Ex Bemberg: cinque bandi d’asta per vendere

GOZZANO - Si aprirà il 20 gennaio presso il Tribunale di Novara il primo dei cinque bandi d’asta per la vendita dell’ex sito Bemberg. Riguarderà il patrimonio immobiliare detenuto da “Pasell Orta”. I successivi bandi si succederanno a distanza di tre mesi circa l’uno dall’altro. Ne dà notizia il sindaco Carla Biscuola. L’importo del primo è di poco inferiore ai 5 milioni di euro, proseguendo poi a successivi «abbattimenti del 25% per ciascun bando fino ad arrivare, in ultimo, intorno al milione e 300mila euro».
L’auspicio dell’Amministrazione comunale è che si presentino potenziali acquirenti della vasta area i cui immobili sono detenuti da “Pasell Orta”. Il primo cittadino esprime forte preoccupazione (nell’eventualità che nessuno acq
GOZZANO - Si aprirà il 20 gennaio presso il Tribunale di Novara il primo dei cinque bandi d’asta per la vendita dell’ex sito Bemberg. Riguarderà il patrimonio immobiliare detenuto da “Pasell Orta”. I successivi bandi si succederanno a distanza di tre mesi circa l’uno dall’altro. Ne dà notizia il sindaco Carla Biscuola. L’importo del primo è di poco inferiore ai 5 milioni di euro, proseguendo poi a successivi «abbattimenti del 25% per ciascun bando fino ad arrivare, in ultimo, intorno al milione e 300mila euro».
L’auspicio dell’Amministrazione comunale è che si presentino potenziali acquirenti della vasta area i cui immobili sono detenuti da “Pasell Orta”. Il primo cittadino esprime forte preoccupazione (nell’eventualità che nessuno acquisisca l’area) di un ipotetico abbandono anche da parte di questa Società del bene. I bandi non saranno unitari, come avvenuto in passato (con la presenza di quattro gruppi: Bmi, Bmi Energia, Pasell Orta, FdG) per decisione del Comitato dei creditori.
«Bmi è nelle condizioni ormai di chiudere il fallimento aperto sei anni fa – continua Biscuola – ed è assodato che entro il 2016, al massimo a gennaio 2017, tutto il pacchetto Bemberg debba essere concluso». Bmi possiede i macchinari ma verso questa azienda sono vantati i crediti dei dipendenti che come ci avevano riferito loro stessi riguardano «mensilità non pagate e differenze di retribuzione».
Complesso il problema della bonifica che, secondo il sindaco, dovrebbe essere, sin da ora, programmato ed ammortizzato in una decina di anni; il relativo impegno dovrà essere assunto da chi acquisirà l’area. Biscuola ha ricordato anche la recente riunione con gli ex dipendenti, membri del Comitato dei creditori «perché si era ventilata l’ipotesi che ‘Bmi Spa’, che detiene il 100% di ‘Bmi Energia’, abbandonasse il bene cioè la centrale termica, già messa all’asta parecchie volte per circa 200mila euro». Quando un bene è abbandonato, secondo la normativa, il creditore può “ag gredirlo” attraverso un decreto giudiziario. Gli ex dipendenti (140 persone) in qualità di creditori nei confronti di Bmi di una quota parte di arretrati hanno però deciso di non procedere anche per i costi connessi all’eventuale azione legale da intraprendere (come da noi già riferito in un precedente articolo, ndr).
m. a. t.