Dare cibo ad anatre e piccioni può costare anche 500 euro e una denuncia

Dare cibo ad anatre e piccioni può costare anche 500 euro e una denuncia
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Somministrare cibo ai piccioni, ma anche agli uccelli acquatici quali anatre, cigni e gabbiani e ai roditori presenti allo stato libero su tutto il territorio comunale ed in modo particolare in prossimità del parco della Resistenza di via Dante, a pochi metri di distanza dalle scuole elementari e medie e dall’Oratorio parrocchiale, può costare caro: si rischia una sanzione sino a € 500 e nei casi più gravi anche la denuncia all’autorità giudiziaria. Rispolverando analoghi provvedimenti adottati negli anni scorsi dai suoi pr

Somministrare cibo ai piccioni, ma anche agli uccelli acquatici quali anatre, cigni e gabbiani e ai roditori presenti allo stato libero su tutto il territorio comunale ed in modo particolare in prossimità del parco della Resistenza di via Dante, a pochi metri di distanza dalle scuole elementari e medie e dall’Oratorio parrocchiale, può costare caro: si rischia una sanzione sino a € 500 e nei casi più gravi anche la denuncia all’autorità giudiziaria. Rispolverando analoghi provvedimenti adottati negli anni scorsi dai suoi predecessori (e puntualmente disattesi) il Sindaco Sergio Bossi al quale anche recentemente sono arrivate le lamentele di diversi cittadini, ha firmato un’ordinanza per evitare che il perdurare di una situazione ai limiti della tollerabilità possa provocare seri danni alla salute pubblica. L’ordinanza non ammette interpretazioni diverse e recita testualmente: “E’ fatto divieto a chiunque di somministrare cibo ai volatili, in particolare alla specie dei piccioni, colombi, tortore, agli uccelli acquatici, quali anatre, cigni, gabbiani e ai roditori presenti allo stato libero su tutto il territorio comunale, con espresso divieto di gettare sul suolo pubblico granaglie, pane, scarti e avanzi alimentari”. L’ordinanza si rivolge anche ai proprietari di immobili, soprattutto di quelli situati nei centri storici affinché impediscano la sosta abituale o permanente dei piccioni, applicando, laddove necessario dissuasori non cruenti nelle pareti o negli anfratti degli edifici dove i volatili possono trovare facile riparo o sceglierli come luoghi per la nidificazione. Nella foto, di Panizza, l’ingresso del parco della Resistenza di via Dante invaso dai piccioni. Più in basso, il greto del torrente Agogna è infestato da topi e nutrie. Di fronte al parco della Resistenza l’ingresso della scuola media “PieroGobetti”.

Carlo Panizza

Articolo completo sul “Corriere di Novara” in edicola sabato 30 settembre