Giù dalla collina senza freni, la pazza corsa di Vergano (fotogallery)

Giù dalla collina senza freni, la pazza corsa di Vergano (fotogallery)
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BORGOMANERO - Entusiasmo e tifo alle stelle domenica pomeriggio a Vergano per la quarta edizione della “Vergano craxy race” una corsa spericolata alla guida di veicoli auto costruiti e rigorosamente senza freni, lanciati a forte velocità. Un percorso tutto in discesa di 950 metri con pendenze attorno all’8-10% con partenza dalla piazza di fronte all’antico castello della famiglia Tornielli e giù in picchiata sino in via Maggiora di fronte al ristorante “Da Paniga” affrontando tornanti e altre insidie “artificiali” collocate lungo il percorso dagli organizzatori. Ha vinto Emanuele Fornara che ha battuto in volata Andrea Romagnoli e la “bi posto” guidata da Alberto e Angelica 

BORGOMANERO - Entusiasmo e tifo alle stelle domenica pomeriggio a Vergano per la quarta edizione della “Vergano craxy race” una corsa spericolata alla guida di veicoli auto costruiti e rigorosamente senza freni, lanciati a forte velocità. Un percorso tutto in discesa di 950 metri con pendenze attorno all’8-10% con partenza dalla piazza di fronte all’antico castello della famiglia Tornielli e giù in picchiata sino in via Maggiora di fronte al ristorante “Da Paniga” affrontando tornanti e altre insidie “artificiali” collocate lungo il percorso dagli organizzatori. Ha vinto Emanuele Fornara che ha battuto in volata Andrea Romagnoli e la “bi posto” guidata da Alberto e Angelica Rossi. Cristian Bertoli è stato il primo classificato nella categoria “trike” mentre Alex Boghi è stato premiato dalla giuria per il “team più bello”. Ad organizzare l’evento la Pro Loco cittadina in collaborazione con la Parrocchia di Vergano, e il Gruppo Avis di Santo Stefano e Vergano. Tra i concorrenti, una trentina in tutto, anche il presidente della Pro Loco Massimo Minazzoli. La guida dei veicoli, o meglio dei “birocci” come vengono chiamati nella frazione era ovviamente riservata agli adulti che per regolamento dovevano indossare il caschetto protettivo. Ci sono state anche delle cadute con qualche piccola ferita e qualche abrasione soprattutto alle braccia ma nessuno per fortuna ha dovuto ricorrere alle cure mediche. Alla fine della gara e dopo la cerimonia di premiazione tutti i concorrenti hanno improvvisato l’ultima spericolata discesa per provare ancora una volta l’ebbrezza della guida….senza freni.

Servizio e foto gallery di Carlo Panizza

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