La pista ciclabile a S. Agabio stralciata dal progetto Decathlon

La pista ciclabile a S. Agabio stralciata dal progetto Decathlon
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NOVARA - La città di Novara è pressoché sprovvista di piste ciclabili e di corsie riservate. La necessità di  dotare la città di infrastrutture per una mobilità meno impattante e meno costosa, è stata ripetuta come un mantra dalle Amministrazioni che negli ultimi vent’anni si sono avvicendate. Il risultato è che, nella città capoluogo, le piste ciclabili si possono contare sulle dita e sono in condizioni pietose. Non sembrava vero, quando nel 2016 (dalla giunta Ballarè) fu annunciato il progetto di costruzione del centro commerciale Decathlon in corso Milano, che si iniziasse a costruire un nuovo tratto di pista ciclabile. Una strada per ciclisti che, partendo da via Poletti, avrebbe collegato direttamente il corso Milano con l’area dello Sporting in corso Trieste. Qualche perplessità su questa esecuzione di ‘ciclabile’ era stata  sollevata da alcuni consiglieri, poiché ritenevano pericoloso che i ciclisti dovessero attraversare Corso Milano, ma la soluzione a questo problema era stata trovata con la predisposizione di un semaforo di ultima generazione, anche con segnalazione sonora. A fine febbraio 2017 si è avuta notizia che, su richiesta della società proponente Sbm2 srl di Milano, il piano esecutivo convenzionato era stato modificato e la pista ciclabile stralciata. Appreso di questa decisione dagli organi di stampa,  i gruppi di Forza Italia e “Io Novara”, lo scorso 13 marzo, hanno protocollato un’interrogazione al sindaco per vederci chiaro.Il consigliere Michele Contartese di FI, che risiede in quartiere Sant’Agabio motiva la presentazione lamentando che «il quartiere di Sant’Agabio, particolarmente sul corso Milano, deve sopportare quote intense di traffico veicolare, con notevoli rischi di incidenti anche gravi. Si è avuta notizia dalle cronache locali – spiega - che la pista ciclabile è stata stralciata in quanto ‘poco significativa ed inutile per l’interesse pubblico’. Ovvio che ne vogliamo sapere di più relativamente sia alle specifiche tecniche, sia rispetto alla compensazione che ne riceverà il Comune di Novara. Vogliamo che il Consiglio comunale venga ufficialmente informato per conoscere anche quali siano state le condizioni di urbanizzazione complessivamente richieste alla proprietà. Infine chiediamo al sindaco e all’assessore se non ritengano necessario e utile per la collettività ritornare sulla decisione presa». Mariateresa Ugazio

NOVARA - La città di Novara è pressoché sprovvista di piste ciclabili e di corsie riservate. La necessità di  dotare la città di infrastrutture per una mobilità meno impattante e meno costosa, è stata ripetuta come un mantra dalle Amministrazioni che negli ultimi vent’anni si sono avvicendate. Il risultato è che, nella città capoluogo, le piste ciclabili si possono contare sulle dita e sono in condizioni pietose. Non sembrava vero, quando nel 2016 (dalla giunta Ballarè) fu annunciato il progetto di costruzione del centro commerciale Decathlon in corso Milano, che si iniziasse a costruire un nuovo tratto di pista ciclabile. Una strada per ciclisti che, partendo da via Poletti, avrebbe collegato direttamente il corso Milano con l’area dello Sporting in corso Trieste. Qualche perplessità su questa esecuzione di ‘ciclabile’ era stata  sollevata da alcuni consiglieri, poiché ritenevano pericoloso che i ciclisti dovessero attraversare Corso Milano, ma la soluzione a questo problema era stata trovata con la predisposizione di un semaforo di ultima generazione, anche con segnalazione sonora. A fine febbraio 2017 si è avuta notizia che, su richiesta della società proponente Sbm2 srl di Milano, il piano esecutivo convenzionato era stato modificato e la pista ciclabile stralciata. Appreso di questa decisione dagli organi di stampa,  i gruppi di Forza Italia e “Io Novara”, lo scorso 13 marzo, hanno protocollato un’interrogazione al sindaco per vederci chiaro.Il consigliere Michele Contartese di FI, che risiede in quartiere Sant’Agabio motiva la presentazione lamentando che «il quartiere di Sant’Agabio, particolarmente sul corso Milano, deve sopportare quote intense di traffico veicolare, con notevoli rischi di incidenti anche gravi. Si è avuta notizia dalle cronache locali – spiega - che la pista ciclabile è stata stralciata in quanto ‘poco significativa ed inutile per l’interesse pubblico’. Ovvio che ne vogliamo sapere di più relativamente sia alle specifiche tecniche, sia rispetto alla compensazione che ne riceverà il Comune di Novara. Vogliamo che il Consiglio comunale venga ufficialmente informato per conoscere anche quali siano state le condizioni di urbanizzazione complessivamente richieste alla proprietà. Infine chiediamo al sindaco e all’assessore se non ritengano necessario e utile per la collettività ritornare sulla decisione presa». Mariateresa Ugazio

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