Lettere anonime a Boca

BOCA - Lettere anonime a due consiglieri di maggioranza, dei quali uno ha appena dato le dimissioni. A confermare la notizia è il sindaco Pierangelo Puricelli. Sul fatto è stata sporta denuncia ai Carabinieri. Nelle missive minacce alle attività private dei due consiglieri, “invitati” a prendere posizione contro il progetto di un impianto per il trattamento rifiuti in località Piano Rosa. Un tema “caldo” per la piccola comunità che ha portato a una raccolta firme e alla nascita di un comitato spontaneo. Un tema in discussi
BOCA - Lettere anonime a due consiglieri di maggioranza, dei quali uno ha appena dato le dimissioni. A confermare la notizia è il sindaco Pierangelo Puricelli. Sul fatto è stata sporta denuncia ai Carabinieri. Nelle missive minacce alle attività private dei due consiglieri, “invitati” a prendere posizione contro il progetto di un impianto per il trattamento rifiuti in località Piano Rosa. Un tema “caldo” per la piccola comunità che ha portato a una raccolta firme e alla nascita di un comitato spontaneo. Un tema in discussione lo scorso 15 febbraio in Consiglio comunale. Proprio alcuni giorni prima della riunione sarebbero giunte le lettere minatorie. Ma Puricelli dubita del collegamento tra questione ambientale e minacce: «Penso che le lettere siano più una mossa politica per fare saltare l’Amministrazione». La denuncia ai Carabinieri è stata un atto dovuto: «Saranno loro a sbrogliare la matassa». Sulla questione dell’impianto trattamento rifiuti, il Consiglio comunale di Boca ha espresso contrarietà al progetto che prevede l’avvio di un sito per il recupero di argille, terre e fanghi non pericolosi, provenienti da bonifiche di terreni o da scarti industriali. «L’Amministrazione non può che stare dalla parte della cittadinanza, che ci ha consegnato prima oltre 450 firme e poi altre 1000 per bloccare il progetto – dice ancora il sindaco – Già nella prima conferenza dei servizi il Comune aveva espresso le sue perplessità e altrettanto faremo nella prossima riunione». Il Comitato spontaneo per la Tutela dell’Ambiente di Boca dal canto suo prende le distanze dal gesto: “Con la petizione – si legge in un comunicato - volevamo sensibilizzare l’Amministrazione comunale e la cittadinanza su una situazione ambientale che suscita in noi preoccupazione. Senza nessun tipo di strumentalizzazione, se non quello di avere spiegazione e chiarimenti da parte degli enti preposti. Non è mai stata nostra intenzione entrare nelle logiche interne al Consiglio comunale. Crediamo invece sempre nel confronto democratico e nella partecipazion eattiva dei cittadini, che nulla ha a che fare con le condannabili e inaccettabili intimidazioni ricevute da alcuni consiglieri comunali”.
l.pa.