Dalla Diocesi 250mila euro per la povertà

NOVARA - Importante iniziativa della Diocesi di Novara che, attraverso la Caritas, stanzia 250 mila euro e costituisce un Fondo erogativo presso la Fondazione Comunità Novarese Onlus per raccogliere donazioni, destinate a combattere la povertà e a sostenere soggetti in situazioni di difficoltà. «La nostra volontà - ha voluto sottolineare il vicario generale don Fausto Cossalter - è quella di avviare non una semplice iniziativa che si esaurisce nel tempo ma di sostenere e diffondere un nuovo modo di avere attenzione verso coloro che sono poveri, che si trovano in difficoltà. Un nuovo modo per “Accendere la carità”». Due i progetti. Con il primo la Diocesi stanzia, attraverso la Caritas, 100mila euro (a partire da ora e fino a fine dicembre 2018) da distribuire ai 57 Centri di Ascolto e Caritas parrocchiali, accreditati per sopperire a bisogni e a realtà concrete di fragilità. «Si tratta - ha spiegato il direttore della Caritas don Giorgio Borroni - di sostenere le situazioni di difficoltà e povertà, presenti nelle comunità della Diocesi di Novara attraverso l’acquisto di generi alimentari, medicinali e beni di prima necessità utili per affrontare in modo dignitoso la vita, oltre che a provvedere al pagamento di bollette e affitti arretrati. Le comunità parrocchiali sono invitate a sostenere il progetto organizzando a loro volta iniziative atte a raccogliere donazioni». Importanti i numeri a cui si fa riferimento: «A Novara i Centri ascolto sono 16 e l’anno scorso sono stati spesi circa 400mila euro con 21mila servizi erogati per un’utenza che si attesta tra le 1.800 e le 2000 presenze. I dati di quest’anno non sono ancora disponibli ma confermano l’andamento degli scorsi anni, ad eccezione dei richiedenti aiuto dove si registra un aumento dal 33 al 37% di soggetti italiani». Il secondo progetto, per il quale è stato previsto uno stanziamento di 150mila euro, da attuare solo sul territorio di Novara, è per aiutare famiglie fragili, e si intitola “Adottiamo una famiglia”«Si rivolge a 20-30 famiglie selezionate da affiancare per dar loro una possibilità di ritornare a gestire con dignità la propria autonomia. Si propone un approccio integrato lavorando contemporaneamente su tre grandi macro aree: lavoro, cibo e risparmio energetico al fine di superare l’assistenzialismo, permettendo alle famiglie di uscire quasi definitivamente da una situazione di povertà. Un tassello fondamentale di questo progetto educativo riguarderà la gestione domestica. Per questo, nell’ottica dell’inclusione sociale, ad ogni famiglia verrà assegnato un budget mensile da spendere in un supermercato della città, con l’affiancamento di un operatore o volontario Caritas, affinché si possa acquisire indipendenza nella gestione della quotidianità familiare. Verranno, poi, realizzati percorsi di inserimento lavorativo e programmati anche interventi per l’abbattimento dei consumi dell’energia elettrica nell’ambiente domestico al fine di ridurre i costi». Le famiglie in situazione di difficoltà economica saranno affiancate dal proprio Centro di Ascolto di Novara. «Entrambi i progetti - puntualizzano - derivano totalmente dai fondi 8 per mille carità della Diocesi di Novara: un modo per restituire al territorio le risorse ottenute attraverso la firma per la Chiesa Cattolica».
cl.br.
NOVARA - Importante iniziativa della Diocesi di Novara che, attraverso la Caritas, stanzia 250 mila euro e costituisce un Fondo erogativo presso la Fondazione Comunità Novarese Onlus per raccogliere donazioni, destinate a combattere la povertà e a sostenere soggetti in situazioni di difficoltà. «La nostra volontà - ha voluto sottolineare il vicario generale don Fausto Cossalter - è quella di avviare non una semplice iniziativa che si esaurisce nel tempo ma di sostenere e diffondere un nuovo modo di avere attenzione verso coloro che sono poveri, che si trovano in difficoltà. Un nuovo modo per “Accendere la carità”». Due i progetti. Con il primo la Diocesi stanzia, attraverso la Caritas, 100mila euro (a partire da ora e fino a fine dicembre 2018) da distribuire ai 57 Centri di Ascolto e Caritas parrocchiali, accreditati per sopperire a bisogni e a realtà concrete di fragilità. «Si tratta - ha spiegato il direttore della Caritas don Giorgio Borroni - di sostenere le situazioni di difficoltà e povertà, presenti nelle comunità della Diocesi di Novara attraverso l’acquisto di generi alimentari, medicinali e beni di prima necessità utili per affrontare in modo dignitoso la vita, oltre che a provvedere al pagamento di bollette e affitti arretrati. Le comunità parrocchiali sono invitate a sostenere il progetto organizzando a loro volta iniziative atte a raccogliere donazioni». Importanti i numeri a cui si fa riferimento: «A Novara i Centri ascolto sono 16 e l’anno scorso sono stati spesi circa 400mila euro con 21mila servizi erogati per un’utenza che si attesta tra le 1.800 e le 2000 presenze. I dati di quest’anno non sono ancora disponibli ma confermano l’andamento degli scorsi anni, ad eccezione dei richiedenti aiuto dove si registra un aumento dal 33 al 37% di soggetti italiani». Il secondo progetto, per il quale è stato previsto uno stanziamento di 150mila euro, da attuare solo sul territorio di Novara, è per aiutare famiglie fragili, e si intitola “Adottiamo una famiglia”«Si rivolge a 20-30 famiglie selezionate da affiancare per dar loro una possibilità di ritornare a gestire con dignità la propria autonomia. Si propone un approccio integrato lavorando contemporaneamente su tre grandi macro aree: lavoro, cibo e risparmio energetico al fine di superare l’assistenzialismo, permettendo alle famiglie di uscire quasi definitivamente da una situazione di povertà. Un tassello fondamentale di questo progetto educativo riguarderà la gestione domestica. Per questo, nell’ottica dell’inclusione sociale, ad ogni famiglia verrà assegnato un budget mensile da spendere in un supermercato della città, con l’affiancamento di un operatore o volontario Caritas, affinché si possa acquisire indipendenza nella gestione della quotidianità familiare. Verranno, poi, realizzati percorsi di inserimento lavorativo e programmati anche interventi per l’abbattimento dei consumi dell’energia elettrica nell’ambiente domestico al fine di ridurre i costi». Le famiglie in situazione di difficoltà economica saranno affiancate dal proprio Centro di Ascolto di Novara. «Entrambi i progetti - puntualizzano - derivano totalmente dai fondi 8 per mille carità della Diocesi di Novara: un modo per restituire al territorio le risorse ottenute attraverso la firma per la Chiesa Cattolica».
cl.br.