Il 2015 sarà un “millesimo” da ricordare

Il 2015 sarà un “millesimo” da ricordare
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Qualità ottima con punte di eccellente e quantità in crescita di circa il 10%: sono buoni i primi dati sulla vendemmia 2015 che provengono dall’Associazione Enologi Enotecnici Italiani, organizzazione nazionale di categoria dei tecnici del settore vitivinicolo. E anche per i vigneti piemontesi, e quelli novaresi in particolare, i numeri fanno ben sperare.

 Le prime stime di Assoenologi dicono che quest'anno si produrranno tra i 46 e i 47 milioni di ettolitri di vino e mosto, a fronte della media quinquennale (2010/2014) di 44,1 milioni di ettolitri e di quella decennale (2005/2014) di 45,5 milioni di ettolitri. L'elaborazione di Assoenologi fa infatti ipotizzare che la produzione di uva possa oscillare fra i 63 e i 65 milioni di quintali che, applicando il coefficiente medio di trasformazione del 73%, danno tra i 46 e i 47 milioni di ettolitri di vino, un quantitativo superiore del 10% a quello dello scorso anno (42,1 milioni di ettolitri di vino - dato Istat) e del 5% se riferito alla media quinquennale (2010/2014). La produzione, quindi, ritorna nelle medie p

Qualità ottima con punte di eccellente e quantità in crescita di circa il 10%: sono buoni i primi dati sulla vendemmia 2015 che provengono dall’Associazione Enologi Enotecnici Italiani, organizzazione nazionale di categoria dei tecnici del settore vitivinicolo. E anche per i vigneti piemontesi, e quelli novaresi in particolare, i numeri fanno ben sperare.

 Le prime stime di Assoenologi dicono che quest'anno si produrranno tra i 46 e i 47 milioni di ettolitri di vino e mosto, a fronte della media quinquennale (2010/2014) di 44,1 milioni di ettolitri e di quella decennale (2005/2014) di 45,5 milioni di ettolitri. L'elaborazione di Assoenologi fa infatti ipotizzare che la produzione di uva possa oscillare fra i 63 e i 65 milioni di quintali che, applicando il coefficiente medio di trasformazione del 73%, danno tra i 46 e i 47 milioni di ettolitri di vino, un quantitativo superiore del 10% a quello dello scorso anno (42,1 milioni di ettolitri di vino - dato Istat) e del 5% se riferito alla media quinquennale (2010/2014). La produzione, quindi, ritorna nelle medie pluriennali, dopo i forti decrementi del 2014 (42,1), del 2012 (41,1) e del 2011 (42,7).

Qualità ottima/eccellente in tutt'Italia. Dai rilievi fatti da Assoenologi, le buone riserve idriche accumulate hanno determinato un’interessante ripresa vegetativa, sfociata in una primavera che ha favorito le fasi fenologiche per lasciare poi il posto ad un'estate calda, mitigata nella seconda metà di agosto da provvidenziali piogge, condizioni che hanno sancito un percorso decisamente positivo della maturazione dei grappoli con l'accumulo di sostanze aromatiche e polifenoliche. Il millesimo 2015 è stimato da Assoenologi qualitativamente ottimo con molte punte di eccellente, in particolar modo per i vini ottenuti da uve a bacca rossa che saranno vendemmiate a fine settembre. «Il 2015 - commenta il direttore di Assoenologi Giuseppe Martelli - potrebbe essere incorniciato come un millesimo da ricordare; tale auspicio potrà essere però confermato solo a raccolta ultimata, visto che alla data delle stime (29 agosto) è stato vendemmiato meno del 10% del prodotto. Sarà l'andamento climatico e meteorico del mese di settembre, e di parte di quello di ottobre, per alcune varietà tardive, a decidere il livello qualitativo della produzione.

Piemonte: +10% rispetto alla  vendemmia 2014. Qualità ottima e quantità nella media degli ultimi 5 anni è in sintesi il risultato che ci si attende in Piemonte dalla vendemmia 2015. Grazie ad un inverno ricco di precipitazioni, sia piovose che nevose, le viti hanno avuto modo di “risvegliarsi” in una primavera mite, con buona riserva idrica, come non succedeva da anni. Germogliamento anticipato rispetto alla scorsa annata e regolare. Lo stesso dicasi per la fioritura, iniziata a metà maggio, a cui è seguita un’ottima allegagione. La parte finale del mese di maggio e la prima decade di giugno hanno visto un susseguirsi di perturbazioni. Luglio, invece, è stato caratterizzato da temperature sopra alla media stagionale e dalla totale assenza di precipitazioni, fatti che hanno rallentato il ciclo vegetativo, ponendo le basi per un ulteriore anticipo della maturazione dell’uva di 10/12 giorni rispetto allo scorso anno, in linea con un’annata normale. La varietà che risulta meno produttiva è il Nebbiolo, per tutti gli altri vitigni (Moscato, Brachetto, Barbera, Cortese) si prevede una produzione in aumento rispetto al 2014.  Il risultato dell'annata vitivinicola in generale e di quello dei vini rossi importanti è ora legato alle condizioni climatiche dell’ultimo mese prima della raccolta.  Quantitativamente si prevede un incremento complessivo della produzione di un buon 10% rispetto alla passata campagna e di qualità ottima.

L’aumento del 10% riguarda anche nello specifico la provincia di Novara: si ipotizza una vendemmia di 33.000-35.000 quintali di uva da vino complessivi pari a circa 24.000/25.000 ettolitri di vino.

Laura Cavalli

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