La Paffoni guarda tutti dall’alto

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Una Paffoni ai limiti della perfezione, quasi accecante nella sua bellezza cestistica, domina lo scontro diretto con la Fiorentina e si lancia in fuga solitaria. Più forte anche delle assenze: non va dimenticato infatti che sabato Ghizzinardi ha dovuto ancora una volta rinunciare a Milani, Torgano e Di Pizzo. Difficile fare graduatorie di merito, ma il titolo di mvp non può che andare ad un ragazzo arrivato per chiudere il roster, come decimo, e proprio per le defezioni, diventato assoluto protagonista in questa prima fase di stagione: Kevin Brigato ha chiuso la sua partita con 19 punti, 7/11 al tiro e 5 triple.  Insomma, una partita giocata da veterano nonostante la giovanissima età. Insieme a lui grandissimo protagonista Nicolò Benedusi, fondamentale su entrambi i lati del parquet. Se l'antipasto è stato il successo con la Fiorentina, i tifosi della Paffoni possono stare sereni e cullare sogni di gloria. 

Una Paffoni ai limiti della perfezione, quasi accecante nella sua bellezza cestistica, domina lo scontro diretto con la Fiorentina e si lancia in fuga solitaria. Più forte anche delle assenze: non va dimenticato infatti che sabato Ghizzinardi ha dovuto ancora una volta rinunciare a Milani, Torgano e Di Pizzo. Difficile fare graduatorie di merito, ma il titolo di mvp non può che andare ad un ragazzo arrivato per chiudere il roster, come decimo, e proprio per le defezioni, diventato assoluto protagonista in questa prima fase di stagione: Kevin Brigato ha chiuso la sua partita con 19 punti, 7/11 al tiro e 5 triple.  Insomma, una partita giocata da veterano nonostante la giovanissima età. Insieme a lui grandissimo protagonista Nicolò Benedusi, fondamentale su entrambi i lati del parquet. Se l'antipasto è stato il successo con la Fiorentina, i tifosi della Paffoni possono stare sereni e cullare sogni di gloria. 
Alla palla a due ci sono da una parte Simoncelli, Brigato, Benedusi, Arrigoni e Dip, dall'altra Grande, Berti, Genovese, Lucarelli e Banti. L'avvio è tutto di marca rossoverde: 9-0 nel segno di Brigato e Benedusi, davvero tarantolati. La Fiorentina prova a resistere con Berti, ma è un fuoco di paglia: l'onda rossoverde è travolgente, un mare in tempesta contro cui c'è poco da fare. Colpiscono dall'arco anche Simoncelli e Villa ed al primo riposo Omegna è già avanti di 9, sul 25-16. Nel secondo quarto Arrigoni strappa applausi, prima con un rimbalzo e canestro e poi con una schiacciata da urlo che fa saltare in piedi il PalaBattisti: è più 16, con una pallacanestro celestiale. I viola sono un pugile suonato, che aspetta solo il gong della fine ripresa che arriva sul punteggio di 48-33. Nel terzo quarto si riparte e lo show cusiano raggiunge i suoi livelli più alti: Brigato, Benesudi e Arrigoni sono i tre moschettieri, gli applausi si sprecano e Omegna vola ad un clamoroso più 26 dopo l'ennesima magia di Brigato. Grande riporta i suoi a meno 17 con un 9-0 in 1', ma Fratto ristabilisce le distanze dalla lunetta. L'ultimo quarto è una lunga passarella: la Paffoni si gode gli applausi scroscianti dei suoi tifosi

Daniele Piovera