Il coordinamento Gentes si rinnova

NOVARA- Si chiama Gentes 2.0, il rinnovato coordinamento delle associazioni di persone di origine straniera di Novara ed è stato presentato martedì 24 maggio con una serata all’hotel La Cupola. Nell’occasione sono stati invitati il sindaco Andrea Ballaré e l’assessore alla Cultura Paola Turchelli per avere un confronto sui temi dell’integrazione.
Un incontro molto partecipato (tra il pubblico anche gli ormai ex assessori Paladini, Patti e Pirovano e l’assessore regionale alle Politiche sociali Augusto Ferrari) che ha visto come relatori i responsabili di Gentes 2.0 (il 2 si riferisce alla seconda generazione di stranieri da cui è principalmente formato il coordinamento): Mouna Zaghrouk, vicepresidente dell’associazione marocchina Mobadara, Milagros Bonifacio, presidente dell’associazione sudamericana Latinos, Gora Diop, senegalese, del circolo Lollilop, Camille K. Kouassi della Costa d’Avorio. “Il nostro coordinamento vuole essere uno strumento per favorire lo scambio tra culture e la conoscenza reciproca – hanno spiegato – Una rete aperta a tutte le comunità migranti e ovviamente a tutti i novaresi, a tutti quegli enti del territorio interessati a collaborare sul tema dell’integrazione. E’ un viaggio che è appena iniziato e che ci impegneremo a portare il più lontano possibile”.
“Questo confronto è molto positivo – ha detto poi Ballaré nel suo intervento rispondendo alla domanda dei responsabili di Gentes su cosa ha intenzione di fare per gli stranieri in caso fosse rieletto – Dobbiamo pensare insieme quali siano gli strumenti giusti per un percorso strutturato che porti a dei risultati concreti. Innanzitutto verrà data una delega specifica per i rapporti con le comunità straniere a un assessore. Poi possiamo pensare alla costituzione di una consulta formata da rappresentanti delle comunità straniere. A voi chiedo uno sforzo propositivo in modo da farci conoscere quali sono le necessità e pensare a percorsi di restituzione alla cittadinanza. Fondamentale poi il processo informativo, per far conoscere il più possibile le vostre realtà, cosa che avviene già nelle nostre scuole”. Turchelli ha poi posto l’accento sulla necessità di eventi culturali ad hoc come iniziative con giornalisti e scrittori dei Paesi di origine delle varie comunità o incontri in biblioteca a cadenza frequente. Si sono poi succedute diverse testimonianze con qualche momento di tensione nel momento in cui ha preso la parola un uomo di origine senegalese che si è detto in collera con l’Amministrazione comunale perché sta per essere di nuovo sfrattato con la sua famiglia (moglie e tre figli di cui l’ultimo di appena 40 giorni) e non gli viene assegnata una casa. Ballaré ha ribadito che per lui le regole sono le stesse delle numerose famiglie italiane, che in questo momento in cui la crisi ancora fa sentire i suoi effetti, sono in difficoltà per la mancanza di lavoro. Infine è intervenuta Milagros Bonifacio che ha presentato l’associazione Latinos di cui è presidente. Insomma una serata che ha ben rappresentato la situazione dell’integrazione a Novara con le sue diverse sfaccettature: non ultima quella di chi si oppone a muso duro a qualsiasi dialogo e che ha lasciato nei dintorni dell’hotel ristorante dove si è svolto l’incontro dei bigliettini con su scritto “maomettani assassini”. Per informazioni sulle attività di Gentes 2.0 si può consultare l’omonima pagina Facebook.
Valentina Sarmenghi
NOVARA- Si chiama Gentes 2.0, il rinnovato coordinamento delle associazioni di persone di origine straniera di Novara ed è stato presentato martedì 24 maggio con una serata all’hotel La Cupola. Nell’occasione sono stati invitati il sindaco Andrea Ballaré e l’assessore alla Cultura Paola Turchelli per avere un confronto sui temi dell’integrazione.
Un incontro molto partecipato (tra il pubblico anche gli ormai ex assessori Paladini, Patti e Pirovano e l’assessore regionale alle Politiche sociali Augusto Ferrari) che ha visto come relatori i responsabili di Gentes 2.0 (il 2 si riferisce alla seconda generazione di stranieri da cui è principalmente formato il coordinamento): Mouna Zaghrouk, vicepresidente dell’associazione marocchina Mobadara, Milagros Bonifacio, presidente dell’associazione sudamericana Latinos, Gora Diop, senegalese, del circolo Lollilop, Camille K. Kouassi della Costa d’Avorio. “Il nostro coordinamento vuole essere uno strumento per favorire lo scambio tra culture e la conoscenza reciproca – hanno spiegato – Una rete aperta a tutte le comunità migranti e ovviamente a tutti i novaresi, a tutti quegli enti del territorio interessati a collaborare sul tema dell’integrazione. E’ un viaggio che è appena iniziato e che ci impegneremo a portare il più lontano possibile”.
“Questo confronto è molto positivo – ha detto poi Ballaré nel suo intervento rispondendo alla domanda dei responsabili di Gentes su cosa ha intenzione di fare per gli stranieri in caso fosse rieletto – Dobbiamo pensare insieme quali siano gli strumenti giusti per un percorso strutturato che porti a dei risultati concreti. Innanzitutto verrà data una delega specifica per i rapporti con le comunità straniere a un assessore. Poi possiamo pensare alla costituzione di una consulta formata da rappresentanti delle comunità straniere. A voi chiedo uno sforzo propositivo in modo da farci conoscere quali sono le necessità e pensare a percorsi di restituzione alla cittadinanza. Fondamentale poi il processo informativo, per far conoscere il più possibile le vostre realtà, cosa che avviene già nelle nostre scuole”. Turchelli ha poi posto l’accento sulla necessità di eventi culturali ad hoc come iniziative con giornalisti e scrittori dei Paesi di origine delle varie comunità o incontri in biblioteca a cadenza frequente. Si sono poi succedute diverse testimonianze con qualche momento di tensione nel momento in cui ha preso la parola un uomo di origine senegalese che si è detto in collera con l’Amministrazione comunale perché sta per essere di nuovo sfrattato con la sua famiglia (moglie e tre figli di cui l’ultimo di appena 40 giorni) e non gli viene assegnata una casa. Ballaré ha ribadito che per lui le regole sono le stesse delle numerose famiglie italiane, che in questo momento in cui la crisi ancora fa sentire i suoi effetti, sono in difficoltà per la mancanza di lavoro. Infine è intervenuta Milagros Bonifacio che ha presentato l’associazione Latinos di cui è presidente. Insomma una serata che ha ben rappresentato la situazione dell’integrazione a Novara con le sue diverse sfaccettature: non ultima quella di chi si oppone a muso duro a qualsiasi dialogo e che ha lasciato nei dintorni dell’hotel ristorante dove si è svolto l’incontro dei bigliettini con su scritto “maomettani assassini”. Per informazioni sulle attività di Gentes 2.0 si può consultare l’omonima pagina Facebook.
Valentina Sarmenghi