L’indemoniata di Briga torna ad “agitare” il paese e i suoi abitanti

BRIGA NOVARESE Riuscirà “Verità apparente”, il lungometraggio appena realizzato con la partecipazione anche di una sessantina di abitanti prodotto da “Aquario” e diretto da Guido Facchinetti, a dipanare il mistero su Teresa Strigini, conosciuta come la “famosa indemoniata di Briga Novarese” (dal titolo di un libretto della seconda metà dell’Ottocento), sui fatti ritenuti, all’epoca, inspiegabili ed accaduti nel paese alle porte del Cusio?
Un racconto, tra verità e leggenda, che da sempre ha alimentato fantasie (in parte documentato dalle carte del processo svoltosi a Novara contro Teresa e don Conelli, rei di aver inscenato la vicenda), di cui diversi anziani fanno ancora menzione, a loro volta rimandando a quanto sentito dalle testimonianze dei loro nonni.
Ora, oggetto della pellicola, la storia della giovane Teresa, ragazza v
BRIGA NOVARESE Riuscirà “Verità apparente”, il lungometraggio appena realizzato con la partecipazione anche di una sessantina di abitanti prodotto da “Aquario” e diretto da Guido Facchinetti, a dipanare il mistero su Teresa Strigini, conosciuta come la “famosa indemoniata di Briga Novarese” (dal titolo di un libretto della seconda metà dell’Ottocento), sui fatti ritenuti, all’epoca, inspiegabili ed accaduti nel paese alle porte del Cusio?
Un racconto, tra verità e leggenda, che da sempre ha alimentato fantasie (in parte documentato dalle carte del processo svoltosi a Novara contro Teresa e don Conelli, rei di aver inscenato la vicenda), di cui diversi anziani fanno ancora menzione, a loro volta rimandando a quanto sentito dalle testimonianze dei loro nonni.
Ora, oggetto della pellicola, la storia della giovane Teresa, ragazza vivace e innamorata di un pittore milanese, che mise letteralmente in subbuglio la quieta vita di provincia anche perché, dopo una delusione amorosa (caduta probabilmente in quella che oggi potrebbe definirsi depressione), cominciò a parlare lingue straniere, a salire sui tetti e a scomparire inspiegabilmente dalla sua camera… Racconti che andavano bene – sentenziano i brighesi - per mettere a letto i bambini…
La storia della giovane, sulla cui vicenda nel 1877 a Milano, fu pubblicato un “libello” di Giuseppe e Felice Conelli “con profezie di rivoluzioni politiche principiando dal 1848 ed adombramento del finimondo” (se ne occuparono con interesse diversi storici locali), era misteriosa e confusa. Per Francesco Allegra (in “Briga illustrata”) venata di “follia collettiva, immaginazione popolare, episodi ingenui, umoristici. E con momenti inquietanti, raccapriccianti, notti di tregenda. Un terrore che però si stempera presto, lasciando posto ai dubbi”. Uno dei motivi per cui la vicenda ebbe ampia eco ed un processo, fu il fatto che durante gli strani deliri della ragazza fu pronunciato il nome di Gioberti, a metà Ottocento primo ministro del Re. Fatto che indusse, appunto, le autorità ad occuparsene.
Il film, le cui riprese sono durate sei mesi, è atteso dalla popolazione, impaziente di vederlo. Il sindaco Chiara Barbieri definisce la pellicola una sorta di “Codice da Vinci” cusiano. La proiezione è programmata presso il Centro polifunzionale “Peppino Impastato” il prossimo 15 dicembre alle ore 21, con ingresso gratuito.
Loredana Lionetti (presidente di “Aquario”) ci racconta la curiosità scaturita quando venne a conoscenza della strana vicenda. Oltre all’interpretazione degli abitanti, la scelta di usare il film come “laboratorio di cinematografia”, rilevante la presenza di giovani.
La pellicola è ambientata ai nostri giorni, impiegando remake sulle antiche vicende, grazie a due ragazze torinesi che stanno eseguendo sopralluoghi in siti di interesse storico come le chiese di San Tommaso, San Colombano, Madonna del Motto… riprese anche dall’alto con i droni insieme a scorci del territorio.
Suspence e suggestioni sin dalle prime scene quando le due studentesse (in archeologia ed in restauro) scoprono fortuitamente un’antica e misteriosa teca sepolta nei pressi di una chiesa, il cui contenuto, analizzato anche grazie all’intervento di un altro studente, fa riemergere la storia di Teresa. Interesse, indagini e tentativi di depistaggio per tenere i giovani lontano dalla verità conosciuta alimentano, viceversa, un crescendo di curiosità che si tenta di dipanare grazie all’aiuto di una professoressa…
Gli interni sono stati girati anche al Museo etnografico borgomanerese di Santa Cristina, altre presso la regione Monticelli dove lavoravano i genitori e dove Teresa sarebbe andata per seguire il pittore milanese con cui avrebbe avuto una relazione
Per il sindaco Barbieri, il film è occasione «di riscoprire la storia del paese e attualizzarla, lasciando un punto fermo sulla Briga del 2017».
Gli attori principali: Simona Trombetta (Teresa), Caterina Comoli (Tessa), Lorella D’Amico (Laura), Elia Notaro (Max), Guido Cavigioli (don Conelli), Rosanna Bellosta (la professoressa). Musiche di Daniele Genugu; aiuto regia ed audio a cura di Matteo Reitano. Il film è realizzato con il patrocinio di Fondazione Cariplo e Comune di Briga Novarese; contributo di “Bellosta Rubinetteria”.
Maria Antonietta Trupia