Maurizio Frisone è il candidato del Pd, Marchioni per Lega, FI e Fratelli d’Italia

Maurizio Frisone è il candidato del Pd, Marchioni per Lega, FI e Fratelli d’Italia
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E’ Maurizio Frisone, vicesindaco uscente e assessore al Turismo, il candidato Pd alla successione di Adelaide Mellano. S’è imposto, alle primarie di domenica 26, per soli 19 voti sul segretario cittadino Alessandro Rondinelli. Una vittoria risicata maturata solo all’ultimo, al termine dello scrutinio di Omegna centro. Fino ad allora era saldamente in testa Rondinelli. Decisiva, per la vittoria sul filo di lana, s’è rivelata la capacità di Frisone di mobilitare elettori non iscritti al Pd. Frisone, nel 2012, era candidato nella lista civica a sostegno della Mellano “Noi ci siamo per Omegna”. S’è iscritto al Pd per partecipare alle primarie. Frisone è il secondo candidato ufficiale dopo Mauro Empolesi, indicato dalla lista civica “Omegna si cambia”. Lunedì 6 all’hotel Croce Bianca, verrà ufficializzata la candidatura di Paolo Marchioni, ex-sindaco di Baveno, ed ex-presidente della Provincia, indicato da Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia. Ancora incerto l’eventuale appoggio dei due consiglieri rimasti in quota al Pdl in consiglio anche dopo la rinascita di Forza Italia, Giulio Lapidari e Giorgio Spadaccini. Sembravano orientati a correre da soli con Spadaccini candidato sindaco. Sul fronte del centrodestra, inoltre, non ha ancora fatto conoscere le sue intenzioni Barbara Deriu, eletta cinque anni fa nella lista civica “Omegna nel cuore”. A completare i quadro dei pretendenti mancano i candidati di Si

E’ Maurizio Frisone, vicesindaco uscente e assessore al Turismo, il candidato Pd alla successione di Adelaide Mellano. S’è imposto, alle primarie di domenica 26, per soli 19 voti sul segretario cittadino Alessandro Rondinelli. Una vittoria risicata maturata solo all’ultimo, al termine dello scrutinio di Omegna centro. Fino ad allora era saldamente in testa Rondinelli. Decisiva, per la vittoria sul filo di lana, s’è rivelata la capacità di Frisone di mobilitare elettori non iscritti al Pd. Frisone, nel 2012, era candidato nella lista civica a sostegno della Mellano “Noi ci siamo per Omegna”. S’è iscritto al Pd per partecipare alle primarie. Frisone è il secondo candidato ufficiale dopo Mauro Empolesi, indicato dalla lista civica “Omegna si cambia”. Lunedì 6 all’hotel Croce Bianca, verrà ufficializzata la candidatura di Paolo Marchioni, ex-sindaco di Baveno, ed ex-presidente della Provincia, indicato da Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia. Ancora incerto l’eventuale appoggio dei due consiglieri rimasti in quota al Pdl in consiglio anche dopo la rinascita di Forza Italia, Giulio Lapidari e Giorgio Spadaccini. Sembravano orientati a correre da soli con Spadaccini candidato sindaco. Sul fronte del centrodestra, inoltre, non ha ancora fatto conoscere le sue intenzioni Barbara Deriu, eletta cinque anni fa nella lista civica “Omegna nel cuore”. A completare i quadro dei pretendenti mancano i candidati di Sinistra Italiana e dei fuoriusciti dal Pd. Tra gli altri l’ex sindaco, Alberto Buzio, il figlio Alessandro, ex segretario cittadino e assessore uscente nella giunta Mellano, e l’ex-consigliere reginale, e segretario provinciale di pci-pds-ds Marco Travaglini, usciti sull’onda della protesta di piazza per la chiusura notturna del punto di primo soccorso del Centro ortopedico di quadrante e del no al referendum costituzionale del 4 dicembre. Un’uscita che s’è ripercossa sulla partecipazione alle primarie: 900 i partecipanti contro i 1.200 del 2012. Sulla carta Frisone e Marchioni sembrano i due più accreditati per sfidarsi ad un eventuale ballottaggio. Sull’esito del primo turno potrebbero pesare la frattura tra Rifondazione e Pd che aveva portato alle dimissioni da vicesindaco di Christian Scatamacchia. Anche se la diaspora della sinistra, interna ed esterna al Pd, non è stata a senso unico. La componente di Sinistra ecologia e libertà che non ha condiviso la confluenza in Sinistra italiana s’era schierata con Rondinelli alle primarie. Resta da vedere se accetterà di sostenere Frisone.

Mauro Rampinini