Migranti nel Cusio: protesta l’Unione Turistica "Lago d’Orta"

“Profughi e turismo: l’accoglienza sia equa ed egualmente ripartita”. L’Unione Turistica ‘Lago d’Orta’ scende in campo e chiede un incontro con l’amministrazione comunale di Omegna e dei paesi cusiani. Con un comunicato firmato da Oreste Primatesta presidente dell’Unione turistica lago dOrta e Fabio Sangalli vicepresidente e rappresentante dei titolari di campeggi, viene evidenziato: “Nessuno è contrario ad accogliere i migranti che fuggono da situazioni di drammatica crisi, ma è necessario che i flussi siano distribuiti con equità sull’intero territorio nazionale e interprovinciale: e, soprattutto, non possiamo chiudere gli occhi sulle possibili ripercussioni
“Profughi e turismo: l’accoglienza sia equa ed egualmente ripartita”. L’Unione Turistica ‘Lago d’Orta’ scende in campo e chiede un incontro con l’amministrazione comunale di Omegna e dei paesi cusiani. Con un comunicato firmato da Oreste Primatesta presidente dell’Unione turistica lago dOrta e Fabio Sangalli vicepresidente e rappresentante dei titolari di campeggi, viene evidenziato: “Nessuno è contrario ad accogliere i migranti che fuggono da situazioni di drammatica crisi, ma è necessario che i flussi siano distribuiti con equità sull’intero territorio nazionale e interprovinciale: e, soprattutto, non possiamo chiudere gli occhi sulle possibili ripercussioni rispetto a una stagione turistica ormai alle porte, e alle speranze degli operatori di poter ‘bissare’ il buon risultato conseguito nel 2015, dopo anni davvero duri”. Primatesta e Sangalli commentano facendo riferimento alla “situazione, rilevata anche da alcuni organi di stampa, che sta vivendo la città di Omegna e, in particolare, la sua realtà alberghiera”.
“L’eccessiva presenza di extracomunitari potrebbe avere riflessi negativi sulla presenza dei turisti nella prossima stagione ormai vicina a partire dalla Pasqua che quest’anno cadrà già a fine marzo. Si apprende, proprio a Omegna, del possibile arrivo di oltre 40 nuovi profughi, fino a raggiungere il numero di 120: non spetta a noi dare alcun giudizio politico, ma spiace rilevare che, anziché attivarsi a sostenere la riapertura al turismo di un albergo storico come l’Hotel Vittoria, dove pare ci fosse una richiesta di privati per una gestione, si pensi di adibirlo, di fatto, a un dormitorio. La stessa cosa si è fatta, purtroppo, in altre realtà sul lago d’Orta e il turismo tradizionale rischia di soffrirne e pagarne le conseguenze. Beninteso, nessuno vuole mandar via nessuno: ma è un dato di fatto che Omegna oggi ospiti quasi un terzo di tutti gli stranieri arrivati in provincia, e questo non è giusto. Si parla di un referendum in città e, come detto, noi non vogliamo entrare nel merito: di certo, all’i otesi di una consultazione popolare va affiancata anche la necessità di un confronto tra le amministrazioni comunali interessate e i rappresentanti della categoria ricettiva”. Nel chiudere il suo intervento Oreste Primatesa ribadisce: “Di certo, come presidente dell’Unione Turistica ‘Lago d’O ta’ non mi sottrarrò al confronto”.
m.d.