La Polstrada deve sequestrargli l'auto aziendale, lui minaccia di licenziare i suoi dipendenti

CRESSA - Fermato per un controllo dalla Polizia stradale di Arona, che - dopo aver fatto i dovuti accertamenti - gli vuole sequestrare l'auto, l'uomo dà una risposta che ha dell'incredibile. "Davvero vorreste confiscarmi l'auto? - ha detto l'automobilista - Scherzate vero? Sappiate che io allora sono pronto a licenziare 500 dipendenti italiani che lavorano nella mia azienda".

Protagonista dell'episodio, un imprenditore svizzero, fermato dalla Polstrada e dal nucleo di polizia giudiziaria della sezione di Novara, giovedì pomeriggio, per un controllo in A26, nella zona di Cressa. Gli agenti hanno informato l'industriale elvetico, 68

CRESSA - Fermato per un controllo dalla Polizia stradale di Arona, che - dopo aver fatto i dovuti accertamenti - gli vuole sequestrare l'auto, l'uomo dà una risposta che ha dell'incredibile. "Davvero vorreste confiscarmi l'auto? - ha detto l'automobilista - Scherzate vero? Sappiate che io allora sono pronto a licenziare 500 dipendenti italiani che lavorano nella mia azienda".

Protagonista dell'episodio, un imprenditore svizzero, fermato dalla Polstrada e dal nucleo di polizia giudiziaria della sezione di Novara, giovedì pomeriggio, per un controllo in A26, nella zona di Cressa. Gli agenti hanno informato l'industriale elvetico, 68enne residente nel Torinese, del provvedimento adottato nei confronti della Tesla, una vettura elettrica del valore di circa 80mila euro, di proprietà della sua azienda che ha sede nel cantone di Zurigo. La Tesla aveva una targa della Confederazione elvetica. Le pattuglie hanno accertato che il 68enne era privo di due autorizzazioni fondamentali per circolare sulle strade italiane. Una, quella alla guida del mezzo che doveva essere rilasciata dalla società intestataria della macchina, e quella biennale concessa dall'autorità doganale. L'auto è stata così sequestrata.