Favole dell’infanzia, una nuova raccolta

ROMAGNANO SESIA Sabato 29 agosto, alle 21, presso il Museo Storico Etnografico di Villa Caccia a Romagnano, la Fondazione La Nosta Gent, presieduta da Marisa Brugo, presenterà l’ultima pubblicazione “La favola della nostra infanzia”, un libro scritto da tredici autori (Rossana Lenzi, Caterina Ferro, Luciano Maiandi, Angelo Moia, Adele Gualdoni, Silvana Barcellini, Giovanna Gioria, Marinella Scaletti, Maria Barbara Scura, Barbara Vanoli, Barbara Liverani, Vivika AngiolinaVandvik, Ruggero Sala), che riuscirà a far riemergere antichi ricordi e nuove emozioni.
Spiega Marisa Brugo: «Ci chiamano la nosta gent… chi più di noi ha il dovere di salvare la favola della nostra infanzia?». Infatti la Fondazione ha tra i suoi obiettivi quello di raccogliere e conservare le tradizioni del territorio. Un tempo l’oralità era ricca di storie, filastrocche e leggende, che purtroppo, essendo legate solo alla memoria, rischiavano di perdersi. Un progetto creativo vuole recuperarne il più possibile, legandole ai ricordi dell’infanzia. Perché «avere una storia da raccontare vuol dire avere un futuro da vivere». E’ stata raccolta una messe di racconti e filastrocche (trentaquattro favole e quarantaquattro filastrocche) riposta in un volume con la copertina dell’artista romagnanese Mario Antonetti, che trasforma il libro in un tappeto volante per entrare nel paese della Fantasia dove tutti vivono “per sempre felici e contenti”.
p.u.
ROMAGNANO SESIA Sabato 29 agosto, alle 21, presso il Museo Storico Etnografico di Villa Caccia a Romagnano, la Fondazione La Nosta Gent, presieduta da Marisa Brugo, presenterà l’ultima pubblicazione “La favola della nostra infanzia”, un libro scritto da tredici autori (Rossana Lenzi, Caterina Ferro, Luciano Maiandi, Angelo Moia, Adele Gualdoni, Silvana Barcellini, Giovanna Gioria, Marinella Scaletti, Maria Barbara Scura, Barbara Vanoli, Barbara Liverani, Vivika AngiolinaVandvik, Ruggero Sala), che riuscirà a far riemergere antichi ricordi e nuove emozioni.
Spiega Marisa Brugo: «Ci chiamano la nosta gent… chi più di noi ha il dovere di salvare la favola della nostra infanzia?». Infatti la Fondazione ha tra i suoi obiettivi quello di raccogliere e conservare le tradizioni del territorio. Un tempo l’oralità era ricca di storie, filastrocche e leggende, che purtroppo, essendo legate solo alla memoria, rischiavano di perdersi. Un progetto creativo vuole recuperarne il più possibile, legandole ai ricordi dell’infanzia. Perché «avere una storia da raccontare vuol dire avere un futuro da vivere». E’ stata raccolta una messe di racconti e filastrocche (trentaquattro favole e quarantaquattro filastrocche) riposta in un volume con la copertina dell’artista romagnanese Mario Antonetti, che trasforma il libro in un tappeto volante per entrare nel paese della Fantasia dove tutti vivono “per sempre felici e contenti”.
p.u.