La "cabina" dell'Enel non diventerà la sede dell'Associazione Culturale Islamica

BORGOMANERO – Non diventerà ne una moschea ne tantomeno la nuova sede locale dell’Associazione Culturale Islamica l’ex “stazione di sezionamento” dell’Enel (da molti in città chiamata semplicemente “cabina”)compresa tra via Maggiate e via Vecchia per Maggiate. L’Associazione, in attesa di una collocazione, dovrebbe quindi continuare ad operare in via Enrico Fermi nella frazione San Marco in locali che risulterebbero però inadeguati sia per superficie che per mancanza di un’idonea area parcheggio. A far desistere la comunità islamica non sarebbe però stata la presa di posizione dei residenti nella zona che in un incontro con il Sindaco Anna Tinivella tenutosi lunedì 11 aprile avevano espresso le loro perplessità e i loro timori riguardo le conseguenze sulla viabilità nel caso di gr
BORGOMANERO – Non diventerà ne una moschea ne tantomeno la nuova sede locale dell’Associazione Culturale Islamica l’ex “stazione di sezionamento” dell’Enel (da molti in città chiamata semplicemente “cabina”)compresa tra via Maggiate e via Vecchia per Maggiate. L’Associazione, in attesa di una collocazione, dovrebbe quindi continuare ad operare in via Enrico Fermi nella frazione San Marco in locali che risulterebbero però inadeguati sia per superficie che per mancanza di un’idonea area parcheggio. A far desistere la comunità islamica non sarebbe però stata la presa di posizione dei residenti nella zona che in un incontro con il Sindaco Anna Tinivella tenutosi lunedì 11 aprile avevano espresso le loro perplessità e i loro timori riguardo le conseguenze sulla viabilità nel caso di grande afflusso di persone in occasione soprattutto del Ramadan, quanto piuttosto i vincoli imposti dal piano regolatore comunale. “Mercoledì sera – dice il Sindaco – ho incontrato nuovamente una delegazione dell’Associazione culturale Islamica a cui ho ribadito che l’area ex Enel ha una destinazione residenziale e non può quindi essere utilizzata per accogliere edifici di culto siano esse chiese cattoliche, sinagoghe o moschee. I rappresentanti dell’Associazione con grande senso di responsabilità, hanno recepito questo messaggio. Ma non solo: hanno anche rimarcato che non è loro intenzione fare polemiche o addirittura sconvolgere gli equilibri locali e prima di individuare una nuova area su cui realizzare la nuova sede terranno presente quelli che potrebbero essere i futuri rapporti di vicinato. Da parte nostra – prosegue Tinivella – c’è la massima disponibilità al dialogo e alla collaborazione con tutti. Una collaborazione che si è tradotta lo scorso anno con la messa a disposizione della comunità islamica della palestra ex Gil di piazza Matteotti in occasione delle celebrazioni del Ramadan”. E’ probabile che l’utilizzo della palestra verrà confermato anche per il 2016.
Carlo Panizza