In tantissimi per l'ultimo saluto al “Carlìn” (FOTOGALLERY)

SAN MAURIZIO D’OPAGLIO – Troppo piccola si è rivelata la chiesa parrocchiale di San Maurizio d’Opaglio per accogliere tutti coloro che ieri pomeriggio hanno voluto dare l’estremo saluto a Carlo Poletti, 72 anni, da tutti conosciuto come “Carlìn”, storico direttore del coro Ana “Stella Alpina” di Berzonno di Pogno morto nella notte tra sabato e domenica stroncato da una grave malattia contro cui combatteva da tempo. Aveva diretto il coro che lui stesso aveva contribuito a fondare nel 1970 per 42 anni. Ragioni di salute lo avevano costretto nel 2012 a passare il testimone , o meglio la “bacchetta” alla sua allieva prediletta, Patrizia Paracchini che ancora oggi dirige con piglio il famoso gruppo vocale, formato tutto da uomini che si è esibito non solo in Italia ma in diversi Paesi europei. Ad accogliere la bara sul sagrato della chiesa c’erano il Sindaco di Pogno Eliana Paracchini, il vice Sindaco di San Maurizio d’Opaglio Ubaldo Fraschini e il presidente della sezione Ana Cusio –Omegna Euridio Repetto. E poi i labari di tanti gruppi alpini provenienti anche da fuori provincia, della locale sezione dell’Associazione nazionale Carabinieri in congedo, del Corpo musicale “Carlo e Domenico Martinetti” di Gozzano e una rappresentanza dell’Associazione Parkinsoniani onlus di Arona e Borgomanero di cui Poletti era stato componente del Consiglio direttivo. Il rito funebre è stato officiato da don Beppe Ottina al termine del quale hanno ricordato lo scomparso l’ex presidente Ana Cusio Omegna Andrea Francioni, Patrizia Paracchini e la nipote Martina. Poi il coro ha intonato in un silenzio quasi irreale “Signore delle cime” per salutare un grande alpino che “è andato avanti”. “Signore – hanno scritto sull’annuncio funebre i famigliari – non ti chiediamo perché ce l’hai tolto ma ti ringraziamo perché ce l’hai dato”. Oltre alla moglie Isa, il maestro “Carlìn” Poletti lascia i figli Luigi e Giulio, il fratello Remo, le sorelle Rita ed Elisa e le affezionate nipoti Martina e Giulia. Nelle foto, di Panizza alcuni momenti della cerimonia funebre alla quale hanno partecipato alcune centinaia di persone.
Carlo Panizza
SAN MAURIZIO D’OPAGLIO – Troppo piccola si è rivelata la chiesa parrocchiale di San Maurizio d’Opaglio per accogliere tutti coloro che ieri pomeriggio hanno voluto dare l’estremo saluto a Carlo Poletti, 72 anni, da tutti conosciuto come “Carlìn”, storico direttore del coro Ana “Stella Alpina” di Berzonno di Pogno morto nella notte tra sabato e domenica stroncato da una grave malattia contro cui combatteva da tempo. Aveva diretto il coro che lui stesso aveva contribuito a fondare nel 1970 per 42 anni. Ragioni di salute lo avevano costretto nel 2012 a passare il testimone , o meglio la “bacchetta” alla sua allieva prediletta, Patrizia Paracchini che ancora oggi dirige con piglio il famoso gruppo vocale, formato tutto da uomini che si è esibito non solo in Italia ma in diversi Paesi europei. Ad accogliere la bara sul sagrato della chiesa c’erano il Sindaco di Pogno Eliana Paracchini, il vice Sindaco di San Maurizio d’Opaglio Ubaldo Fraschini e il presidente della sezione Ana Cusio –Omegna Euridio Repetto. E poi i labari di tanti gruppi alpini provenienti anche da fuori provincia, della locale sezione dell’Associazione nazionale Carabinieri in congedo, del Corpo musicale “Carlo e Domenico Martinetti” di Gozzano e una rappresentanza dell’Associazione Parkinsoniani onlus di Arona e Borgomanero di cui Poletti era stato componente del Consiglio direttivo. Il rito funebre è stato officiato da don Beppe Ottina al termine del quale hanno ricordato lo scomparso l’ex presidente Ana Cusio Omegna Andrea Francioni, Patrizia Paracchini e la nipote Martina. Poi il coro ha intonato in un silenzio quasi irreale “Signore delle cime” per salutare un grande alpino che “è andato avanti”. “Signore – hanno scritto sull’annuncio funebre i famigliari – non ti chiediamo perché ce l’hai tolto ma ti ringraziamo perché ce l’hai dato”. Oltre alla moglie Isa, il maestro “Carlìn” Poletti lascia i figli Luigi e Giulio, il fratello Remo, le sorelle Rita ed Elisa e le affezionate nipoti Martina e Giulia. Nelle foto, di Panizza alcuni momenti della cerimonia funebre alla quale hanno partecipato alcune centinaia di persone.
Carlo Panizza