Donazione del midollo osseo e delle cellule staminali, punto informativo a Borgomanero

Donazione del midollo osseo e delle cellule staminali, punto informativo a Borgomanero
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BORGOMANERO – In occasione della settimana nazionale per la donazione del midollo osseo e delle cellule staminali emopoietiche sabato prossimo 24 settembre a Borgomanero in piazza Martiri dalle 10 alle 18 e a Verbania in piazza Ranzoni dalle10 alle 22 “Admo Piemonte” allestirà due stand dove sarà possibile ottenere informazioni utili in merito alla donazioni. L’invito è rivolto a tutti ma in modo particolare ai giovani con un’età compresa tra 18 e 35 anni. “Alcune malattie del sangue – dice il dottor Danilo Leonardi (nella foto di Panizza) referente Admo

BORGOMANERO – In occasione della settimana nazionale per la donazione del midollo osseo e delle cellule staminali emopoietiche sabato prossimo 24 settembre a Borgomanero in piazza Martiri dalle 10 alle 18 e a Verbania in piazza Ranzoni dalle10 alle 22 “Admo Piemonte” allestirà due stand dove sarà possibile ottenere informazioni utili in merito alla donazioni. L’invito è rivolto a tutti ma in modo particolare ai giovani con un’età compresa tra 18 e 35 anni. “Alcune malattie del sangue – dice il dottor Danilo Leonardi (nella foto di Panizza) referente Admo di Borgomanero - non hanno altra terapia che la trasfusione di cellule staminali prelevate da un donatore. Purtroppo la compatibilità tra donatore e ricevente è di 1 su 100.000. Per questo motivo è necessario essere in molti iscritti al registro IBMDR; in questo registro, che ha sede a Genova, sono iscritti i donatori ed è collegato con i registri mondiali. Qualora un ammalato non ha altra terapia che la trasfusione di cellule staminali, ha la possibilità di trovare un donatore compatibile e, se trovato, guarire. Vi spiego la mia esperienza personale: mi sono iscritto nel 1996, nel 2012 sono stato contattato per la donazione che ho fatto il 19 giugno. Il 31 dicembre dello stesso anno ho ricevuto una lettera scritta in inglese nella quale la persona ammalata mi ringraziava per averle salvata la vita. La cosa più toccante è stata la frase: ora faccio da mamma alle mie nipotine, perché mia sorella ammalata anche lei non avendo trovato un donatore è morta”.

Carlo Panizza

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