Milioni di pesci ripopolano il lago

Milioni di pesci ripopolano il lago
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GOZZANO - Sono stati immessi nelle acque del lago ieri, lunedì 10 aprile, da parte dei bambini della Scuola dell’Infanzia e di quelli delle classi quarte della Primaria dell’I.C. “Pascoli”, molti esemplari di avannotti di coregone lavarello, nati da uova incubate presso il Cnr-Ise di Verbania. L’iniziativa “Ripopoliamo il lago”, nell’ambito del progetto “Itti Orta” è promossa dal Demanio idrico lacuale e da Cnr Ise di Pallanza che da anni si occupa della riqualificazione anche faunistica delle acque del Cusio. Il Lago d'Orta recuperato dal punto di vista chimico necessita ora degli ultimi interventi relativi alla fauna ittica, con azioni di ripopolamento per specie di pesci non più reintrodotte dopo il risanamento idrico. La scorsa estate identica iniziativa si era svolta ad Omegna, Pella e Pettenasco, per approdare ora all’estremità meridionale del bacino lacustre. La reintroduzione, prevista dalle normative europee di milioni di larve di lavarello e coregone (specie ittiche scomparse dal 1926 a causa dei processi di inquinamento e acidificazione delle acque, poi risanate con l’ operazione di liming di venticinque anni fa) si svolgerà in cinque anni nel lago che, prima dell’ inquinamento, produceva circa 120 tonnellate di pescato all’anno. Il Cnr di Pallanza coordina la fase scientifica dell’iniziativa, finanziata dalla Convenzione dei Comuni lacustri grazie a fondi demaniali. Il progetto si sta svolgendo in fasi successive con un impegno di spesa complessivo di 500mila euro. Si avvale della collaborazione di Amministrazioni pubbliche, scuole, pescatori e FipSas. 
In uno dei momenti sul lago, con i bambini, era intervenuto anche lo chef Antonino Cannavacciuolo.
 Maria Antonietta Trupia

GOZZANO - Sono stati immessi nelle acque del lago ieri, lunedì 10 aprile, da parte dei bambini della Scuola dell’Infanzia e di quelli delle classi quarte della Primaria dell’I.C. “Pascoli”, molti esemplari di avannotti di coregone lavarello, nati da uova incubate presso il Cnr-Ise di Verbania. L’iniziativa “Ripopoliamo il lago”, nell’ambito del progetto “Itti Orta” è promossa dal Demanio idrico lacuale e da Cnr Ise di Pallanza che da anni si occupa della riqualificazione anche faunistica delle acque del Cusio. Il Lago d'Orta recuperato dal punto di vista chimico necessita ora degli ultimi interventi relativi alla fauna ittica, con azioni di ripopolamento per specie di pesci non più reintrodotte dopo il risanamento idrico. La scorsa estate identica iniziativa si era svolta ad Omegna, Pella e Pettenasco, per approdare ora all’estremità meridionale del bacino lacustre. La reintroduzione, prevista dalle normative europee di milioni di larve di lavarello e coregone (specie ittiche scomparse dal 1926 a causa dei processi di inquinamento e acidificazione delle acque, poi risanate con l’ operazione di liming di venticinque anni fa) si svolgerà in cinque anni nel lago che, prima dell’ inquinamento, produceva circa 120 tonnellate di pescato all’anno. Il Cnr di Pallanza coordina la fase scientifica dell’iniziativa, finanziata dalla Convenzione dei Comuni lacustri grazie a fondi demaniali. Il progetto si sta svolgendo in fasi successive con un impegno di spesa complessivo di 500mila euro. Si avvale della collaborazione di Amministrazioni pubbliche, scuole, pescatori e FipSas. 
In uno dei momenti sul lago, con i bambini, era intervenuto anche lo chef Antonino Cannavacciuolo.
 Maria Antonietta Trupia

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