Gestione Castello: il sì delle Fondazioni

NOVARA - «Da parte nostra siamo lusingati che il Comune di Novara abbia scelto proprio noi per questa operazione». E’ apparso decisamente soddisfatto Gianluca Vacchini, direttore generale della “Fondazione della Comunità del Novarese”, nell’apprendere l’eventualità avanzata dal sindaco di Novara Alessandro Canelli di procedere nei prossimi mesi allo scioglimento della “Fondazione Castello” e di conferirne il suo patrimonio in un fondo acceso presso l’Ente di corso Italia, al quale spetteranno quindi anche i compiti di una corretta gestione insieme a tutti gli altri soggetti finora coinvolti nella gestione dello storico edificio. «Con le precedenti Amministrazioni - ha continuato - c’è sempre stata collaborazione. Tutte hanno riconosciuto nella nostra Fondazione uno strumento serio, capace, utile tanto dal punto di vista sociale quanto da quello culturale». Un’operazione, quella prospettata dal nuovo primo cittadino, «tecnicamente possibile», ha spiegato, anche se non certo fattibile in tempi ristretti: «Bisognerà concordare con il Comune un apposito regolamento per il funzionamento del fondo. Del resto si tratta si una prassi burocratica assolutamente normale, viste le decine di fo di già operativi».
Luca Mattioli
NOVARA - «Da parte nostra siamo lusingati che il Comune di Novara abbia scelto proprio noi per questa operazione». E’ apparso decisamente soddisfatto Gianluca Vacchini, direttore generale della “Fondazione della Comunità del Novarese”, nell’apprendere l’eventualità avanzata dal sindaco di Novara Alessandro Canelli di procedere nei prossimi mesi allo scioglimento della “Fondazione Castello” e di conferirne il suo patrimonio in un fondo acceso presso l’Ente di corso Italia, al quale spetteranno quindi anche i compiti di una corretta gestione insieme a tutti gli altri soggetti finora coinvolti nella gestione dello storico edificio. «Con le precedenti Amministrazioni - ha continuato - c’è sempre stata collaborazione. Tutte hanno riconosciuto nella nostra Fondazione uno strumento serio, capace, utile tanto dal punto di vista sociale quanto da quello culturale». Un’operazione, quella prospettata dal nuovo primo cittadino, «tecnicamente possibile», ha spiegato, anche se non certo fattibile in tempi ristretti: «Bisognerà concordare con il Comune un apposito regolamento per il funzionamento del fondo. Del resto si tratta si una prassi burocratica assolutamente normale, viste le decine di fo di già operativi».
Luca Mattioli