La rotonda di piazza Matteotti ora ha una dedica speciale

BORGOMANERO – A Pasqualino Fornara, grande campione borgomanerese del ciclismo di cui ricorre quest’anno il 90° della nascita e il 25° della scomparsa è stata dedicata la “rotonda” di piazza Matteotti. E’ stata intitolata questa mattina alle 11 con lo scoprimento da parte delle autorità locali (oltre al Sindaco Anna Tinivella, gli assessori Piefranco Mirizio e Ignazio Stefano Zanetta) di un monumento progettato dal geometra Franco Cerutti e collocato al centro della rotatoria. Alla cerimonia sono intervenuti anche i ex campioni, Pippo Fallarini, 81 anni di Vaprio d’Agogna e Vittorio Seghezzi, 92 anni molto ben portati, gli stessi che a settembre
BORGOMANERO – A Pasqualino Fornara, grande campione borgomanerese del ciclismo di cui ricorre quest’anno il 90° della nascita e il 25° della scomparsa è stata dedicata la “rotonda” di piazza Matteotti. E’ stata intitolata questa mattina alle 11 con lo scoprimento da parte delle autorità locali (oltre al Sindaco Anna Tinivella, gli assessori Piefranco Mirizio e Ignazio Stefano Zanetta) di un monumento progettato dal geometra Franco Cerutti e collocato al centro della rotatoria. Alla cerimonia sono intervenuti anche i ex campioni, Pippo Fallarini, 81 anni di Vaprio d’Agogna e Vittorio Seghezzi, 92 anni molto ben portati, gli stessi che a settembre avevano partecipato numerosi alla presentazione all’auditorium “Don Gianni Cavigioli” dell’Oratorio parrocchiale di viale Dante del libro “Pasqualino Fornara, storia di un campione. Il corridore che sorrideva sempre” scritto dal giornalista biellese Fabio Marzaglia assieme al figlio dello scomparso, Luca. Vincitore negli anni ’50 di quattro Giri della Svizzera, di un giro di Romandia e di una “Tirreno Adriatica”, Fornara fu protagonista di un ciclismo epico a cui nel 1956 venne “scippata” la vittoria al Giro d’Italia. L’iniziativa di dedicargli la “rotonda” è partita, come era già avvenuto per il libro dalla Cicloamatori Borgomanero “Da Paniga” capitanata da Giorgio Medina coadiuvato dal “factotum” Marco Vicario. Nella foto, di Panizza, un momento della cerimonia.
Carlo Panizza