Consumo del suolo, anche da Gozzano parte la lettera dei sindaci

Consumo del suolo, anche da Gozzano parte la lettera dei sindaci
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GOZZANO – Si è svolto nei giorni scorsi anche a Gozzano un incontro sul disegno di legge in materia di consumo del suolo, attualmente all’esame del Parlamento. A proporre l’iniziativa il Consigliere Regionale Diego Sozzani con il supporto del Consulente Anci Angelo Mana e in collaborazione con il sindaco di Gozzano, Carla Biscuola.

 “La formulazione attuale comporta una serie di conseguenze molto pesanti per i comuni – fa sapere il consigliere Sozzani in un comunicato stampa - ma anche per le imprese e i privati: il blocco per tre anni di qualunque nuova costruzione, anche se prevista dal piano regolatore, con la conseguente impossibilità di incassare l'IMU e la nascita di contenziosi tra comuni e cittadini; l' impossibilità di utilizzare gli oneri di urbanizzazione per la manutenzione delle opere di urbanizzazione e, dopo i tre anni, la possibilità per i comuni di autorizzare solo il 50% dell’edificato degli ultimi 5 anni. Siamo consapevoli che lo scopo che ha ispirato questo testo - continua Sozzani - sia un fine nobile, assolutamente condiviso, cioè arrivare al consumo "zero" del suolo privilegiando il riutilizzo di spazi, magari abbandonati, incentivand

GOZZANO – Si è svolto nei giorni scorsi anche a Gozzano un incontro sul disegno di legge in materia di consumo del suolo, attualmente all’esame del Parlamento. A proporre l’iniziativa il Consigliere Regionale Diego Sozzani con il supporto del Consulente Anci Angelo Mana e in collaborazione con il sindaco di Gozzano, Carla Biscuola.

 “La formulazione attuale comporta una serie di conseguenze molto pesanti per i comuni – fa sapere il consigliere Sozzani in un comunicato stampa - ma anche per le imprese e i privati: il blocco per tre anni di qualunque nuova costruzione, anche se prevista dal piano regolatore, con la conseguente impossibilità di incassare l'IMU e la nascita di contenziosi tra comuni e cittadini; l' impossibilità di utilizzare gli oneri di urbanizzazione per la manutenzione delle opere di urbanizzazione e, dopo i tre anni, la possibilità per i comuni di autorizzare solo il 50% dell’edificato degli ultimi 5 anni. Siamo consapevoli che lo scopo che ha ispirato questo testo - continua Sozzani - sia un fine nobile, assolutamente condiviso, cioè arrivare al consumo "zero" del suolo privilegiando il riutilizzo di spazi, magari abbandonati, incentivandone il recupero. Ma al solito nella fretta accade che, per esempio, comuni già virtuosi finiscano con l'essere i più penalizzati, e ad altri decisamente poco parchi nell'utilizzo del suolo, venga così consentito di perseguire una politica comunque poco attenta”. Dall’incontro è nato un documento da condividere con i rispettivi Consigli Comunali e da inviare poi al Presidente del Senato, al Ministero per l'Ambiente, al Presidente del Consiglio dei Ministri, delle Commissioni Agricoltura e Ambiente e a tutti i parlamentari del territorio per chiedere che “le norme transitorie rispettino in egual misura i diritti acquisiti di tutti i titolari di aree interessate da previsioni conformative della proprietà inserite nei Piani Regolatori, per evitare contenziosi a carico dei Comuni già fortemente in difficoltà per il probabile venir meno del gettito dell’IMU” e inoltre “l’adozione di norme perequative che consentano di attuare effettivamente le politiche di riduzione del consumo di suolo prefigurate, assicurando ai Comuni gli strumenti giuridici per una gestione senza contenziosi sia della fase transitoria sia dell’applicazione della normativa a regime”.

l.pa.