Festival della Dignità Umana, anteprima a teatro

BORGOMANERO - E' “Dono e gratuità” il tema del Festival della Dignità Umana 2017 organizzato dall’Associazione “Dignità e Lavoro” di Borgomanero. La quarta edizione del Festival, che si aprirà ufficialmente il prossimo 23 settembre, presenta alcune importanti novità rispetto alle precedenti.
La prima e più evidente è l’estensione dei territori coinvolti negli eventi: oltre a Borgomanero, Cureggio, Briga e Romagnano Sesia la rassegna approderà anche ad Arona e si sposterà nel capoluogo per una serie di appuntamenti. A Novara, infatti, sono previste conferenze, incontri con autori e anche uno spettacolo teatrale.
La maggior parte degli eventi del Festival si terranno dal 23 settembre al 28 ottobre ma è prevista anche una “coda d’iniziative” a novembre e, come tradizione, un’anteprima che quest’anno sarà dedicata al teatro.
Sabato 24 giugno alle 21 nel cortile della Scuola di Teatro di Borgomanero in via De Amicis 21, infatti, andrà in scena lo spettacolo “L’Avaro” di Molière, a cura di Giovanni Siniscalco e dell’associazione culturale Nati Domani; appuntamento della rassegna “199 Seggiole sotto le stelle” e Anteprima ufficiale del Festival della Dignità Umana 2017.
L’opera, conosciutissima, si presta a diverse interpretazioni drammatico-tragiche ma anche “farsesche” e, in entrambi i casi, si rivela una efficace dissertazione intorno ad un elemento che accomuna consapevolmente o meno, un po’ tutti. Protagonista assoluto dell’opera di Molière è il personaggio di Arpagone, talmente avido di denaro da trasformare ogni occasione o ogni altro essere umano (tra cui i suoi figli) in una fonte di guadagno. Arpagone mette in mostra tutte le “miserie” di un uomo che vive al fine di accumulare beni, non per migliorare la sua vita ma esclusivamente per goderne del possesso. Arpagone vive per il suo denaro. Possederlo è ragione di vita e di esistenza. Il non averlo è il nulla, il buio. Il filo conduttore dell'opera è il legame patologico di Arpagone ad una cassetta, ove sono custoditi tutti i suoi denari. La perdita di questa lo trascina alla disperazione.
Una scelta che si ritiene efficace, quella del capolavoro di Moliére, per l’Anteprima del Festival, quest’anno dedicato al tema del dono e alla gratuità al fine di «invitare il pubblico a riflettere sulla morale dell’opera e su quel sentimento di egoismo e avidità che, troppo spesso, s’impadronisce del cuore degli uomini».
La piéce sarà portata in scena dagli allievi del corso avanzato 1 della Scuola di Teatro di Borgomanero (nello specifico Alberto Cavallo, Adriana Capelli, Marzia Perolio, Simona Trombetta, Fausto Fiorina, Teresa De Nicolo, Davide De Carli, Marianna Federici, Clemente Ghisi, Antonio Granato) con regia e adattamento di Giovanni Siniscalco e la consulenza di Roberta Turconi e Angela Forestiere.
In un allestimento scenico pensato a moduli, dove ogni spazio racconta la gabbia in cui “l’avaro” vive e fa vivere gli altri personaggi, si ritroverà un omaggio al costume scenico di tradizione nel rispetto della moda del Seicento francese. L’ingresso è gratuito.
v.s.
BORGOMANERO - E' “Dono e gratuità” il tema del Festival della Dignità Umana 2017 organizzato dall’Associazione “Dignità e Lavoro” di Borgomanero. La quarta edizione del Festival, che si aprirà ufficialmente il prossimo 23 settembre, presenta alcune importanti novità rispetto alle precedenti.
La prima e più evidente è l’estensione dei territori coinvolti negli eventi: oltre a Borgomanero, Cureggio, Briga e Romagnano Sesia la rassegna approderà anche ad Arona e si sposterà nel capoluogo per una serie di appuntamenti. A Novara, infatti, sono previste conferenze, incontri con autori e anche uno spettacolo teatrale.
La maggior parte degli eventi del Festival si terranno dal 23 settembre al 28 ottobre ma è prevista anche una “coda d’iniziative” a novembre e, come tradizione, un’anteprima che quest’anno sarà dedicata al teatro.
Sabato 24 giugno alle 21 nel cortile della Scuola di Teatro di Borgomanero in via De Amicis 21, infatti, andrà in scena lo spettacolo “L’Avaro” di Molière, a cura di Giovanni Siniscalco e dell’associazione culturale Nati Domani; appuntamento della rassegna “199 Seggiole sotto le stelle” e Anteprima ufficiale del Festival della Dignità Umana 2017.
L’opera, conosciutissima, si presta a diverse interpretazioni drammatico-tragiche ma anche “farsesche” e, in entrambi i casi, si rivela una efficace dissertazione intorno ad un elemento che accomuna consapevolmente o meno, un po’ tutti. Protagonista assoluto dell’opera di Molière è il personaggio di Arpagone, talmente avido di denaro da trasformare ogni occasione o ogni altro essere umano (tra cui i suoi figli) in una fonte di guadagno. Arpagone mette in mostra tutte le “miserie” di un uomo che vive al fine di accumulare beni, non per migliorare la sua vita ma esclusivamente per goderne del possesso. Arpagone vive per il suo denaro. Possederlo è ragione di vita e di esistenza. Il non averlo è il nulla, il buio. Il filo conduttore dell'opera è il legame patologico di Arpagone ad una cassetta, ove sono custoditi tutti i suoi denari. La perdita di questa lo trascina alla disperazione.
Una scelta che si ritiene efficace, quella del capolavoro di Moliére, per l’Anteprima del Festival, quest’anno dedicato al tema del dono e alla gratuità al fine di «invitare il pubblico a riflettere sulla morale dell’opera e su quel sentimento di egoismo e avidità che, troppo spesso, s’impadronisce del cuore degli uomini».
La piéce sarà portata in scena dagli allievi del corso avanzato 1 della Scuola di Teatro di Borgomanero (nello specifico Alberto Cavallo, Adriana Capelli, Marzia Perolio, Simona Trombetta, Fausto Fiorina, Teresa De Nicolo, Davide De Carli, Marianna Federici, Clemente Ghisi, Antonio Granato) con regia e adattamento di Giovanni Siniscalco e la consulenza di Roberta Turconi e Angela Forestiere.
In un allestimento scenico pensato a moduli, dove ogni spazio racconta la gabbia in cui “l’avaro” vive e fa vivere gli altri personaggi, si ritroverà un omaggio al costume scenico di tradizione nel rispetto della moda del Seicento francese. L’ingresso è gratuito.
v.s.