stato previsto che quattro aree di sosta avrebbero avuto le sbarre ma, al momento, solo una è stata dotata di questo dispositivo. A questo proposito l’assessore ha riferito che «si tratta di un’altra scelta impropria, con quel dispositivo, come già avviene in via Perrone, si creerebbero lunghe code. Pensiamo a cosa succederebbe in viale Manzoni. Allora non è che il soggetto socio si sottrae da quell’opera, valuterà l’Amministrazione se è opportuno prevedere le sbarre in altro loco o non metterle. Ci sono partite aperte che richiedono approfondimenti ma non c’è mancanza di visione».
L’assessore ha ribadito la sua convinzione personale che per liberare il centro città dalle auto, la strada rimane quella di un parcheggio interrato: «Averlo eliminato da parte della precedente Amministrazione – ha detto - è stato un errore madornale».
I consiglieri del Pd hanno criticato il metodo «propagandistico usato dal sindaco per dare l’annuncio. Ci siamo presi la responsabilità di fare il Musa - ha detto Rossano Pirovano (già assessore nella giunta Ballarè) – e probabilmente abbiamo perso le elezioni, vi abbiamo lasciato un piano ma da adesso in poi, prendetevi la responsabilità delle decisioni senza dire che la colpa è di quelli che hanno amministrato prima di voi. Anche per il parcheggio sotterraneo noi ci siamo presi la responsabilità di cancellarlo».
«Abbiamo chiesto la commissione – ha detto Daniele Andretta (Io Novara) - per approfondire quanto appreso dalle dichiarazioni del sindaco e dell’assessore. Rimane in essere la nostra mozione con la quale cerchiamo di appianare i disagi che da due anni patiscono i cittadini, quegli stessi che il sindaco in campagna elettorale ha promesso di eliminare. Chiediamo di limitare, ove possibile, il sempre fastidioso sistema sanzionatorio della sosta a pagamento che non dovrebbe sanzionare una violazione al codice della strada, che ha conseguenze ben più pesanti, ma limitarsi a incamerare la differenza temporanea non corrisposta della tariffa di sosta applicando un principio di civiltà già ampiamente riconosciuto dalla legge».
I consiglieri pentastellati Cristina Macarro e Mario Iacopino hanno rimarcato che «il Musa è stato un errore, qualcuno ha perso le elezioni e qualcuno le ha vinte. Studiando il capitolato – ha detto Iacopino – le mani sono un po’ legate, ci aspettavamo un’azione forte e ci siamo trovati il gioco delle tre carte. A settembre si prevede una rimodulazione ma qual è l’idea che abbiamo di città. Il piano della sosta deve essere integrato con la mobilità, come abbiamo chiesto nella nostra mozione».
Repliche forti da parte di Valter Mattiuz di Forza Novara e di Ivan De Grandis di FdI, che hanno avvalorato l’operato dell’Amministrazione.
«I cambiamenti che potranno avvenire devono rimanere nella cornice del contratto stipulato con la società Nord Ovest Parcheggi per nove anni. Pacta sunt servanda, l’articolo 1372 del Codice civile parla chiaro, il contratto ha forza di legge e agli effetti, piaccia o non piaccia, le parti non possono sottrarsi».
Mariateresa Ugazio
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