Il miele del Cusio spicca in Piemonte e in Italia

Il miele del Cusio spicca in Piemonte e in Italia
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Il miele del Cusio spicca in Piemonte e in Italia. A testimoniarlo i due riconoscimenti ottenuti, nel giro di un mese, dal miele di castagno prodotto ad Ameno dall’azienda  “Apicoltura Miele Reale di Montevero Romualdo” di Cureggio. 
In particolare il miele in questione si è aggiudicato, lo scorso 17 settembre a Castel San Pietro Terme (Bo), le “due gocce d’oro”, ovvero il secondo posto al concorso “Grandi Mieli d’Italia”. E lo scorso 15 ottobre, stavolta a Ferrere D’Asti,  ha vinto anche il Concorso Regionale “Ferrere Miele”: «Nonostante un annata disastrosa sotto l'aspetto produttivo in Italia, nel nostro territorio si è riusciti a ottenere un miele di qualità - evidenzia l’apicoltore Romualdo Montevero - Il Concorso “Grandi mieli d’Italia”  per la selezione dei migliore mieli di produzione nazionale “Tre Gocce d'Oro 2017 - Premio Giulio Piana” è il più antico e rappresentativo, vantando il maggior numero di partecipanti provenienti da tutte le regioni italiane, oltre che il più attento al miglioramento delle qualità dei mieli italiani e alla promozione presso il grande pubblico. I mieli partecipanti al concorso vengono infatti valutati e analizzati (analisi organolettiche, fisico-chimiche, melissopalinologiche, nonché accertame

Il miele del Cusio spicca in Piemonte e in Italia. A testimoniarlo i due riconoscimenti ottenuti, nel giro di un mese, dal miele di castagno prodotto ad Ameno dall’azienda  “Apicoltura Miele Reale di Montevero Romualdo” di Cureggio. 
In particolare il miele in questione si è aggiudicato, lo scorso 17 settembre a Castel San Pietro Terme (Bo), le “due gocce d’oro”, ovvero il secondo posto al concorso “Grandi Mieli d’Italia”. E lo scorso 15 ottobre, stavolta a Ferrere D’Asti,  ha vinto anche il Concorso Regionale “Ferrere Miele”: «Nonostante un annata disastrosa sotto l'aspetto produttivo in Italia, nel nostro territorio si è riusciti a ottenere un miele di qualità - evidenzia l’apicoltore Romualdo Montevero - Il Concorso “Grandi mieli d’Italia”  per la selezione dei migliore mieli di produzione nazionale “Tre Gocce d'Oro 2017 - Premio Giulio Piana” è il più antico e rappresentativo, vantando il maggior numero di partecipanti provenienti da tutte le regioni italiane, oltre che il più attento al miglioramento delle qualità dei mieli italiani e alla promozione presso il grande pubblico. I mieli partecipanti al concorso vengono infatti valutati e analizzati (analisi organolettiche, fisico-chimiche, melissopalinologiche, nonché accertamenti dei principali residui di farmaci veterinari e del contenuto di piombo), e i risultati della valutazione vengono comunicati ai concorrenti in modo che possano migliorare in futuro le qualità dei mieli prodotti e resi pubblici online in modo che siano trasparenti per il consumatore». 
All’edizione 2017 hanno partecipato 802 diversi mieli: 76 campioni in gara riguardavano proprio il miele di castagno, il più numeroso tra i 50 uniflorali in gara. Superata come nel 2016 l’acacia, che ha partecipato solo con 57 campioni, a seguito di un’annata pessima dal punto di vista produttivo. Rappresentate tutte le regioni italiane, su tutte la Lombardia (110 mieli in concorso), il Piemonte (85 campioni), l’Emilia-Romagna (83 campioni), la Puglia (63 campioni) e la Sardegna (56 campioni). Il miele di castagno dell’Apicoltura Miele Reale si è poi aggiudicato anche il primo posto al 10° concorso regionale “Ferrere miele” abbinato alla 4ª “Fiera del Miele: «In quest’ultima occasione  sono stati premiati i migliori mieli piemontesi - prosegue Montevero - La manifestazione ha avuto  lo scopo di promuovere e valorizzare la produzione apistica regionale che, pur rimanendo un piccolo comparto dell'attività agricola, ha raggiunto ottima qualità ed elevata diffusione sul territorio grazie alla competenza e alla dedizione degli apicoltori».
Dai dati raccolti dalla rete di rilevazione dell’Osservatorio Nazionale Miele su tutto il territorio nazionale nei primi otto mesi del 2017, elaborati e validati nel corso del seminario che si è svolto a Castel San Pietro Terme, «emerge come detto un quadro negativo e preoccupante  - conclude Montevero - La produzione del 2017 è stata scarsa in tutta la Penisola ma con una accentuazione del danno al nord e centro-nord. Il miele di castagno, nelle aree vocate, ha fatto registrare produzioni discrete anche se molto disomogenee, non sempre in linea con la norma produttiva».

f.be.