Il sogno del medagliato a Rio: «Vorrei aprire una palestra per i disabili»

E’ rientrato da Rio de Janeiro martedi? mattina Mohammed Amine Kalem, con al collo la medaglia di bronzo conquistata ai Giochi paralimpici nella gara di singolare di tennistavolo.
«E’ stata una grande emozione – commenta l’atleta tesserato per il Tennistavolo Romagnano – arrivare a Malpensa e vedere mia moglie e mia mamma che mi aspettavano. Ho ricevuto tanti complimenti dalla gente che era li? e che mi riconosceva, all’uscita dall’aeroporto».
Con la sua famiglia, l’atleta e? tornato a Novara, dove lo aspettava la figlia Sophie: «Ho abbracciato mia figlia e le ho regalato il pupazzo della mascotte che ho ricevuto insieme all
E’ rientrato da Rio de Janeiro martedi? mattina Mohammed Amine Kalem, con al collo la medaglia di bronzo conquistata ai Giochi paralimpici nella gara di singolare di tennistavolo.
«E’ stata una grande emozione – commenta l’atleta tesserato per il Tennistavolo Romagnano – arrivare a Malpensa e vedere mia moglie e mia mamma che mi aspettavano. Ho ricevuto tanti complimenti dalla gente che era li? e che mi riconosceva, all’uscita dall’aeroporto».
Con la sua famiglia, l’atleta e? tornato a Novara, dove lo aspettava la figlia Sophie: «Ho abbracciato mia figlia e le ho regalato il pupazzo della mascotte che ho ricevuto insieme alla medaglia. Poi siamo andati a pranzo in citta? e tante persone mi riconoscevano. E’ stato un grande piacere ricevere questa bellissima accoglienza a Novara». Kalem rivolge a tutti l’invito a guardare il video, postato sul suo profilo facebook, in cui vengono presentati gli atleti paralimpici che hanno vinto le medaglie.
«Sono molto contento e soddisfatto di quello che ho fatto – prosegue – e che e? stato frutto di fatica e di sacrifici. Bello, bel- lo!».
Il 27 settembre il 34enne campione novarese raggiungera? Roma, dove sara? ricevuto, insieme agli altri atleti che hanno emozionato tutta l’Italia, dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
«Sono orgoglioso di me e sono contento di quello che ho fatto - continua - Anche a Roma, dove ho fatto scalo per ripartire per Malpensa, ho ricevuto tanti complimenti e molti mi chiedevano di fare una foto insieme. Avevo la medaglia al collo, e la gente mi riconosceva. Un’esperienza nuova ed emozionante!».
E aggiunge: «Potrei continuare questa intervista fino a domani, ma tutte le parole non basterebbero per esprimere la felicita? che provo».
L’atleta ha anche uno sguardo gia? rivolto al futuro: «Ora c’e? un altro sogno che vorrei realizzare: quello di aprire una palestra per i disabili a Novara - ha annunciato Magari li? verranno ad allenarsi gli atleti delle prossime Olimpiadi. Vorrei trasmettere loro l’orgoglio di essere disabili: la disabilita? puo? diventare un punto di forza, ed e? cosi? che si diventa campioni. Il limite e? solo un fatto mentale. Serve l’aiuto di qualche sponsor e poi potra? partire questo progetto che fara? anche conoscere il tennistavolo come sport».
Margherita Carrer