“La bozza di piano industriale del Consorzio Rifiuti Medio Novarese penalizza Borgomanero”

BORGOMANERO – Taglio agli investimenti nella nuova bozza del piano industriale presentata ai sindaci dal Consorzio Rifiuti del Medio Novarese. E a farne le spese potrebbe essere soprattutto Borgomanero. A rivelare la situazione è stato il sindaco della città agognina, Anna Tinivella, che ha fatto il punto durante l’ultima seduta di Consiglio Comunale nell’ambito della approvazione delle tariffe Tari. “La nuova ipotesi – ha precisato il primo cittadino – è molto penalizzante per Borgomanero, non posso non dirlo. A seguito delle pressioni di alcuni Comuni, principalmente quelli non serviti da Medio Novarese Ambiente, si è deciso di tagliare gli investimenti, in particolare non portando
BORGOMANERO – Taglio agli investimenti nella nuova bozza del piano industriale presentata ai sindaci dal Consorzio Rifiuti del Medio Novarese. E a farne le spese potrebbe essere soprattutto Borgomanero. A rivelare la situazione è stato il sindaco della città agognina, Anna Tinivella, che ha fatto il punto durante l’ultima seduta di Consiglio Comunale nell’ambito della approvazione delle tariffe Tari. “La nuova ipotesi – ha precisato il primo cittadino – è molto penalizzante per Borgomanero, non posso non dirlo. A seguito delle pressioni di alcuni Comuni, principalmente quelli non serviti da Medio Novarese Ambiente, si è deciso di tagliare gli investimenti, in particolare non portando avanti la ristrutturazione dell’ex tribunale di Borgomanero che doveva essere la nuova sede del Consorzio”. E la sforbiciata rischia di creare altre criticità. “Un’altra proposta che non vi vede assolutamente concordi riguarda il mantenimento di aree minimali di scarico per le trasferenze (i siti cioè dove inizialmente sono convogliati i rifiuti raccolti, ndr): è vergognoso che questa operazione a Borgomanero sia fatta al cimitero cittadino, abbiamo chiesto almeno che sia individuata un’altra zona”. Dubbi anche sul valore complessivo dell’operazione: “Agli investimenti erano destinati appena 0,15 centesimi ad abitanti – ha continuato Tinivella – Mentre i possibili risparmi sono solo collegati all’introduzione del sacco conforme, operazione che ci vede ancora una volta perplessi perché rischia di mettere in difficoltà le famiglie in un momento già delicato dal punto di vista socio-economico”..
l.pa.