Il sogno Paffoni s’infrange sul ferro

Ancora una volta il finale è fatale alla Paffoni, che cade a Reggio dopo aver accarezzato il sogno di portare a casa due punti che sarebbero stati fondamentali per la classifica dei rossoverdi. Avanti di 7 a 4' dalla sirena, Omegna subisce le triple dei padroni di casa e cede, con i ferri che nel finale respingono i tiri del supplementare. Parte forte Reggio, che dopo 2' guida 52 con Crosariol subito a fare la voce grossa sotto i tabelloni. La Viola prova la prima mini fuga schizzando sul +5, ma la Paffoni tiene botta con Iannuzzi e Casella che segnano tutti gli 11 punti iniziali della Fulgor. Zanelli colpisce dall'arco per il meno uno sul 15-14, poi Dobbins confeziona un gioco da tre punti che vale il nuovo allungo arancionero. Ma la risposta dei lupi è perentoria: 6-0 di parziale, con Smith e Casella, che vale il sorpasso sul 20-18, punteggio che chiude il primo quarto. La Paffoni è perfetta nei primi 4' del secondo quarto: parziale di 110, chiuso da una tripla di Cappelletti, per il 31-18 che è il massimo vantaggio dei rossoverdi. Freeman si iscrive al match con una conclusione dall'arco, Galmarini, buttato nella mischia da Magro, risponde presente con due stoppate ed un piazzato. Lupusor colpisce dalla lunga, Crosariol inchioda il meno tre con una super schiacciata che vale il 3330. Zanelli con due triple e Gurini dalla lunetta rimandano la Viola a meno 9 sul 41-32, poi segnano Rullo e Crosariol per il nuovo rinetro arancionero. Iannuzzi risponde, Lupusor fa 1⁄2 dalla lunetta ed a metà gara Omegna guida 43-39. Terzo quarto che vede ancora la partenza sprint della Fulgor, capace di tornare sul +10 con un gioco corale davvero apprezzabile, in cui Casella e Smith sono i princ
Ancora una volta il finale è fatale alla Paffoni, che cade a Reggio dopo aver accarezzato il sogno di portare a casa due punti che sarebbero stati fondamentali per la classifica dei rossoverdi. Avanti di 7 a 4' dalla sirena, Omegna subisce le triple dei padroni di casa e cede, con i ferri che nel finale respingono i tiri del supplementare. Parte forte Reggio, che dopo 2' guida 52 con Crosariol subito a fare la voce grossa sotto i tabelloni. La Viola prova la prima mini fuga schizzando sul +5, ma la Paffoni tiene botta con Iannuzzi e Casella che segnano tutti gli 11 punti iniziali della Fulgor. Zanelli colpisce dall'arco per il meno uno sul 15-14, poi Dobbins confeziona un gioco da tre punti che vale il nuovo allungo arancionero. Ma la risposta dei lupi è perentoria: 6-0 di parziale, con Smith e Casella, che vale il sorpasso sul 20-18, punteggio che chiude il primo quarto. La Paffoni è perfetta nei primi 4' del secondo quarto: parziale di 11-0, chiuso da una tripla di Cappelletti, per il 31-18 che è il massimo vantaggio dei rossoverdi. Freeman si iscrive al match con una conclusione dall'arco, Galmarini, buttato nella mischia da Magro, risponde presente con due stoppate ed un piazzato. Lupusor colpisce dalla lunga, Crosariol inchioda il meno tre con una super schiacciata che vale il 3330. Zanelli con due triple e Gurini dalla lunetta rimandano la Viola a meno 9 sul 41-32, poi segnano Rullo e Crosariol per il nuovo rinetro arancionero. Iannuzzi risponde, Lupusor fa 1⁄2 dalla lunetta ed a metà gara Omegna guida 43-39. Terzo quarto che vede ancora la partenza sprint della Fulgor, capace di tornare sul +10 con un gioco corale davvero apprezzabile, in cui Casella e Smith sono i principali terminali. La Viola però sa reagire: Dobbins segna da tre, Galmarini commette un antisiportivo sanguinoso ed il parziale arancionero è di 80. Iannuzzi, appena tornato sul parquet, segna dalla media, gli rispondono Dobbins e Rullo: al 30' è 61-59 per Omegna. Ultimo quarto con un finale visto tante volte: la Paffoni sembra vicina alla meta quando Smith dalla lunetta firma il +7, sbagliando pero' il secondo libero. E' 75-68 con 4' da giocare. Ma Reggio si scatena dall'arco: triple in serie di Dobbins, Rullo e Spinelli e punteggio ribaltato. La Viola va addirittura a più cinque, ma Omegna ha ben quattro tiri per portare la partita al supplementare: il ferro però respinge i tiri di Cappelletti, Casella e Smith. Dalla lunetta Spinelli, in pratica a gioco fermo, firma l’85-80
Daniele Piovera