Incontro con Saitta sul futuro del Madonna del Popolo

Incontro con Saitta sul futuro del Madonna del Popolo
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E’ slittato a lunedì 27 giugno, alle 13, l’incontro tra una delegazione del Comitato per la difesa del Madonna del popolo, e dell’amministrazione comunale, con l’assessore alla Sanità, Antonio Saitta, che avrebbe dovuto tenersi giovedì 23. Un rinvio arrivato qualche giorno dopo il Consiglio comunale di lunedì 20 durante il quale si era consumato l’ennesimo strappo tra maggioranza e minoranze presenti. Con queste ultime allineate sulla posizione del Comitato: riapertura notturna del Pronto soccorso, mantenimento di posti letto e servizi ambulatoriali fino all’entrata in servizio dell’ospedale unico a Ornavasso (rimesso in discussione dall’elezione di Lucio Pizzi a sinda

E’ slittato a lunedì 27 giugno, alle 13, l’incontro tra una delegazione del Comitato per la difesa del Madonna del popolo, e dell’amministrazione comunale, con l’assessore alla Sanità, Antonio Saitta, che avrebbe dovuto tenersi giovedì 23. Un rinvio arrivato qualche giorno dopo il Consiglio comunale di lunedì 20 durante il quale si era consumato l’ennesimo strappo tra maggioranza e minoranze presenti. Con queste ultime allineate sulla posizione del Comitato: riapertura notturna del Pronto soccorso, mantenimento di posti letto e servizi ambulatoriali fino all’entrata in servizio dell’ospedale unico a Ornavasso (rimesso in discussione dall’elezione di Lucio Pizzi a sindaco di Domodossola vincolato dal suo programma a stracciare l’accordo sottoscritto dal predecessore Cattrini), e riassegnazione dei 25 posti letto di continuità assistenziale tolti nel 2014 alla casa di riposo Massimo Lagostina. La capogruppo Pd, Rosa Rita Varallo, che in quanto componente il comitato aveva concordato, sabato 18, un ordine del giorno scritto per essere votato all’unanimità, aveva introdotto all’ultimo momento modifiche che avevano irritato Lega Nord, Fratelli d’Italia, Pdl e prodotto la convergenza con centrodestra e lega di Rifondazione comunista. Modifiche relative alla medicina territoriale, affidata ai medici di medicina generale che operano in forma associata, sulla quale il documento di Varallo chiedeva informazioni più in dettaglio. La richiesta di valutare l’offerta del partner privato del Centro ortopedico di quadrante, disposto a gestire l’apertura notturna del pronto soccorso. E, soprattutto, la postilla relativa al contestato ricorso davanti al Tar Piemonte, prima escluso dal sindaco, Maria Adelaide Mellano, poi ripreso in considerazione anche se ritenuto dal primo cittadino con poche o nulle possibilità di successo. Il ricorso, anche alla luce del parere negativo espresso dallo studio legale Scaparone di Torino, se presentato dovrebbe essere sottoscritto dai singoli consiglieri comunali nell’ambito di un’azione legale promossa eventualmente dal Comitato, non direttamente dal Comune di Omegna come sembrava aver acconsentito sia pure a malincuore il sindaco.

Un epilogo, quello maturato in consiglio comunale, che il portavoce del comitato, Valentino Valentini, commenta cosi: ?Dispiace che si sia arrivati a questa divisione perché è un segno di debolezza per la citta. Se si voleva migliorare l’ordine del giorno era meglio vederlo insieme prima. Ora di deve preparare bene l’incontro con Saitta, presentarsi uniti con proposte precise. Molti di questi punti sono condivisibili, anche se nell’ordine del giorno ci sono richiami ad assicurazioni pervenute dalla Regione in merito al consolidamento del Coq, ai posti letto di continuità assistenziale alla Massimo Lagostina, alla medicina territoriale che sono generici. Sul ricorso al Tar si chiede addirittura un impegno economico personale ai consiglieri che francamente fa sorridere?.

Mauro Rampinini