OMEGNA – Due richiedenti asilo, ospiti del centro di accoglienza straordinaria delle ex-scuole elementari di Crusinallo, dopo essersi visti rifiutare i 2,50 euro al giorno di “pocket money”, venerdì sera, hanno telefonato alla polizia. Agli agenti, i responsabili della struttura hanno riferito che il malese M.D e l’ivoriano O.D avevano chiesto e ottenuto il permesso di allontanarsi per 3 giorni. Per questo i 2,50 euro giornalieri per il periodo di assenza non erano stati loro consegnati. I due migranti si sono lamentati anche per il ritiro, giovedì 4, da parte dei responsabili della struttura, di alcuni elettrodomestici per la cottura dei pasti, quali ad esempio piastre, da parte degli operatori della struttura. Intervento, durante il quale, a detta dei responsabili del centro, uno dei coordinatori sarebbe stato spinto fuori dalla camera da 4 degli ospiti i quali l’avrebbero pure minacciato di colpirlo con una bicicletta. Dopo l’intervento degli agenti la situazione è tornata alla calma, non è stata sporta nessuna denuncia. Sull’episodio Mattia Corbetta, capogruppo di Fratelli d’Italia, ha presentato una interrogazione urgente al sindaco, Maria Adelaide Mellano: «Chiediamo al sindaco che ci dica quanto accaduto. Continuiamo a essere preoccupati per quanto possano essere gravi le conseguenze di una mal gestione politica e sociale di una presenza eccessiva di immigrati sul nostro territorio».
I motivi dell’intervento della polizia erano trapelati in modo del tutto distorto. S’era sparsa la voce che ad essere stata aggredita fosse una operatrice donna quando, in realtà, la colluttazione risaliva al giorno prima per tutt’altri motivi.
Gli agenti del commissariato di Polizia di stato sono stati chiamati, dagli operatori della struttura, anche al centro di accoglienza di Madonna del Sasso, la mattina di giovedì 4. Qui due cittadini stranieri, invitati ad abbandonare il centro perché non in possesso dei requisiti obbligatori per legge, non se ne volevano andare. Sono stati convinti dai poliziotti, anche grazie alla mediazione di un connazionale a seguire i poliziotti in commissariato per le procedure d’identificazione. Sugli episodi di Crusinallo e di Madonna del Sasso sono in corso ulteriori accertamenti da parte della polizia. Non si escludono provvedimenti amministrativi e segnalazioni all’autorità di polizia.
m.r.
OMEGNA – Due richiedenti asilo, ospiti del centro di accoglienza straordinaria delle ex-scuole elementari di Crusinallo, dopo essersi visti rifiutare i 2,50 euro al giorno di “pocket money”, venerdì sera, hanno telefonato alla polizia. Agli agenti, i responsabili della struttura hanno riferito che il malese M.D e l’ivoriano O.D avevano chiesto e ottenuto il permesso di allontanarsi per 3 giorni. Per questo i 2,50 euro giornalieri per il periodo di assenza non erano stati loro consegnati. I due migranti si sono lamentati anche per il ritiro, giovedì 4, da parte dei responsabili della struttura, di alcuni elettrodomestici per la cottura dei pasti, quali ad esempio piastre, da parte degli operatori della struttura. Intervento, durante il quale, a detta dei responsabili del centro, uno dei coordinatori sarebbe stato spinto fuori dalla camera da 4 degli ospiti i quali l’avrebbero pure minacciato di colpirlo con una bicicletta. Dopo l’intervento degli agenti la situazione è tornata alla calma, non è stata sporta nessuna denuncia. Sull’episodio Mattia Corbetta, capogruppo di Fratelli d’Italia, ha presentato una interrogazione urgente al sindaco, Maria Adelaide Mellano: «Chiediamo al sindaco che ci dica quanto accaduto. Continuiamo a essere preoccupati per quanto possano essere gravi le conseguenze di una mal gestione politica e sociale di una presenza eccessiva di immigrati sul nostro territorio».
I motivi dell’intervento della polizia erano trapelati in modo del tutto distorto. S’era sparsa la voce che ad essere stata aggredita fosse una operatrice donna quando, in realtà, la colluttazione risaliva al giorno prima per tutt’altri motivi.
Gli agenti del commissariato di Polizia di stato sono stati chiamati, dagli operatori della struttura, anche al centro di accoglienza di Madonna del Sasso, la mattina di giovedì 4. Qui due cittadini stranieri, invitati ad abbandonare il centro perché non in possesso dei requisiti obbligatori per legge, non se ne volevano andare. Sono stati convinti dai poliziotti, anche grazie alla mediazione di un connazionale a seguire i poliziotti in commissariato per le procedure d’identificazione. Sugli episodi di Crusinallo e di Madonna del Sasso sono in corso ulteriori accertamenti da parte della polizia. Non si escludono provvedimenti amministrativi e segnalazioni all’autorità di polizia.
m.r.